[CAPITOLO DICIASSETTE]
~Nuovo ragazzo.~
Dopo la litigata con mio padre me ne stetti in camera tutto il pomeriggio.
Domani avrei avuto il compito di matematica e tutto feci forche studiare, avrei preso il solito quattro.
Mi addormentai senza neanche cenare, tanto a gli altri che ne importava di me.
**
La mattina mi alzai controvoglia, l'unica cosa positiva era quella di rivedere Louis.
Scesi di sotto già vestita, avevo paura di trovare mio padre per casa.
-tranquilla non c'è papà. Mi aggiornò Niall.
Tirai un sospiro di sollievo.
-dovete chiarire, non è possibile andare avanti così. Continuò mia madre che, improvvisamente sbucò dalla cucina.
-tanto lui non capirebbe mai. Affermai abbassando lo sguardo.
-e poi non voglio dirglielo perché non mi sento pronta ad affrontare una relazione seria e voi fatevi i cazzi vostri! Sbottai nuovamente uscendo e sbattendo la porta di casa.
Perché gli altri si devono sempre intromettere nella mia vita?
Deciderò io quando è il momento di fare una cosa o no?
È poco tempo che sto insieme a Louis e sinceramente non so neanche io se è una relazione seria o no, figurati se mi metto a presentarlo alla mia famiglia.
Mandai un accidente e mi misi le cuffiette agli orecchi avviandomi verso scuola a piedi.
Arrivai molto in anticipo.
Lasciai cadere la cartella a terra e mi posizionai sul banco ripassando matematica.
Un rumore di tacchettii mi fece alzare la testa per guardare chi era.
Ovvio non poteva essere che lei: Lucy.
Lei era bella, capelli mori come il carbone lunghi fino a metà schiena, occhi celesti e corporatura magra; si può rinominare come Katy Perry in versione sedicenne.
-che vuoi Lucy? Sbottai.
-ti voglio avvertire riguardo ad una cosa. Rispose con un sorisetto strappa palle da ebete.
Annuii facendola continuare a parlare.
-ho sentito che stai con Tomlinson. Vedi cara Evie, non è il ragazzo che fa per te. Lui è bello non si merita una bufala come te. Ti userà e basta e farà bene perché con una come te cosa ci vuoi fare?
Mi aveva umiliata, mi aveva fatta sentire una merda nei confronti del mio ragazzo, mi sentivo inutile.
Presi la cartella e scappai immediatamente.
Non sapevo dove andare, sapevo solo che stavo correndo per i corridoi della scuola piangendo.
Aveva ragione, uno come Louis che ci poteva fare con una come me?
Improvvisamente sentii un corpo venire contro il mio.
Caddi a terra.
-oddio scusami! Oddio non volevo, tutto bene? Chiese la voce maschile.
Annuii rivolgendo il mio viso in
lacrime verso di lui.
Era un ragazzo sula ventina sicuramente; abbastanza alto, non troppo, occhi color marroncini e i capelli castani chiari alzati in un ciuffo.
Era molto carino.
-sicura che vada tutto bene? Chiese rivolgendosi al mio viso pieno di lacrime.
-sisi tranquillo. Risposi alzandomi da terra raccogliendo la mia cartella.
-comunque io sono Liam! Esclamò.
-Evie. Sorrisi.
-ti va di raccontarmi cosa è successo? Chiese.
Risi.
-ci conosciamo da appena un minuto e già entri nei miei particolari? Dissi asciugandomi gli occhi ormai rossi.
-si scusa, però non sopporto vedere le ragazze piangere, tutto qua. Rispose portandosi una mano dietro la nuca.
-è una storia lunga.
Sorrise.
-che c'è? Chiesi.
-sei bella sai.
Arrossii sicuramente.
-non dirmi che una ragazza bella come non ha un fidanzato. Esclamò.
-la smetti di farmi domande!
-oddio scusa! Si è riscaldata la ragazza! Affermò alzando le mani in maniera di resa.
Mi faceva ridere, mi aveva riportato il sorriso dopo quello che era successo; e non è da poco far accadereuna cosa simile....soprattutto se si tratta di una come me.
-adesso devo andare ho lezione. Allora ciao Liam! Lo salutai per poi svoltare, ma la sua mano bloccò il mio polso.
Mi girai di scatto.
-perdonami per quello che sto per fare.
Non mi dette il tempo di rispondere che già sentii le sue labbra poggiarsi sulle mie.
Sgranai gli occhi, anche se devo dire che le sue labbra erano morbidissime e carnose, a differenza di quelle di Louis che invece erano fini e sottili.
Mi staccai improvvisamente, correndo nella direzione opposta del corridoio verso la mia classe.
Era brutto quello che avevo appena fatto, era bruttissimo.
Avevo appena tradito Louis con un bacio; ma forse mi era servito per sfogarmi da quello che mi aveva detto quella troia.
Mi faccio schifo da sola.
**
Finita la scuola mi diressi verso il parcheggio; dovevo dire quello che era successo a Louis altrimenti non avrei mai avuto il cuore in pace.
-ehi amore. Disse cingendomi per i fianchi.
-Louis, devo parlarti.
-dimmi.
-ho baciato un ragazzo! Dissi con tutto il fiato che avevo.
-cosa hai fatto? Gridò sorpreso.
-ti posso spiegare.
Lucy, quella di classe mia, mi ha umiliata dicendomi che tu non sei alla mia altezza ed io sono corsa via piangendo tra i corridoi, sono andata a sbattere contro uno poi mi ha baciato improvvisamente prima di salutarmi ma io non, cioè io non ho avuto il tempo di respingerlo. Spiegai velocemente gesticolando con le mani per il nervosismo.
Mi guardava male, era arrabbiato.
-tu credi a quella troia e non credi a me! Ti rendo conto di quello che hai appena fatto! Gridò.
Ci fu un momento di silenzio.
-mi fai schifo.
Rimasi scioccata per quello che mi aveva apnea detto.
Mi portai le mani sulla bocca.
Corsi via pingendo; forse mi avevano ferito di più le sue parole che quelle di Lucy.
Sapevo che Louis non era per me, c'è troppa differenza tra i nostri caratteri, ed oggi ne ho avuta la conferma.
**
Arrivai a casa.
Avevi bisogno di sfogarmi, di sfogarmi su me stessa.
Eccomi :)
Scusate se ho aggiornato tardi ma non ho avuto il tempo in questo fine settimana perché ho dovuto prepararmi per alcune interrogazioni...sarò un po' più lenta.
Comunque fatemi sapere cosa me pensate!
Ciao ciao :)
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Dicono che sei cattivo.
Fiksi PenggemarEvie: una ragazza "normale", semplice. Ha un fratello più grande di nome Niall. Evie un giorno farà un incontro e conoscerà un ragazzo che le cambierà il suo stile di vita.