[CAPITOLO UNDICI]
~Se ti dovesse ferire se la dovrà vedere con me.~
Le ore di scuola passarono.
Preferii tornare a piedi dato che con mio fratello stava Harry.
Arrivai a casa.
-ciao mammina! Dissi stampandogli un bacio sulla guancia.
-ciao tesoro, ti do un consiglio tuo padre è furioso stagli alla larga. Disse facendomi l'occhiolino.
Risi.
-e come mai è arrabbiato? Le chiesi prendendo un grissino e mangiandolo.
-pare che si sia preso con un collega ma lascia stare, piuttosto vieni che la pasta è pronta.
-non aspettiamo Niall? Chiesi.
-tanto quando arriva è comunque pronto il cibo.
-ok! Esclamai andando a mangiare.
Oggi avrei parlato con mio fratello del fatto di Louis.
Deve capire che Louis in fondo non è cattivo.
-come mai Niall ritarda? Chiesi a mia madre portando alla bocca un forchettata di pasta al ragù.
-sarà con Harry, sai come sono quei due.
-già.
Dopo un po' sentii una porta aprirsi.
Era Niall.
-ciao fratellone. Esclamai.
Mi salutò con la mano posando le chiavi sul tavolo.
Si mise a mangiare anche lui.
Dopo aver finito, Niall salì in camera sua dicendo che sarebbe andato a fare i compiti.
Bussai alla sua porta ed entrai.
-Niall, posso parlarti?
-certo, vieni Evie. Disse facendomi sedere sul letto accanto a lui.
-volevo parlarti di me e Louis.
Abbassò lo sguardo.
Gli presi le mani.
-Niall è importante per me.
-siete fidanzati? Chiese.
-ma certo che no! Ci stiamo soltanto conoscendo, ma voglio che accetti la nostra, diciamo, amicizia. Non voglio nascondermi a scuola perché ci sei tu, non voglio uscire di casa tutte le volte inventandomi una scusa differente, voglio che tu capisca che lui non ciò che pensi.
-sei sicura? Chiese stringendo di più le mie mani.
-certo, poi te l'ho detto io e Louis siamo soltanto amici, non succederà mai niente. Cercai di tranquillizzarlo.
-pensi veramente di parlare con un pezzo di muro? Ma falla finita! Si vede lontano un miglio che sei persa di lui, Evie!
Sorrisi diventando sicuramente rossa.
-perché tu riesci a capire sempre tutto eh? Gli chiesi.
-abbiamo lo stesso sangue, percepiamo le stesse emozioni.
-allora percepisci anche che sono felice quando sto con lui, percepisci anche questa di emozione.
Mi strinse.
-io lo accetterò. Accetterò se siete amici e accetterò anche se diventerete qualcosa di più; ma se ti dovesse ferire in qualsiasi modo, da quello più banale a quello più offensivo, se la dovrà vedere con me.
-grazie Niall. Dissi gettandomi tra le sue braccia e dandogli baci in ogni parte del viso.
Uscì dalla camera di mio fratello e andai nella mia a fare i compiti.
Domani mi avrebbero interrogato a filosofia.
Era una materia che mi piaceva moltissimo: mi piaceva riflettere sul pensiero che gli altri provavano ma soprattutto mi piaceva capire gli altri.
Studiai per circa un'ora.
Qualcuno bussò alla porta di camera mia.
-tesoro ti ho portato un po' di thè con dei biscotti. Disse mia madre appoggiando il vassoio sul comò.
-grazie mammina. Le schioccai un bacio sulla guancia.
Uscì ed io mi bevvi il thè inzuppandoci qualche biscotto dentro.
Posai la tazza nel vassoio e lo riportai in cucina.
**
La mattina seguente dovette svegliarmi mio padre dato che la sveglia non suonò a causa delle pile finite.
Ero un po' in ritardo.
Mi infilai in fretta e furia il pantalone di tuta con un polsino stretto sulla caviglia, abbinai una felpa XXL verde e le, ormai, consumate Vans bianche.
Mio fratello era già partito con Harry e compagnia bella, mentre a me toccava farmi la corsa fino a scuola.
Salutai i miei genitori e uscii di casa.
Presi a correre per cercare di arrivare in tempo.
Qualcuno suonò con una macchina.
Mi voltai.
Era una mini-mini nera.
Mi fermai e restai a guardare la macchina fino a quando colui che guidava non abbassò il finestrino.
Ma lui era...
Era Louis!
-Dai sali! Non vorrai mica farti tutta la strada a corsa? Disse accennandomi con la mano di salire.
Aprii lo sportello, tolsi lo zaino posizionandolo in basso e salii.
-grazie Louis; non sapevo che guidassi.
-è un anno che ho la patente. Confermò tenendo le mani salde sul volante e girandosi ogni tanto verso di me.
-ed è tua la macchina? Chiesi.
-Yes. Rispose.
Arrivammo a scuola.
-vado che ho interrogazione di filosofia alla prima ora e grazie per il passaggio! Dissi salutandolo sorridendo e avviandomi dentro l'edificio.
Ad un certo punto mi prese per il polso facendomi svoltare verso di lui.
Eravamo a distanza ravvicinata...troppo ravvicinata.
Dette un bacio all'angolazione delle mie labbra e mi lasciò andare verso l'entrata di scuola.
Non gli avevo accennato nulla sul fatto che Niall avrebbe approvato la nostra amicizia.
Gliel'avrei detto quando ci sarebbe stato più tempo per parlare.
Entrai al corso di filosofia.
Eccomi :)
Allora? Vi piace??
Grazie per i bei commenti che scrivete, continuate a farlo!
Ciao ciao :)
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Dicono che sei cattivo.
FanficEvie: una ragazza "normale", semplice. Ha un fratello più grande di nome Niall. Evie un giorno farà un incontro e conoscerà un ragazzo che le cambierà il suo stile di vita.