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Caro lei,

per anni mi ha insegnato che la conoscenza è prima di tutto rigore e costanza, che la conoscenza è qualcosa di già dato, qualcosa che si impara sui libri.

Eppure, come al solito, ho avuto dei forti dubbi a riguardo. Certo lei parlava della conoscenza teorica, della conoscenza scoperta con gli studi degli altri, quella conoscenza da cui in un certo senso non si può prescindere se si vuole fare parte di quella macchina grandiosa chiamata progresso.

Bene, io sono un ingranaggio che si è inceppato. L'olio non servirà a farmi ripartire, posso saltare da un momento all'altro, sono capace di incrinarmi di lato e far crollare l'intero settore di questa macchina infernale.

Io il mondo lo voglio capire, non imparare. Voglio andare a fondo in quello che il mondo è e non è, anche a costo di morire soffocato nelle viscere della terra, nelle viscere dell'anima, nelle viscere del passato. Io voglio capire che cosa il mondo sia, per capire quale ruolo io possa avere in esso.

Ho provato a fare il marito e ho fallito.

Ho provato a fare il marito, l'eroe e il padre e ho fallito.

Ho provato a fare il depresso e ho fallito.

Ho provato e ho fallito.

A questo punto non posso più andare avanti a tentativi, sarebbe solo vano. Ora ho l'obbligo di comprendere il mondo, capirlo fino in fondo, considerarlo nella sua interezza.

Rinnego tutto ciò che ho conosciuto per poter capire il mondo di adesso. Volumi e volumi di storia, letteratura, scienze, medicina, psicologia, nulla di tutto questo mi potrà servire per capire ciò che il mondo è ora. Che cosa sia posso solo capirlo vivendoci dentro.

Prenderò un bel respiro e mi tufferò nella vita di questo mondo; spero che l'ossigeno mi basti per starvi a lungo e il coraggio mi basti per tornarvi, quando sarò costretto a risalire dalle sue viscere.

Steve è andato nell'altra stanza, mentre rileggevo la lettera.

Si tratta del mio gatto, professore, si chiama Steve. Lo adorerebbe.

Non so perché io abbia scritto queste cose, in ogni caso devono avere un senso profondo.

Questo fine settimana ci sarà una festa con i dirigenti dell'azienda. Siamo tutti invitati, e si terrà al palazzo alto in centro, quello di lusso. Troverò un vestito adatto, immagino.

Ho deciso di andare.

Ho deciso di vivere.

Speriamo non ci siano i gamberetti.

Un suo ex-alunno che ora è diventato, inspiegabilmente, un eroe in crisi.

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