Capitolo 16

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                                                                                          Pov Marcus

"Ti va di fare un passeggiata?" chiedo alzandomi in piedi e tendendo la mano verso di lei, non sono sicuro che la prenda e scelga di seguirmi, ma come sempre mi sorprende e decide di venire con me. Le nostre mani sono strette fra loro, però la cosa non mette a disagio né me né lei. Sono indeciso se lasciarla andare o no, ma decido che finché lei non si stacca io non lo farò.

Nessuno si cura di noi quando ci allontaniamo lungo la spiaggia, sono troppo occupati a parlare tra di loro e a farsi scherzi a vicenda. Non sappiamo dove stiamo andando, non abbiamo una meta, camminiamo e basta senza dire niente. Restiamo in silenzio, ma non è un silenzio imbarazzante. E' il silenzio di quando è già stato detto tutto quello che c'era da dire, è uno di quei silenzi tra due persone che stanno bene insieme e non hanno bisogno di parole per dimostrarlo. 

Non so quanto tempo passa o per quanto continuiamo a camminare, ma quando arriviamo alla scogliera decidiamo di sederci su una pietra. Solo in quest momento le nostre mani si separano e io sento come un vuoto improvviso all'altezza del petto. Nessuno dei due ancora parla, rimaniamo semplicemente seduti a guardare il mare che si infrange contro gli scogli e l'unico suono è quello prodotto dalle onde.

Ripenso a tutto quello che è successo oggi. Non avrei mai immaginato che sta mattina avrei scoperto tutte quelle cose che mi porteranno a trovare mio fratello, non mi sarei mai aspettato che aprendo la porta della mia stanza lei e Welsey mi avrebbero portato così tante notizie, forse troppe da assimilare. Sta di fatto che sapere il nome di chi ha fatto del male a Lucas cambia tutto, perché ora basta solo che Cyrus trovi quel bastardo e poi potremmo riavere il pezzo mancante della nostra famiglia.

"Sai, quando tu e Wesley siete andati via ho chiamato mio fratello" dico guardandola.

"Cyrus?" chiede girandosi verso di me mentre si porta le ginocchia al petto e le circonda con le braccia.

"Esatto. Gli ho raccontato quello che mi avete detto, naturalmente non gli ho detto che Wesley ne faceva parte. Quando ha scoperto il nome del tizio ha detto che lo aveva già sentito nominare in giro e che metterà subito in moto una squadra di ricerche per trovarlo" spiego lentamente.

"Bene, sono felice per voi. Finalmente potrete avere delle risposte" dice sorridendo.

"Già, tutto grazie a te" affermo talmente piano che probabilmente non mi sente neanche oppure fa finta di niente, perché le sue guance si colorano di rosso.

Aspetto una risposta che non arriva, poi la vedo togliersi le scarpe, le calze e arrotolarsi i pantaloni fino a metà polpaccio. Dopo di ché si alza in piedi e scende dallo scoglio per avvicinarsi all'acqua e bagnarsi, sono sicuro che sia gelata ma a lei non importa. Rimango seduto ad osservarla, ha le mani nelle tasche della felpa e sta canticchiando una canzone tra sé e sé. La luna illumina i suoi capelli, i suoi lineamenti, la sua figura ed è semplicemente bellissima. Mentre è girata di spalle tiro fuori il cellulare e le faccio una foto, sono consapevole di sembrare un maniaco, ma non deve per forza venirlo a sapere.

Sto ancora guardando il telefono quando all'improvviso degli schizzi mi arrivano addosso e mi fanno alzare lo sguardo, quando lo faccio trovo Sam che mi guarda con un sorrisetto impertinente e le mani dietro la schiena. Appoggio le mie cose vicino alle sue, mi tolgo anche io le scarpe e le calze e poi mi alzo per raggiungerla.

"Hai osato schizzarmi?" chiedo con un finto tono minaccioso mentre vado verso di lei.

"Io? Non lo farei mai" risponde fingendosi innocente e mettendosi una mano sul petto, per poi portare un po' indietro la gamba e farla tornare avanti schizzandomi l'acqua fredda in viso.

The Twin [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora