L y d i a
Slacciai la cintura di sicurezza nel momento esatto in cui la macchina si fermò. Percepii lo sguardo di Noah Mosley -così si chiamava- bruciare sulla mia pelle, questo mi fece sentire in imbarazzo.
"Allora, è questo il locale?" cercai un punto di incontro. Lui si voltò verso la struttura e annuì.
"Sì, ci sei mai stata?" domandò slacciando la sua cintura di sicurezza. Io scossi il capo. "Sono sicuro che ti piacerà" sorrise leggermente e aprì lo sportello, scendendo. Io feci lo stesso.
Conoscevo il locale: molto conosciuto, soprattutto tra uomini di un certo calibro. Soltanto i membri onorari avevano libero accesso a tutte le serate, gli altri dovevano arrangiarsi. Non a tutti erano permesso mettervi piede e io rientravo tra quella cerchia di persone. Un cocktail lì dentro valeva più della mia stessa casa. Non mi ero mai avvicinata tanto all'Utopia, così si chiamava il locale.
"Sei sicuro che vuoi portarmi con te?" chiesi. Quella sarebbe stata la prima e ultima volta dentro l'Utopia. Ovviamente la voglia di scoprire cosa ci fosse di tanto eclatante da attirare l'attenzione di tutti era tanta, per il resto, la paura di non sentirmi all'altezza c'era. Ancora una volta sarei dovuta essere un peso per qualcuno. Non era di certo la prima volta che una persona decideva di farmi trascorrere una piacevole serata in un locale piuttosto costoso in quanto prezzi a spese proprie.
"Certo!" esclamò. Io mi strinsi nelle spalle. Se avessi saputo che il locale era proprio l'Utopia non avrei mai accettato. Avrei preferito di gran lunga qualcosa che fosse all'altezza del mio portafoglio.
Con il cuore in gola decisi di seguire Noah. I cambiamenti mi hanno sempre spaventata: dopo troppo tempo avrei fatto qualcosa di diverso, con persone nuove. Visto il locale, ero sicura del fatto che non conoscessi nessuno dei suoi amici.
"Hai paura?" chiese sistemando i capelli. Io mi voltai a fissarlo senza perdere il passo. Avrei voluto pregarlo di non lasciarmi da sola. È vero, non lo conoscevo, eppure sapevo di potermi fidare di lui.
Decisi di non rispondere. Rimanemmo in silenzio e quando ci avvicinammo all'entrata principale, notai da subito due uomini, uno di colore e l'altro no. Entrambi alti il doppio di me, muscolosi, piuttosto inquietanti. Indossavano dei pantaloni neri assieme ad una semplice maglietta a maniche corte del medesimo colore. Nelle orecchie avevano degli auricolari, le braccia invece erano conserte al petto.
Noah si avvicinò, saltando gran parte della fila. Sentii lo sguardo di tutti bruciarmi addosso, per tanto abbassai lo sguardo sulle mie scarpe. L'uomo in mia compagnia mostrò ai buttafuori una tessera, probabilmente quella che lo identificata come membro onorario. Uno dei due scrutò prima Noah, poi me.
"E lei?" chiese con la sua voce profonda, intimidatoria.
"Lei è con me" si affrettò a dire Noah. L'uomo ci pensò per un secondo, poi i affrettò a riconsegnargli la tessera. Incerto ci fece passare. Non ci avrei scommesso un solo dollaro. Nonostante la mia immaginare desse poco a desiderare per un locale come l'Utopia, ero riuscita ad entrare e tutto grazie a Noah.
Le luci erano fioche, talmente tanto che era a dir poco impossibile distinguere un volto da un altro: questo era quello che mi accolse durante il primo tratto di strada. La musica non era molto alta, il giusto: gli uomini o le donne non decidevano di recarsi all'Utopia per ballare, ma per trascorrere una piacevole serata tra cocktail e amici. Attraversai lo stretto corridoio circolare di entrata per poi intrufolarmi dietro ad una tenda rossa, stesa su una larga porta aperta. Noah mi fece segno di seguirlo senza paura e quando scomparve dietro la tenda, esitai per qualche istante: le luci rosse illuminavano lo spazio circostante del medesimo colore, compresa me stessa. Non sembrava affatto un locale all'avanguardia, piuttosto pareva di essermi ritrovata tutto ad un tratto in una chiesa barocca in quanto affreschi. Piuttosto ambiguo per un locale di tale calibro.
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The Feeling 2
FanfictionLydia, dopo essersi trasferita a Londra, decide di tornare nella sua città Natale. Sarà costrettaa combattere i mostri del suo passato, a partire dalla perdita di memoria di Justin. |SECONDO CAPITOLO DELLA TRILOGIA THE FEELING| |FORTI CONTENUTI SES...