Un anno dopo" Harry, quando è mezzanotte?" chiese Andy saltellando in mezzo ad una Trafalgar Square completamente gremita di gente.
" Ancora cinque minuti " rispose il riccio, tenendo il bimbo saldamente per mano.
" Poi fanno i fuochi artificiali ?"
" Sì, Andy, vedrai che belli "
" Poi andiamo a bere la cioccolata con la panna che mi hai promesso?"
" Sì, piccolo, con anche una grossa brioche alla crema "
Andy lo tirò per una manica, lo abbracciò e sussurrò in modo però da farsi udire:
" Ti voglio tanto bene e lo so che sei il fidanzato di Louis che è mio fratello, ma io...insomma è come se tu fossi un po' il mio papà "
Harry spalancò gli occhi stupito, prese il bimbo in braccio e lo strinse a sè baciandogli ripetutamente i capelli.
" Tu sarai sempre il mio bimbo preferito " disse Harry, cullandolo.
Louis, accanto a loro, si asciugò le lacrime dagli occhi, mentre Des borbottò:
" E io, povero, nessuno mi vuole..."
Andy si divincolò improvvisamente dalle braccia di Harry e volò fra quelle di Des, stringendosi al suo collo.
" No, no, no....
Tu lo sai che sei il mio preferito!
Tu mi fai giocare sempre, mi porti al parco, mi fai fare tutte le cose che Louis non vuole che faccia....tu sei il mio nonno "Des strinse a sé, soffocandolo quasi, Andy e gli disse in un orecchio:
" Andiamo io e te a berci questa cioccolata e lasciamo i due piccioncini in pace?"
Il bimbo annuì e, insieme a Des, si allontanò dalla piazza e da tutta la confusione.
Harry abbracciò Louis per la vita e fece aderire la sua schiena al proprio petto.
" Sei contento dell'anno appena trascorso, amore?" chiese il riccio.
Louis annuì, appoggiando la testa alla spalla di Harry e lasciandogli un bacio sul collo.
I mesi trascorsi erano stati fantastici e unici per Louis.
Lui e Harry gestivano ormai quasi da soli il Mambo, mentre Des aveva preferito dedicarsi alla professione di nonno acquisito per Andy.
Vivevano ancora tutti nella villetta accanto al ristorante, ma il padre di Harry aveva ricavato per lui e per il figlio un appartamentino, nel quale avevano più privacy.
Harry continuava a studiare all'università, mentre lui si era iscritto ad un corso di Barman, per introdurre nel Mambo anche cocktail e bevande particolari.
Inutile dire che lui e Harry si amavano alla follia e si adoravano a vicenda.
Gli altoparlanti sistemati in piazza lo distolsero dai suoi pensieri e alle orecchie arrivò una canzone che ormai aveva imparato a conoscere.
" Provi invidia per ciò che hanno ottenuto?" chiese Harry, stringendolo maggiormente a sè.
Louis capì subito di chi stesse parlando il suo ragazzo.
La canzone che veniva diffusa in piazza in quel momento era il nuovo singolo degli One Direction, il gruppo di cui, una volta, faceva parte.
Inutile dire che erano diventati famosissimi e ricchissimi...
Louis non li aveva più nè visti nè sentiti e ciò la diceva lunga su quanto tenessero alla sua amicizia.
Solo dopo alcuni istanti si ricordò della domanda che Harry gli aveva rivolto, allora si rivoltò nelle sue braccia e lo fissò negli occhi.
" Sono loro che dovrebbero invidiare ciò che noi siamo " rispose con un sorriso.
Il conto alla rovescia partì e, quando scoccò la mezzanotte, Harry e Louis si baciarono come nelle migliori favole, come nelle favole in cui l'amore trionfa sempre.
Grazie per aver letto, votato e commentato questa storia ❤️
Domani inizierò a pubblicare "Sulle note di Chopin".
Questa la trama:
"Harry, infermiere della chirurgia pediatrica, è convinto di non avere proprio nulla in comune con Louis Tomlinson, l'affascinante e un po' misterioso primario cardiochirurgo, tranne forse la passione per la musica classica, scoperta durante una conversazione casuale.
È naturale, perciò, che rimanga molto stupito quando lui lo invita ad un concerto e ancora di più quando, al secondo appuntamento, gli chiede addirittura di sposarlo.
Ma quel matrimonio precipitoso non ha proprio nulla a che fare con l'improvviso ritorno del bellissimo dottor Malik, un tempo amante di Louis?"