Mario si stende di schiena. È un po' imbarazzato. L'ultima volta che l'aveva fatto in quel modo era stato con Alex. Si era sempre sentito come se fosse una posizione troppo intima, soprattutto se si tratta di solo sesso. Dopodiché, aveva perso l'abitudine e d'istinto si era sempre girato o aveva girato l'altra persona. È come se tutto d'un tratto, Claudio gli avesse risvegliato la voglia di darsi del tutto. Le sue guance sono arrossite. Guardare Claudio negli occhi senza poter fuggire da essi un attimo e intanto fare l'amore con lui, non è semplice. Claudio sorride, lo bacia. Gli allarga piano le gambe. Mario tentenna qualche secondo, poi, lo lascia fare. Claudio si posiziona tra le sue gambe. Si fa forza sulle sue braccia per non pesare sopra Mario e poterlo guardare da pochi centimetri. Si guardano.
Claudio inizia a cercare l'entrata, a stuzzicare Mario.
«Voglio vedere il tuo viso quando vieni». Lo bacia. Le pupille di Mario sono totalmente nere. «Voglio vedere i tuoi occhi mentre sono dentro di te». Claudio inizia ad entrare. Il respiro di Mario si ferma. Vedere Claudio provare piacere entrando dentro di lui lo fa impazzire. Il piacere che prova lo porta a chiudere gli occhi inconsciamente. Poi li riapre e lo vede lì, sopra di lui, che si muove sempre più forte, sempre più veloce. Che lo guarda come non ha mai guardato nessuno. Non riescono a mantenere lo sguardo per più di qualche secondo alla volta, è troppo intenso. Ma il piacere inizia a premere. Claudio va più veloce, toglie lo sguardo da quello di Mario per baciarlo forte. Mette le sue mani nei capelli di Mario, si avvicina ancora, entra ancora ed ancora.
«Mario... Io sto per...». Guarda i suoi occhi che si bloccano nei suoi. Vede il respiro di Mario aumentare, sa che anche lui è quasi al limite.
«Cla...». I loro respiri si uniscono. Le mani di Mario stringono forte la schiena di Claudio. «Io... io...».
Il nero e il verde diventano un unico colore che tinge i loro orgasmi.
Claudio soffoca gli urli premendo le sue labbra forte su quelle di Mario. Si stende su di lui, lasciandosi andare. I loro occhi hanno appena visto l'emozione più autentica della loro vita. Claudio si abbassa un po'. Appoggia la testa sul petto di Mario, ascolta il suo cuore. Mario gli accarezza i capelli.
«Vorrei potessimo stare qui più tempo». Claudio lo dice girando la testa e guardando Mario.
«Anche io». Mario lo guarda.
Claudio sorride. «Dici che ci hanno sentito?».
Mario sorride. Ripensa a quello che hanno appena fatto. Sospira dolcemente. «Non saprei. Non riuscivo a pensare. Non so quanto rumore abbiamo fatto».
Gli occhi di Claudio brillano. Sentire dire a Mario che la sua testa era totalmente scollegata per il piacere, lo rende vivo. «Spero che la signora ci abbia sentito». Ridono.
E poi, con l'aria fresca che arriva dal mare, si addormentano così.
Mario si sveglia la mattina, una mano gli sta accarezzando la schiena. Apre gli occhi per vedere quelli di Claudio che lo fissano. Li richiude per la luce, sorride.
«Finalmente». Claudio sorride. «Dormi tanto tu».
Mario annuisce con gli occhi chiusi.
«Non che tu non sia un bel vedere mentre dormi».
Mario apre gli occhi, sorride. «Da quanto sei sveglio?».
«Da un po'. Mi sono alzato, sono andato in bagno, sono uscito nel balcone e poi mi sono rimesso qui».
Mario alza un sopracciglio. «Ti sei rimesso qui a fissarmi? È inquietante».
Claudio gli mette una mano sulla faccia, gliela copre tutta. «Sentitelo. È diventato simpatico tutto insieme».
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Occhi dentro occhi
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