Se è importante per te allora vai.

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[CAPITOLO VENTIDUE]

~Se è importante per te, allora vai.~


EVIE'S POV.

Oggi è di nuovo lunedì.
Scesi dal letto controvoglia, accesi la piastra e nel frattempo che ella si riscaldava mi andai a vestire.
Ero abituata a portare i miei capelli rossi mossi sulle spalle ma stavolta era l'ora di cambiare.
Una volta vestita andai in bagno.
Spinsi la maniglia ma la porta non si aprì.

-Niall ci sei tu?

-si.

-muoviti! Devo lisciarmi i capelli! Protestai.

-un attimo cavolo fammi finire di pisciare.

Alzai lo sguardo al soffitto appoggiandomi alla soglia della porta chiusa.

-eccomi. Disse uscendo tirandosi su la lampo dei jeans.

-era l'ora! Esclamai sbattendo la porta.

Mi misi davanti allo specchio e con impegno e pazienza cominciai a stirare i miei capelli.

Una volta finito, ero più che soddisfatta del mio lavoro.
Sorrisi e riposi la piastra apposto.
Scesi in cucina.

-amore mio sei irriconoscibile! Esclamò mia madre.

Sorrisi.

-tanto sei brutta lo stesso. Ironizzò mio fratello.

-parla quello bello!

Io e mia madre ci mettemmo a ridere.

-papà? Chiesi.

-è già partito, oggi doveva accompagnare una classe in gita.

-ok. Affermai prendendo lo zaino da sopra il divano.

-vabbè vado. Io e te ci vediamo a scuola. Dissi riferendomi a Niall.

Annuì.

Salutai mamma ed uscii.

Arrivai a scuola.
Louis mi stava aspettando appoggiato al tronco del pino.

-amore! Lo chiamai attirando l'attenzione dei ragazzi intorno.

-tesoro sei bellissima. Esclamò avvicinandosi a me per poi lasciare un lieve bacio sulle labbra.

-grazie. Risposi intimorita.

Ci incamminammo verso l'interno dell'edificio.

-senti, ti va se oggi vieni a mangiare a casa mia? Devo parlarti di una cosa importante.

-così mi fa preoccupare. Dissi fermandomi.

-tranquilla.

-ma in casa tua non c'è nessuno?

-no, infatti ne voglio approfittare per parlarti di questa cosa.

-va bene Louis. Telefono a mamma e glielo dico.

-ok amore, adesso vado che ho il compito alla prima ora; ti aspetto al parcheggio.

Annuii.

**
L'ultima campanella suonò, avvertii mia madre che oggi sarei andata a mangiare da un'amica e così mi diressi verso il parcheggio.
Louis era già lì che mi aspettava.

-allora , come è andato il compito? Chiesi salendo in macchina.

-male, veramente male. Ma tanto non m'importa, ormai è ovvio che sarò bocciato anche quest'anno.

-dai non ti abbattere. Lo incoraggiai.

Annuì e partimmo.

Dopo un po' arrivammo a casa di Louis.

-entra pure. Disse aprendomi la porta gentilmente.
Non era la prima volta che andavo a casa di Louis; era un appartamento modesto anche se a me sembrava un po' piccolo per sette persone.
Arrivammo in cucina, era tutto pronto.

-ma avevi già previsto che io sarei venuta qui a pranzo? Gli chiesi ridendo.

-certo! Esclamò.

Ci accomodammo a tavola e iniziammo a mangiare.

LOUIS' POV.

Avevamo appena finito di pranzare. Era il momento esatto per dirle la posposta del mister.

-Evie ti devo dire quella cosa di cui ti parlavo.

-giusto. Dimmi tutto.

Ecco adesso stava a me dimostrare il coraggio che possedevo.

-Vedi Evie ieri ho ricevuto una proposta da parte del mister. Mi hanno scelto per giocare nel Barcellona giovanile; mi darebbero almeno sette sterline al mese.

-ma è una cosa bellissima! Esclamò prendendomi le mani dall'altra parte del tavolo.

-si, ma c'è un però.

-e quale sarebbe?

-devo stare tre mesi in Spagna per le prime dieci partite.

Rimase zitta con lo sguardo fisso su qualche punto della ma maglietta.

EVIE'S POV.

Tre mesi via, via da me.
Come avrei fatto senza di lui?
Adesso che avevo trovato finalmente la persona giusta, se ne va.

-Louis, non posso decidere io, è tantissimo tre mesi separati, ma so che il football è importantissimo per te e se io ti impedissi di fare una certa cosa che invece tu desideri tanto farla, allora vai, vai in Spagna, vivi le partite, divertiti, ma non scordarti di me, che sarò qui ad aspettarti.

Si alzò dalla sedia e lo stessi feci io.
Non esitò un secondo a stringermi in uno di quegli abbracci in cui ti sciogli dentro.

-sei speciale. Mi capisci sempre, mi incoraggi a fare le cose, ti amo Evie sei la cosa più importante che io abbia.

Avevo il ragazzo della mia vita tra le mie braccia e pensare che tra un po', per un periodo di tempo troppo grande non l'avrei visto ne sentito.
Ma se lui era felice lo ero anch'io.
E secondo me questa è la cosa più importante.

Eccomi :)
Allora se ci sono errori grammaticali mi scuso molto ma ho scritto questo capitolo esattamente cinque minuti fa e l'ho ricontrollato molto velocemente.
Comunque che ne pensate?
Fatemi sapere!
Ciao ciao :)

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