Capitolo 21

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Sono le nove e mezza quando mi sveglio la mattina dopo nel letto della mia infanzia. Ieri dopo aver chiarito le cose con mio padre abbiamo guardato un film e poi ero troppo stanca e ho deciso di andare a dormire. Non ho visto Marcus rientrare e non so come siano andate le cose con suo fratello, ma adesso anche se sono ancora intorpidita dal sonno sento la sua voce provenire dalla cucina. Mi alzo, allungo le braccia sopra la testa e mi stiracchio, poi mi avvicino alla finestra e apro le tende lasciando entrare il sole e godendomi la vista di New York. Mi perdo a guardare il traffico e le macchine che passano, chiudo gli occhi e ascolto il rumore della città che a Newport manca. Li riapro e mi avvicino alla scrivania, prendo il telefono e trovo un sacco di messaggi di Olivia che mi chiede di vederci oggi, le rispondo che per me va bene ma che prima devo chiedere a Marcus.

Vado in bagno mi guardo allo specchio e sbuffo perché i miei capelli sono tutti annodati come al solito, cerco di sistemarli al meglio e dopo essermi vestita vado in cucina.

"Buongiorno" dico entrando nella sala ai due uomini davanti a me.

"Salve Samantha, dormito bene?" mi chiede mio padre. Non do' peso al fatto che mi chiami col nome per intero, è sempre stato così e a me sta bene.

"Molto, avevo bisogno di un bel riposo dopo le ultime giornate che abbiamo trascorso" dico prendendo la tazza di caffè che mio padre mi sta porgendo e iniziando a sorseggiarlo.

"Buongiorno amore" mi sussurra Marcus all'orecchio mentre mi lascia un bacio sulla tempia che mi fa sorridere.

"Ragazzi, mi spiace ma devo proprio scappare. Oggi con l'ospedale abbiamo un evento molto importante a Central Park e dobbiamo finire di organizzare" dice mio padre prendendo la ventiquattrore dal tavolo.

Fa per avvicinarsi a me, ma è indeciso sul da farsi, non sa ancora come comportarsi con me. Appoggio la tazza sul bancone, mi avvicino a lui e gli lascio un bacio sulla guancia.

"Buona giornata papà" dico sorridendogli, lui ricambia e dopo aver salutato Marcus esce di casa.

Rimaniamo in silenzio mentre finiamo di fare colazione e dopo aver finito di sistemare le tazze in lavastoviglie mi decido a chiedergli cosa si sono detti ieri sera lui e suo fratello.

"Allora, com'è andata con Cyrus" chiedo curiosa.

"Bene. L'interrogatorio è per oggi pomeriggio alle tre e come aveva già detto vuole che io sia presente" spiega velocemente. 

"E tu te la senti di fare questa cosa?" chiedo avvicinandomi a lui e stringendogli le mani.

"Si e allo stesso tempo no, non ho idea di come potrò reagire alla vista di quel mostro, ma so che devo farlo" afferma con sicurezza.

Annuisco per dargli forza e poi mi allungo verso di lui per lasciargli un semplice bacio a stampo. Quando faccio per staccarmi lui mi tira di nuovo verso di se e mi intrappola tra il suo corpo e il marmo del bancone, riporta le sue labbra sulle mie e approfondisce il bacio. Le nostre lingue si sfiorano in quella che mi sembra una danza sensuale, la sua mano sul mio fianco brucia come se fosse un ferro rovente, i nostri respiri si fanno più affannati. 

Non ci siamo mai baciati così, non c'è mai stata tutta questa passione, i nostri baci sono sempre stati semplici e gentili, ma questo... questo è tutta un'altra cosa. Sento un fuoco divamparmi dentro all'altezza della pancia e sempre più su fino al cuore, non pensavo di poter dare un bacio tanto travolgente in tutta la mia vita e invece eccomi qua.

Quando ci separiamo lo facciamo con riluttanza, nessuno dei due avrebbe voluto allontanarsi per primo. Ci guardiamo per un po' negli occhi senza dire niente, in attesa che i nostri respiri tornino regolari, Marcus appoggia la sua fronte sulla mia e chiude gli occhi.

The Twin [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora