Dopo dieci minuti siamo ancora abbracciati, ma nessuno dei due piange più, continuo ad accarezzare la schiena di Marcus per aiutarlo a riprendersi così da potergli fare delle domande per chiarire alcuni dei miei dubbi.
Ora che so cosa lo tormenta tanto non riesco ad immaginare come possa sopravvivere ogni giorno con questo peso sul cuore e non ho idea di come possa convivere con quel senso di impotenza, con la consapevolezza di non poter fare niente di concreto tranne cercare informazioni e ricostruire i fatti.
Ascoltare la storia di suo fratello è stato straziante, ma ora riesco a comprenderlo un po' meglio.
Capisco il perché dei suoi silenzi, il suo carattere così chiuso e la difficoltà nel farsi degli amici.
Capisco che si comporta così perché non è completo, gli manca una parte di sé stesso che forse non potrà riavere mai più.
Si stacca lentamente dall'abbraccio e si asciuga gli occhi ancora umidi con la manica della felpa e poi si sofferma a guardarmi, allunga una mano e mi sposta una ciocca di capelli che avevo davanti al viso dietro l'orecchio. Fa per rimettere giù il braccio, ma esita un po' e sembra quasi che mi accarezzi una guancia quando poi lo allontana da me. Guardo prima la sua mano e poi i suoi occhi, il mio cuore perde un battito quando vedo che i suoi erano già puntati nei miei e la cosa mi sembra così intima che non riesco a sopportarla e il mio sguardo corre velocemente verso le mie mani, che sono strette fra loro talmente tanto che la pelle è diventata bianca e i palmi sono sudati.
Dopo aver fatto cinque o sei respiri profondi ed essermi ripresa da questo momento di debolezza, mi ricompongo e inizio a dare voce a tutte le domande che ho nella mia testa.
"Ecco... volevo chiederti alcune cose, se posso." dico piano " Ma se non te la senti di rispondere non fa niente" aggiungo velocemente notando il suo sguardo sorpreso.
"No, chiedi pure quello che vuoi. Sono solo stupito dal fatto che tu non sia terrorizzata da questa cosa, ma che voglia sapere di più" afferma con un piccolo sorriso.
"Certo che voglio sapere di più." dico come se fosse la cosa più ovvia del mondo "Ci tengo a conoscere qualche dettaglio in più e magari anche ad aiutarti" affermo convinta.
"Ok, chiedi pure." dice mentre il suo sguardo si fa più serio e si prepara ad ascoltarmi.
"Quante informazioni hai raccolto? Bastano a creare un filo logico degli eventi o a trovare un indizio su dove possa trovarsi Lucas?" chiedo curiosa di sapere su cosa basi le sue continue ricerche.
"Non ne ho raccolte molte, non abbastanza." risponde tristemente "Naturalmente c'è il video, alcune foto di Lucas prima che attraversasse quel vicolo, sappiamo l'ora in cui lui è passato di lì e altre cose di poco conto."
Effettivamente non è molto su cui basarsi, ma queste cose possono bastare come punto di inizio per una ricerca.
"E degli uomini che lo hanno aggredito sai qualcosa?" chiedo a bassa voce mentre vedo le sue mani chiudersi a pugno e la mandibola tendersi.
"Purtroppo di loro non so quasi niente perché dal video i volti non si vedevano, la polizia si è dovuta quindi basare sulle loro figure di spalle e in ombra. Nonostante sia passato più di un anno, Cyrus non ha ancora trovato riscontri." risponde "L'unica cosa che ci potrebbe aiutare a trovarli è che uno dei due ha tatuata un'aquila con le ali aperte sul retro del collo, ma non abbiamo ancora trovato nessuno con quel tatuaggio" aggiunge subito dopo.
Osservo il suo profilo mentre si volta verso la porta-finestra che dà sulla piscina e nei suoi occhi vedo tutto il peso della situazione che si porta dietro, così decido che per oggi ha già ricordato abbastanza e che forse è meglio se non ne parliamo più, almeno per ora.
"Ti aiuterò a cercarlo. Anche se non potrò fare molto, ma insieme lo troveremo" affermo con determinazione e lui si volta a guardarmi, poi sorride sinceramente e annuisce.
"Grazie" dice abbracciandomi di nuovo, non so perché ma quando mi stringe a sé sento nuovamente il mio cuore perdere un battito per poi cominciare a battere freneticamente. I miei sensi sembrano espandersi: sento il suo profumo ovunque, odore di zucchero e caffè, sento i muscoli della sua schiena contrarsi sotto le mie dita mentre di allontana da me e i miei occhi sembrano non poter sopportare così tanta bellezza quando torna al suo posto e mi sorride mostrandomi le sue fossette e lo sguardo marrone/dorato, finalmente, pieno di gioia.Quando ci alziamo dal divano per andare in cucina a prendere dell'acqua, mi accorgo che siamo rimasti molto a parlare e ormai è ora di pranzo.
