Caro idiota in calzamaglia,
hai mai fatto caso a quanto siamo simili? Ma sì, io e te. Non fare il finto tonto, lo sai perfettamente che siamo uguali. L'hai sentito anche tu il fascino del male, dello strapotere, della violenza che abbatte tutto e lo distrugge. Poi, chissà perché, hai deciso di ricostruire.
Cosa vuoi, c'è chi distrugge e chi ricostruisce. Io non sono mai stato bravo, fin da piccolo, a ricostruire. Distruggevo tutto e lo lasciavo così perché non sapevo rimettere insieme i pezzi. Chissà se tu potresti insegnarmi a farlo.
Sai, in tutto, ma proprio in tutto, i pezzi non li rimetto insieme mai. Rimangono cocci di ogni cosa intorno a me e mi taglio e basta, mi faccio male e basta. Come fai tu a far stare tutto in piedi?
Un po' ti ammiro, per questo. E un po' mi dispiace. Esiste una bellezza commovente nelle cose rotte. Ci hai mai fatto caso? Allontanandosi dal dolore che ne deriva, le cose rotte, in pezzi, hanno una bellezza stregante e straordinaria, così lieve e sottile, fatta di spigoli e punte, come le cose antiche, come... come te lo spiego? L'hai mai visto un vaso cadere? È come se il dolore rallentasse tutto, come se tutto andasse più lentamente. Questo accade quando sai che il vaso cadrà, eppure non ti muovi in tempo per provare a salvarlo.
C'è qualcosa nella tua testa che ti blocca, come un ritardo, come se i neuroni si fossero insonnoliti all'improvviso. C'è quasi un'esultanza quando il vaso cade, anche se fai una smorfia perché non sei riuscito a bloccarlo. Eppure tu volevi vederlo in pezzi. Questo, è. I cocci a terra, di una bellezza che ogni tanto abbiamo bisogno di vedere: la bellezza delle cose distrutte, non per il fatto che possono essere ricostruite, ma per il puro fatto che sono a pezzi, e questo è meraviglioso.
O l'hai provata o non la capirai mai.
Ci posso provare con mille esempi, ma lo splendore delle cose distrutte non si può spiegare, è pura luce che esce dalle cose, e lo fa solo quando sono rotte. Non c'è nulla da fare: se sono intatte la luce se la tengono dentro.
Sai qual è il problema? Che se la gente come te si rompe esce luce, mentre se si rompe la gente come me esce buio. E non è bello vedere uscire buio, non c'è nulla di aggraziato nel buio che si spegne lentamente a terra, tra i cocci. C'è solo pietà, volontà di rimettere insieme quei pezzi, e la pietà quelli che hanno dentro il buio la odiano.
Quelli che hanno dentro il buio, idiota adorato, non vogliono mezzi termini, vogliono essere grandi e basta e non si accontenteranno mai. Quelli che hanno dentro il buio si spezzano e basta e, una volta rotti, non brillano mai. Quelli che hanno dentro il buio non vogliono pietà perché non ne hanno per nessuno, quelli come me sono fin troppo chiari in quello che vogliono; per questo la gente fa fatica a capirli, perché pensa sempre che la gente sia ipocrita e dica quello che non vuole. Lo sai bene, lo sappiamo bene, che universalmente è così, che nessuno sa quello che vuole. Ma quelli che hanno dentro il buio sanno esattamente cosa vogliono: essere lasciati in pace.
Questa gente, so che non la sopporti nemmeno tu. Non fai nemmeno finta.
Ti volevo dire che ti odio, sei insopportabile. Mi fai venire le crisi, e io sempre stato convinto che potevo farti capire che non c'è proprio nulla da salvare tra quella gente, ma poi arrivi tu e piangi per quel tuo amico, e io inizio a pensare. Ti metti quella tuta orribile (devi lasciartelo dire) e vieni a dirmi che c'è ancora qualcosa da salvare! Cosa? Oramai nulla: ho distrutto l'ultima cosa bella, dimmi ora che c'è da salvare.
Insomma, idiota in calzamaglia, che ci facciamo qui io e te? Perché ci stiamo facendo la guerra? Come ci siamo arrivati, fin qui?
Perché non siamo stati come tutti gli altri? Cosa ci è successo?
Qualunque sia il nostro destino, sarà comune. Siamo legati da qualcosa di invisibile, abbiamo iniziato insieme e finiremo insieme.
Buona fortuna, nemico mio.
L'uomo che ha buttato quella bomba, ma che per una sola tua lacrima si è pentito.
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Lettere di crisi
General FictionUn eroe in crisi e un supercattivo che ha perso tutto. Quanto saranno diversi, una volta tolta la maschera?