Pov. Marcus
Mi passo l'acqua fredda sul viso un paio di volte, prima di chiudere il rubinetto ed appoggiarmi al lavandino. Guardo la mia figura riflessa nello specchio e vedo puntati su di me due occhi rossi e stanchi circondati da occhiaie, i capelli sono sporchissimi e tutto il mio aspetto è trasandato e malmesso.
É una settimana che sono chiuso in casa, ed è da altrettanto tempo che non vedo nessuno. Dopo la festa e quella cazzo di passeggiata tra i ricordi, l'ondata di tristezza e depressione è tornata a farsi sentire... se possibile più forte di prima.
Sono quì a deprimermi come una fottuta ragazzina da troppo tempo, ma non riesco a riprendermi, questo peso è esageratamente grande per me.
Quando penso di essere finalmente nella direzione giusta per superarlo qualcosa va storto.
È un anno e mezzo che continuo così e sento che mi sto avvicinando sempre di più al punto di rottura.
Smetto di guardare quel che ne rimane di me allo specchio e torno in camera. Mi siedo sul fondo del letto e fisso la parete davanti a me, sulla quale è appesa quella maledetta bacheca pieni di ritagli di giornale, foto e fili rossi. Osservo l'intreccio di quest'ultimi cercando di trovare una soluzione all'enigma che mi porto dietro, ma come al solito non ne trovo nessuna.
Mi alzo in piedi per avvicinarmi alla parete e guardare più attentamente le foto, inizio dalla prima in alto e osservo la figura posta al centro. Guardo il suo profilo, il sorriso sul suo volto, la serenità negli occhi... inconsapevoli di ciò che succederà di lì a breve.
Perchè? Perchè doveva succedere una cosa simile? Perchè non poteva succedere a me?
Sento le lacrime scivolare sulle mie guance e il mio petto iniziare a tremare. Preso da un momento d'ira sferro un pugno al muro di mattoni sbucciandomi le nocche, ma ormai non faccio più caso al dolore, almeno non a quello fisico.Sento bussare alla porta e mi giro verso di essa nel momento in cui si apre, rivelando la figura di mio fratello Darius. Si ferma sulla soglia e rimane a guardarmi, il suo volto esprime lo stesso dolore che in questo momento sto provando anche io.
"Marcus" mi chiama piano mentre si avvicina a me, per poi mettermi una mano sulla spalla e tirarmi verso di lui e stringermi in un abbraccio che dice tutto quello che non abbiamo il coraggio di dire.
"Mi manca così tanto" affermo singhiozzando.
"Lo so, ma sistemeremo tutto. Te lo prometto" dice stringendomi di più a sè. Io ricambio la stretta e cerco di calmarmi, aggrappandomi alla sua promessa e alla speranza che davvero, un giorno, tutto possa tornare come prima.Pov. Sam
Chiudo il libro di filosofia e mi butto all'indietro sdraiandomi sul letto, mi passo la mano tra i capelli e sbuffo rumorosamente. È da tutto il giorno che studio perchè non ho voglia di uscire, di incontrare i miei amici e soprattutto non ho intenzione di parlare con Neels.
La sera della festa, dopo essere tornata a casa dalla spiaggia ed essermi beccata una sfuriata da mia madre per la mancanza di Aj, mi sono chiusa nella mia stanza e ho cominciato a piangere fino ad addormentarmi.
La settimana appena passata non è andata sicuramente meglio. Sono andata a scuola per non rimanere a casa a deprimermi, ma è stato un tormento. Ho parlato pochissimo e solo con Lily e Jake, a pranzo mi sono seduta sempre da sola perchè con loro c'era Neels e con lui le cose dopo la festa non hanno fatto altro che peggiorare.
All'inizio ha provato a parlarmi, mi chiamava e messaggiava tutto il tempo, è anche venuto a casa mia, ma io non ne volevo sapere. Lo so che è infantile e che mi sto comportando da stupida, ma questa cosa mi ha ferita tantissimo perchè da quando ci siamo messi insieme avevo una ed una sola paura: di non essere all'altezza di Alissa.
Lei è perfetta, è quel tipo di ragazza sicura di sè e che si cura nei minimi dettagli, la sua è una bellezza paradisiaca quella che tutti i ragazzi vorrebbero. E se togliamo la parte stronza del suo carattere, sarebbe perfetto anche quello.
Io invece non ho niente che sia giusto: non mi prendo abbastanza cura di me, sono insicura e ho il carattere da maschiaccio.
Nel mio inconscio mi sono sempre paragonata a lei e mi sono sempre vista un gradino più in basso. Per questo faccio fatica a perdonare Neels, perchè ha reso vera la mia unica paura.
Una lacrima solitaria scivola sulla mia guncia e la asciugo velocemente mentre mi alzo dal letto e scendo di sotto per prendere un bicchiere d'acqua.
