Capitolo 17

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Allison'pov
Mi sveglio a causa della luce del sola che mi arriva dritta in faccia.
Madonna se trovo chi ha aperto le finestre.
Strizzo gli occhi per riuscire a vedere qualcosa e, dopo un momento di panico,realizzo di non essere in camera mia, ma in quella di Cameron.
Mi giro e vedo che la sua parte del letto è vuota..uhm strano.
Decido di alzarmi e, dopo essermi spaventata per la mia immagine allo specchio, mi sciacquo la faccia con acqua e sapone, per cercare di levare il trucco rimanente di ieri.
Dopo essermi struccata scendo al piano terra per preparare la colazione.
Entro in cucina e quasi spalanco la bocca dallo stupore.
"Cam"
"Oh mare, buongiorno!" Dice sorridendo.
Certo che trovare Cameron Dallas, senza maglietta, alle dieci del mattino, mentre ti fa i pancake, non è una cosa da tutti eh
"Buongiorno" biascico per poi sedermi al tavolo
"Spero ti piacciano i pancake un po' bruciacchiati..."
"Cos-" non riesco neanche a finire la frase che sento un odore di fumo acre invadere la cucina
"OMMIODIOALLISONCHECAZZOÈSUCCESSO!" Cameron comincia ad urlare come una bambina, correndo per tutta la casa, spaventato dal fuocherello che si è sprigionato dalla padella.
Ruoto gli occhi al cielo, per poi prendere il coperchio di una grande pentola e metterlo sulla zona infuocata.
Il fuoco si spegne dopo una manciata di secondi, ma Cameron continua ad urlare e correre.
"Cam"
"AHHHHH" dice correndo dalla cucina al salone
"Cam!"
"AHHHHH" dice questa volta correndo dal salone all'ingresso
"CAM!"
"AHHHHH" ora corre dall'ingresso alla cucina
"CAMERON ALEXANDER DALLAS!"
Si blocca e torna accanto a me.
"Hai finito?" Gli chiedo ridendo
"Emh-si. Tutto a posto, ho risolto" dice grattandosi la nuca imbarazzato e abbassando lo sguardo.
"Cam"
"Mhh?" Dice guardandomi
"Ho risolto io" dico alzando il coperchio poggiato sui fornelli in precedenza"... tu eri troppo occupato a correre e gridare"
"Si ceh-c come hai fatto a spegnere...il fuoco?" Dice cambiando argomento
"Ho poggiato il coperchio sui fornelli, niente più ossigeno, niente più fuoco" dico alzando le spalle e girandomi a recuperare i pancake rimanenti
"Ci avevo pensato anche io sol-"
"Certo, cam. Tranquillo non lo dirò in giro." Dico e lui tira un sospiro di sollievo
"Forse" dico a bassa voce tra me e me
"Cosa?"
"Niente,niente"

.......

Drriiiiinn(?)
Spengo bruscamente La sveglia e mi alzo svogliatamente.
Ieri è stata una giornata fantastica: dopo aver bruciato i pancake, io cam e Alex, siamo andati in spiaggia e abbiamo fatto un giro con gli skateboard. 
Ma nonostante la giornata impegnativa, ieri non sono riuscita a prendere sonno, e oggi ne pagherò le conseguenze, a partire dal fatto che le mie occhiaie si possono vedere anche da Brooklyn.

Dopo mezz'ora passata seduta sul letto, immobile, a pensare alla giornata di ieri, decido che è arrivato il momento di alzarsi.
Vado in cabina armadio e prendo un jeans strappato a vita alta, una maglietta nera un po' attillata dei nirvana, una giacca verde militare e le mie vans, e vado in bagno a fare una doccia veloce.
Mi vesto, mi trucco con un po' di mascara ed esco.
Oggi non deve essere la mia giornata, perché esco di casa e tira un vento fortissimo, nonostante sia ancora settembre.
Ho tutti i capelli che mi vanno in faccia e devo chiudermi la giacca per il freddo.
Provo a legare i capelli in uno chignon possibilmente ordinato, sperando che il vento non decida di intervenire.
Neanche a farlo apposta, dieci minuti dopo non si può neanche più chiamare chignon quello che ho in testa, è più una massa informe di capelli.

Arrivò a scuola dieci minuti prima del solito, e tutti sono già sul muretto, e sfortunatamente c'è anche Amanda. Non è niente di personale, ma mi sta sul cazzo quella ragazza.
E penso che sia un sentimento reciproco.
"Ahhh! Ragazzi scappate c'è Frank-ah no è solo mare. Okay flask allarme" Appena mi vede Carter mi prende in giro per la mia pettinatura, e non posso far altro che dargli ragione.
"Frankestine era il dottore che l'ha creato, non il mostro. Nel libro viene chiamata "creatura" o "essere",Carter" dico sedendomi sul muretto tra Matt e Alex.
"Brava Cooper, vedo che ha studiato." Dice Carter imitando una professoressa che scrive sul registro.
"A proposito di compiti, avete studiato per la verifica di chimica?" Chiede Matt preoccupato.
In quel momento sia io sia Cameron, che era intento a baciare Amanda, ci giriamo urlando contemporaneamente "Quale verifica?!"
"Ragazzi quella di chimica...l'ha spostata ad oggi"
"E quando volevate dircelo?!"
Io e cam andiamo nel panico, dato che è alla seconda ora e non abbiamo aperto libro.
"Calma,non è così difficile" Matt cerca di calmarmi, invano.
"Matt, dolcezza, magari è facile per te,che sei appassionato di algebra e scienze, risolvi le equazioni in un secondo, calcolare gli scambi di sale è uno scherzo per te e adori tutta la roba che fa un piccolo genio, ma non per me! che vado in panico se mi chiedi la potenza di due, impiego quaranta minuti per ricordarmi quanto misura un fottuto angolo giro e se mi parli di "scambi di sali" ti rispondo sale fino e sale grosso!"
Dico urlando e mettendomi le mani nei capelli dalla disperazione.
Amanda intanto sta cercando di calmare Cameron, ma lui continua ad ignorarla e a disperarsi.
Improvvisamente ho un idea per salvare (forse) entrambi.
"Cameron ho un idea"
"Sarà stupida come te" sento sussurrare da Amanda.
"Come scusa?" Mi giro verso Amanda pronta a tirarle un ceffone.
"Emh io-non ho detto niente"
"Amand-"
"No cam aspetta, io ho sentito, e vorrei che Amanda lo ripetesse" intervengo fermando cam "...sempre se ne ha le palle" concludo girandomi verso Amanda.
"Mi hai capito benissimo" dice ghignando
"Infatti." Dico scendendo dal muretto e avvicinandomi minacciosa a lei, tanto da farla indietreggiare di qualche passo "..E prova solo a ripeterlo un altra volta, che ti scuoto la testa fino a farti vomitare l'ultimo neurone che ti rimane-ah aspetta. Non ne hai più" dico alzando le spalle, per poi prendere la cartella dal muretto e andarmene seguita da un leggero coro di "ohh" e risate soffocate da parte di Alex e Carter.
"Mare aspetta!" Sento qualcuno stringermi il braccio e mi giro, vedendo Cameron accanto a me.
Mi giro verso il muretto, dove Amanda sta guardando me e cam furiosa.
Le faccio un occhiolino e poi mi giro, tirando cam per farmi seguire.
"Allora qual era la grande idea?" Dice cam sfregandosi le mani.
"Fare sega"
"Con piacere, andiamo in bagno?" Dice cam sorridendo maliziosamente.
Mi sbatto una mano in faccia, ricordandomi che non sono più nella mia amata Roma, e qui non mi capiscono.
"Mi dispiace averti illuso tesoro" dice ridacchiando"..ma mi sono dimenticata: a Roma si dice "fare sega" per dire "fare filone", quindi... saltiamo la prima ora no?"
"Sicura? Alcune ragazze pagherebbero per questo" Dice leccandosi il labbro e indicando se stesso
"Cammina và" dico spingendolo avanti.
"Dove andiamo?" Mi chiede ridacchiando
"Sul tetto."

Skateboard ||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora