Insieme siamo l'infinito.

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[CAPITOLO TRENTASEI]

~Insieme siamo l'infinito.~

La luce mattutina che entrava dalle finestre mi fece svegliare.

Strizzai leggermente gli occhi e mi accorsi di non essere nella mia camera di sempre.

Mi voltai e vidi un ragazzo bellissimo dormire; pareva un angelo, stava girato di lato verso di me e un bacio mi scappò automatico sulla sua guancia.

Ad un tratto sul suo volto si fece avanti un sorrisino compiaciuto segno che il bacio l'aveva sentito.

Cercai di alzarmi ma una mano bloccò il mio polso, me l'immaginavo che era sveglio.

-buongiorno. Dissi accarezzandogli lievemente i capelli sulla fronte.

-buongiorno amore. Ricambiò baciandomi sulle labbra.

Mi alzai e aprii l'armadio cercando tra i pochi vestiti che c'erano, quelli più giusti da mettere.

-che fai? Chiese Louis stupito.

-andiamo a scuola! Non eri tu quello che voleva continuare ad andarci? Risposi alzando entrambe le sopracciglia.

Sbuffò ed io sorrisi.

**

L'una e quindici: la campanella suonò puntualmente.

Tutti gli studenti si avviarono verso l'uscita mentre io aspettai che la folla si placasse per poi dirigermi verso il parcheggio.

Louis era lì ad aspettarmi.

Lo salutai dandogli un bacio sulle labbra.

-Louis ho detto a mio fratello di portarmi tutta le mie cose che ci sono a casa, lo farà nei prossimi giorni. Dissi velocemente.

-ok, dai andiamo che ho fame.

-si ma non ti mettere in testa che cucini tutti i giorni io eh!

-ahahah ma non eri tu quella che voleva fare la donna di casa?

-si ma ora sono incinta ho bisogno di riposo.

-tutte scuse! Affermò ridendo.

Arrivammo a casa.

È difficile vivere da soli, insomma non c'erano più i miei genitori a svolgere le faccende, adesso ero io quella che dovevo portare avanti la casa, ero io quella che doveva prendere cura del mio ragazzo.

Non so quanto potrò ancora andare a scuola.

Portai il pranzo in tavola e mangiammo.

Dopo mangiato ci mettemmo sul divano l'uno abbracciato all'altra.

-ti immagini me e te genitori? Chiesi.

-papà, papà, papà, non voglio andare a scuola! Ti immagini quando dirà queste cose?

-e tu cosa gli diresti? Chiesi girando il collo verso di lui.

-che pochi anni fa ero anch'io a dire quella frase.

Sorrisi portandogli una mano tra i capelli.

-voglio fare l'amore con te, adesso. Affermai prendendolo per un braccio e andando di sopra.

Aprì la porta di camera e mi spinse dolcemente dentro.

Accarezzò tutto il profilo del mio viso fino ad arrivare alle labbra che sfiorò leggermente con l'indice lasciandomi rabbrividire.

Ci spogliammo entrambi.

Prima di distendermi sul letto toccò lievemente la mia pancia che giorno dopo giorno cominciava ad essere sempre più in fuori.

Sorrisi per poi baciarlo lasciando sfiorare le nostre intimità.

Mi distese pian piano sul letto ponendosi sopra di me attento però a non pesarmi troppo.

-ti amo. Sussurrò soffiandomi sul collo.

-anch'io, non sai quanto.

Sorrise per poi entrare in me delicatamente.

Era solo piacere, nessun dolore.

Aumentò la velocità aggrappandosi alla spalliera del letto mentre io lo tenevo ben saldo per i bicipiti muscolosi che si ritrovava.

Venimmo quasi insieme dopodiché si accasciò accanto a me.

Ad un tratto sentii una testa calda appoggiarsi sul mio ventre.

Sorrisi a quell'azione.

-ha calciato! Esclamò.

Risi.

-Louis non è neanche un mese.

-ma io lo posso sentire. Affermò facendo il broncio per poi tornare con l'orecchio sulla pancia.

-allora dimmi che ti dice. Dissi accarezzandogli la guancia guardando il soffitto.

-mi sta dicendo che diventerà il giocatore più bravo del mondo.

-e se fosse femmina?

-no, no è maschio lo sento da come mi parla.

Risi.

-ti posso dire una cosa Louis?

-dimmi.

-sei veramente un cretino! Esclami ridendo.

Alzò il collo immediatamente.

-tu mi hai offeso!

-ma certo che no!

-e invece tu mi hai offeso! Affermò tirando le lenzuola per coprirci interamente.

Ci guardammo per un tempo infinito.

Eravamo completamente nudi, coperti dalla testa ai piedi da un solo lenzuolo, mentre lui stava sopra di me.

Tagliò quella breve distanza che vi era tra noi baciandomi appassionatamente.

Ad un tratto sentii un dito scivolare dentro di me facendomi inarcare la schiena per il gesto improvviso.

Le labbra di Louis raggiunsero il mio collo che andarono a mordicchiare e succhiare reciprocamente mentre il suo dito acquisì un movimento ritmico dall'alto verso il basso.

-ti amo. Mugugnai in preda al l'orgasmo.

Avevo voglia di fargli riprovare tutto il piacere che lui mi aveva fatto scoprire, così tolsi il lenzuolo da sopra di noi e lo feci stendere.

Presi il suo membro tra le mani portandolo piano piano dentro la mia bocca mentre lui mi teneva la testa.

Cominciai a svolgere movimenti ritmici partendo dalla punta fino ai testicoli.

Dopo l'ennesimo movimento la mia bocca fu pervasa da un sapore amarognolo che ingoiai senza farmi molti problemi.

Mi accasciai sopra il suo petto morbido e caldo, e così mi addormentai, protetta da qualsiasi fenomeno esterno.

Insieme eravamo l'infinito......ma chissà se questo infinito sarà destinato all'eternità.

Eccomi :)

Allora è ufficialmente l'ultimo capitolo di 'Dicono che sei cattivo'.

Dunque vi ringrazio per i tantissimi commenti e voti che avete espresso. GRAZIE INFINITE.

Ma adesso parliamo di cose più importanti.

Il sequel si chiamerà: 'Una vita nuova.'

Appena inizierò a pubblicarlo (pochi giorni) vi scriverò un capitolo su questa fan fiction per avvertirvi, quindi non cancellatela dalla biblioteca ancora.

Vi chiedo per favore di seguire il sequel come avete seguito questa storia, ne sarei felicissima, grazie.

Comunque fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo.

CI RISENTIAMO NEL SEQUEL GUYS.

Ciao ciao :)

Dicono che sei cattivo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora