2° Natale
Capo lo presentò come il loro regalo.
Alto, fisico asciutto e muscoloso, occhi azzurri e sguardo glaciale.
Si chiamava Nikolai Ruzhin, ex buttafuori, poi guardia del corpo ed infine assassino a pagamento.
Nel suo ambiente era per l'appunto soprannominato il regalo, ossia una sorpresa alquanto inaspettata ma non del tutto gradita.
Russo, figlio del comunismo e di una famiglia medio borghese.
Il padre era un medico di base, la madre un insegnante.
Figlio unico, solitario e silenzioso.
Aveva passato la giovinezza seguendo le regole della malavita, obbedendo ciecamente, senza porsi domande di alcun genere.
Un drone, obbediente e servizievole.
Ed ora era lì a River side, un piccolo e squallido buco ai confini del mondo; una gemma accerchiata da semplici zirconi, un valore aggiunto in una squadra di eterni perdenti.
E allora per quale motivo si trovava in quel posto?
Walter osservò quegli occhi ; era ghiaccio eterno, dolore, paura ma nulla più.
Non vide rabbia, né malvagità in quello sguardo, solo una solida torre dalla quale poter scrutare ogni possibile preda.
Ed eccole lì, pecore impaurite e allo stesso tempo curiose, scrutavano il lupo da lontano, chiedendosi chi loro sarebbe stata la prima vittima.
Ruzhin avanzò lentamente per il lungo spazio longitudinale che lo separava dalle celle, accertandosi che ogni detenuto notasse la sua presenza.
Quindici minuti e una manciata di secondi, poi l'ombra del boia scomparve nel nulla.
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VARIANTE
KorkuFino a dove può spingersi una persona per amore? Può un uomo cadere fra le braccia del buio senza alcuna possibilità di ritorno? Walter Chris Stewart non aveva altre possibilità.... o almeno così credeva.