8. La Green School

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Kylie's pov

Sono arrivata.
Saluto Will e mi fermo a guardare il mio liceo.
È grande, gigantesco, mi ci perderei dentro personalmente.
Sono molto imbranata e ho il senso dell'orientamento sotto zero.
Comunque  entro dal cancello, quasi impaurita.
All'entrata ci sono due porte, su due scalinate diverse con più di 30 gradini
(Ci vogliono far morire la mattina!).
Entro da una porta e mi ritrovo un una ingresso immenso con una reception enorme e al centro, sul pavimento disegnato lo stemma della scuola.
Vado alla reception e mi trovo davanti una signora, di mezza età, con atteggiamento svogliato.
"Mi scusi"le chiedo"vorrei iscrivermi alla scuola".
"Ok......i tuoi genitori dove sono?"chiede masticando a bocca aperta una gomma.
"Non sono qui........ne in realtà non sono propio in America, però ho il consenso e le firme per l'iscrizione......se vuole posso anche chiamarli....."le spiato.
"Non serve"dice.
Firma frettolosamente dei moduli, che mi fa compilare, mette timbri qua e là e poi mi dice:"Fatto"sempre svogliatamente.
"E quando inizierebbe?"chiedo per sicurezza.
"Il 15 settembre"risponde.
"Ok arrivederci"saluto
"Ciao......"risponde.

Ok.
Oggi è 5 settembre, quindi mancano solo 10 giorni all'inizio della scuola.
Devo andare a prendere libri e attrezzatura scolastica, visto che da Madrid non ho portato niente.
Vado a comprare la roba adesso perché tanto sono solo le 4:30.

È passata un ora impiegata a scegliere il mio zaino, soprattutto, ma anche l'astuccio, il diario e cose varie.
Il mio zaino è bellissimo, è dell'eastpack, grigio con le strisce argentate ed ho comprato anche un ponpon verde acqua bellissimo.
L'astuccio è verde acqua e il diario è argento.
Adoro le cose che ho scelto!!!!
Ho preso quaderni di ogni tipo e penne varie.
Mi reputo soddisfatta.
Torno a casa con l'autobus.
Appena arrivata mi metto a vedere film per passare tempo.
Non so mai che fare qui.
Comunque il tempo passa velocemente, elle 23:00 arrivano in un batter d'occhio.
Che giornata pesante, voglio solo dormire.

La sveglia suona, sono le 7:00.
Mi alzo e vado a fare colazione, suona il campanello.
Deve essere per forza Alexa.
Apro la porta e lei è lì, con i suoi leggins a rose lilla, con un felpone nero più grande di lei, le vans e un cerchietto con delle orecchie da gatto.
"Entra Entra"la dico.
"Ciao, scusa l'orario, ma sai sono su di giri per la mia nuova abitazione, ma soprattutto per la mia nuova compagna di avventura!"mi dice euforica.
"Ho notato" le rispondo.
La faccio entrare sguardo fuori prima di chiudere la porta.
Noto Emmet, appoggiato ad un muretto vicino casa che continua a fissarmi.
Chiudo la porta violentemente, ed anche molto arrabiata.
Se continua così non gliela farò passare liscia.
Mi giro e c'è Alexa che mi guarda perplessa.
"C'è qualcosa che non va?".
"No no tranquilla"le rispondo.
Saliamo le scale e mentre io mi vesto, lei mette la sua roba nella sua stanza.
Ci ritroviamo nel soggiorno, dove lei comincia ad ispezionarmi da testa a piedi.
Mi guardo come per capire se c'è qualcosa che non va.
Tutto apposto.
Indosso le converse nere basse dei jeans neri strappati con una maglia nera corta con sopra una camicia larga nera. Per finire ho legato i capelli in una coda.

"Em....."mi dice"avrei qualche appunto sul tuo out fit: 1 non senti freddo!!!
2 un po' di colore no è?!?!"mi dice.
"Scusa ma non mi conosci neanche e già hai da criticarmi?!?"le dico.
"Si ma sarò una stilista quindi quando c'è di mezzo la moda non importa con chi stia parlando"mi risponde.
"E comunque le stiliste hanno sempre ragione, quindi su! Va a cambiarti!"mi dice.
"Ma......"le rispondo.
"Niente ma, hai la fortuna di avere una stilista come coinquilina e non la sfrutti. Aggiungi un po' di colore!!!"
"Ok...."non ce la potrò mai fare con lei.
Dopo cinque minuti riscendo dal piano di sopra con delle converse rosse alte e con la camicia rossa a quadri.
"Oh così si ragiona!"esulta lei.
Bene ora che si fa?
Cominciamo a parlare del più e del meno per conoscerci meglio.
Mi ha raccontato di suo padre e del suo fratellino Lukas.
"Gli voglio un mondo di bene, sono la mia vita.
Mio padre mi ha cresciuta e mi è stato accanto sin da piccola, e Lukas è un bambino fantastico che ha ridato il sorriso a me e a mio padre, ha solo 10 anni ma è più saggio di un adulto"mi ha spiegato.
Poi ho azzardato una domanda che forse potevo evitare.
"E tua madre?"
"Beh, mia madre è morta durante il parto di Lukas, io avevo solo 7 anni ed è stato veramente difficile vivere, poi, la mia adolescenza senza una madre, che ti porta a fare shopping, che ti consiglia cosa mettere e ti fa capire quando sei vestita male così io mi sono dovuta costruire da sola, pezzo per pezzo, ma soprattutto che ti abbraccia e ti ama........"mi risponde.
"Mi dispiace tanto, veramente, io non volevo........"
"No no scusami tu, non dovevo esagerare, in fondo ti conosco da poco, ma sai, tu mi fai uscire le parole di bocca come se fossi un amica di vecchio stampo"mi dice asciugandosi le poche lacrime che erano uscite dai suoi piccoli occhi verdi.
Dopo quello che mi ha detto, anche io mi sono sbloccata e le ho raccontata la mia vita, che, in confronto alla sua è una passeggiata.
L'ora di pranzo arrivò in fretta e lei mi ha voluto cucinare un( come lo chiama lei) pasticcio di pasta.
Consista nel mischiare molti tipi di pasta.
Inutile dire che era come mangiare un semplice piatto di pasta ma a lei pareva chi sa cosa.
Abbiamo appena finito di mangiare e Alexa vuole assolutamente uscire a fare shopping, dice che sarebbe una buona cosa per "diventare amiche" quindi per le 4 usciremo a fare spese, alla fine mi va bene perché qualche vestito in più non guasta mai......
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Nuovo capitolo!
Questo non è niente di che e non succede niente di particolare ma aspettate un altro po........
Pagina Instagram:_wearethedance_
Al prossimo capitolo!
Adele~

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