"Ti va di mangiare qualcosa?" chiedo mentre apro il frigo e guardo cosa c'è dentro: due uova, degli affettati e un po' di frutta. Mi giro di nuovo verso di lui, che quando finisce di bere mi risponde.
"Va bene, effettivamente ora che mi ci fai pensare ho un po' di fame" dice imbarazzato passandosi una mano dietro la nuca e sorridendo.
"Perfetto. Non c'è molto, ma se ti va bene un po' di pasta posso fare quella" affermo mentre prendo il mio bicchiere e me lo porto alle labbra. Lo vedo annuire e quando finisco di bere inizio a tirare fuori quello che mi serve e mi preparo a cucinare.
Prendo l'elastico che ho intorno al polso e mi tiro sú i capelli, anche se non posso vederlo sento il suo sguardo puntato sulle mie spalle e subito le mie guance si colorano di rosso.
Apro il rubinetto e metto l'acqua calda nella pentola, poi ci butto dentro un pugno di sale grosso e la posiziono sul fuoco, coprendola con un coperchio. Tiro fuori una pentola più piccola e dopo aver pulito uno spicchio di aglio lo metto dentro, poi prendo una cipolla e inizio a pelarla per poi tagliarla in piccoli pezzettini e mettere anche quella nella pentola, infine aggiungo un po' di olio e accendo il fuoco.
"Posso dare una mano?" chiede Marcus dopo essere rimasto per molto tempo in silenzio, tanto che mi ero quasi dimenticata della sua presenza.
"Certo, potresti apparecchiare? Le posate sono nel primo cassetto e i piatti sopra il lavandino" rispondo indicando il mobile dietro di me. Lui si alza subito, prende le cose e le sistema sul tavolo, mentre io metto il sugo nel pentolino e controllo l'acqua della pasta.
Improvvisamente sentiamo la porta aprirsi e rinchiudersi e la voce di mio fratello che sta cantando: "...here in my heart and my heart will go oooooon and oooooooon..."
Io e Marcus ci guardiamo per un attimo e poi scoppiamo a ridere rumorosamente. Quando smettiamo non sentiamo più Aj cantare e subito dopo lo vediamo spuntare dalla porta della cucina con uno sguardo confuso, ed è talmente buffo che non riusciamo a trattenerci ed iniziamo nuovamente a ridere.
"Ma siete sicuri di stare bene?" chiede guardandoci dall'alto al basso mentre noi continuiamo fino ad avere le lacrime agli occhi. Ci guarda di nuovo male e poi ricomincia a parlare.
"Senti Sam, quando poi ti riprendi fai un po' di pasta anche per me, per favore" dice per poi uscire dalla stanza e andare di sopra.Dopo esserci calmati finiamo di preparare il pranzo e chiamiamo mio fratello per farlo scendere, poi iniziamo a mangiare in silenzio.
"Cosa avete intenzione di fare voi due oggi pomeriggio?" chiede all'improvviso Aj guardandoci con un sorriso malizioso.
La pasta mi va di traverso e inizio a tossire, mentre Marcus diventa rosso quanto il sugo rimasto nel suo piatto. Dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua guardo male mio fratello e gli rispondo.
"Niente, non faremo niente. Perché?" chiedo curiosa.
"Così. Se siete liberi magari potete venire in spiaggia con me e Alex" propone mio fratello.
"ALEX LANGE?" chiedo urlando mentre un sorriso si fa spazio sul mio volto e Aj annuisce. "Si, ci sono. Non vedo quel ragazzo da troppo tempo, ho bisogno delle sue battute" affermo contenta.
Aj ride e poi guarda Marcus come se si aspettasse una qualche reazione da parte sua.
"Ok, ci sono anche io" dice sorridendo.
"Perfetto" diciamo contemporaneamente io e mio fratello per poi tornare a mangiare in silenzio, mentre fantastico sul pomeriggio che ci aspetta.BUONSALVE
Ecco il nuovo capitolo, spero che vi sia piaciuto e che non sia una delusione. Questa volta mi sembra di non averci messo molto a pubblicare e sono molto soddisfatta di me stessa.
Questa settimana fa già schifo, odio i lunedì.
Beh non ho nient'altro da dire :')
Alla prossima amichi miei👋Ps: Justin Bieber ha iniziato a seguirmi su twitter a casissimo l'altro giorno. Le piccole gioie della vita🌹
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The Twin [SOSPESA]
FanficAll'inizio del suo ultimo anno di liceo Samantha Mitchell è felicemente fidanzata,ha un gruppo di amici su cui può sempre contare, un fratello con cui litigare e una routine da seguire. Non può immaginare però che l'arrivo di un nuovo compagno le sc...