Scendo le scale lentamente e poi vado in cucina, faccio per aprire il frigo ma il suono del campanello mi interrompe.
Sbuffo infastidita alzando gli occhi al cielo, per poi andare ad aprire la porta senza accertarmi chi ci sia dietro.
Quando la apro non sono affatto sorpresa di ritrovarmi davanti Neels, faccio per richiuderla e quando sento un gemito di dolore mi giro allarmata. Quello che dovrebbe essere il mio ragazzo è piegato su sè stesso mentre si tiene una mano e continua ad imprecare. Lo fisso per un attimo senza fare niente, poi però non riesco più a trattenermi e scoppio in una risata quasi isterica con tanto di lacrime agli angoli degli occhi.
Neels alza il viso e mi guarda come se mi fosse spuntato un terzo occhio. "Cioè, fammi capire bene" dice "è da una settimana che provo a farti avere una qualche reazione nei miei confronti e bastava solo che perdessi una mano?" chiede ironico.
Mi ricompongo velocemente, lo guardo e poi rispondo. "Scusa, ma è stato esilarante. Comunque, perchè sei quì?" domando tornando seria.
Si passa una mano tra i capelli nervosamente e poi torna a guardarmi negli occhi.
"Lo sai perché sono quì, dobbiamo parlare. Non puoi continuare ad evitarmi" afferma mentre allunga una mano per cercare la mia, ma io mi scosto.
"So che dovremmo parlare, ma è ancora troppo presto. Hai fatto la cosa peggiore che potessi mai fare e se vuoi che le cose tornino in parte come prima devi darmi tempo e spazio. Poi quando sarò pronta verrò io da te e ne parleremo, ma ora non ce la faccio."
Dico ogni parola mantenendo il mio sguardo fisso nel suo e quando finisco di parlare lui annuisce, si gira sconsolato e se ne va con le spalle curve e la consapevolezza di dover aspettare.Rientro in casa, chiudo la porta e mi appoggio ad essa chiudendo gli occhi e prendendo un respiro profondo. Dopo essermi ripresa torno in cucina, apro il frigo e prendo l'acqua, ma proprio quando sto per versarla nel bicchiere il suono del campanello mi interrompe di nuovo.
"Cosa non ha capito del fatto che voglio del tempo?" chiedo a me stessa mentre abbasso la maniglia. "Neels ti ho appena detto che..."
Non finisco la frase perchè mi accorgo che dietro la porta non ci sono degli ordinati capelli biondi ad aspettarmi, bensì un ammasso di ricci scuri e un paio di occhi marroni/dorati che ormai conosco fin troppo bene.
"Marcus" dico mentre mi appoggio allo stipite e incrocio le braccia al petto. "Allora sei vivo" affermo guardandolo male. Lui abbassa lo sguardo e inizia a giocare imbarazzato con la zip della giacca.
"Em...si, scusa se non mi sono fatto sentire. Non sono stato tanto bene" dice continuando a guardare il cemento.
"Ah si? Io invece me la sono spassata, è stata proprio una favola questa settimana."
Sentendo l'ironia nella mia voce si decide finalmente ad alzare lo sguardo e a guardarmi negli occhi.
"Senti, posso solo immaginare come sia stata terribile la tua settimana, ma non sono venuto quì per litigare. Sono quì per dirti una cosa importante, ho bisogno di dirti questa cosa. Ti prego, non posso più tenermi tutto dentro."
Qualcosa nel suo sguardo mi fa capire che è davvero disperato e mi fa ricordare della promessa che ho fatto a me stessa di aiutarlo, quindi dimentico quest'ultima settimana e mi sposto da davanti alla porta per farlo entrare, quando lo fa la chiudo dietro di me e mi preparo ad ascoltare ciò che ha di tanto importante da dire.Spazio me.
Yeee sono viva, eh già😂
Comunque volevo scusarmi ancora una volta per averci messo così tanto a pubblicare, ma tra impegni scolastici e tutto il resto non sono riuscita a farlo prima. Inoltre questo capitolo è stato un parto e spero almeno non faccia schifo.
Non vi prometto niente sul tempo che ci metterò ad aggiornare, però ho già delle idee per il prossimo capitolo quindi spero di metterci di meno.Ps: magari non vi interessa ma ho incontrato Neels e Juanpa e sono troppo felice. Sono delle persone meravigliose e fatevelo dire...sono molto più belli dal vivo!!
Ora mi dileguo, alla prossima😘
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The Twin [SOSPESA]
FanfictionAll'inizio del suo ultimo anno di liceo Samantha Mitchell è felicemente fidanzata,ha un gruppo di amici su cui può sempre contare, un fratello con cui litigare e una routine da seguire. Non può immaginare però che l'arrivo di un nuovo compagno le sc...