[CAPITOLO VENTI]
~Vaffanculo Hazza.~
Dopo la gomitata, Harry cadde a terra sanguinante al naso.
-oddio scusami non volevo! Esclamai gettandomi a terra e toccandoli con un dito il naso.
-aaaaaah, ma sei pazza! Urlò nel sentir dolore al mio tocco.
La folla si era radunata intorno a noi due.
-signorina Horan si levi, ha già combinato anche troppi guai, le metterò un meno sul registro. Le pare il modo di tirare le gomitate? Disse il professore soccorrendo Harry.
-ma professore, io non l'ho fatto apposta! Mi giustificai.
Figurati se tiravo una gomitata ad Harry.
-vada a cambiarsi immediatamente, io me ne sbatto delle sue scuse. Gridò in maniera arrogante puntandomi l'indice contro.
Le lacrime stavano per uscire; corsi via verso gli spogliatoi.
Mi sedetti sulla panca con il viso tra le mani piangendo.
Io non lo avevo fatto volontariamente, non avrei mai fatto una cosa del genere ad un amico.
Mi tolsi la divisa del Chelsea e misi i vestiti normali, presi il borsone e me ne andai in tribuna.
La scena era sempre quella: tutti radunati intorno ad Harry , che però stavolta era a sedere in terra.
Tutto quel sangue che gli colava giù era a causa mia, non potevo crederci.
Tornai a casa a piedi senza nemmeno salutare Louis, ero troppo giù per quello che era successo in palestra.
**
Nel pomeriggio decisi di andare a trovare Hazza.
Presi la giacca ed uscii.
Girai qualche via per poi arrivare a casa sua.
Un po' titubante suonai il campanello.
Venne Anne ad aprirmi.
-ciao Evie.
-ciao Anne, sono venuta per vedere come sta Harry.
-certo entra. Anche tu hai saputo che ha preso una pallonata in faccia? Mi chiese.
Rimasi un po sbalordita.
Una pallonata in faccia?
Ma se ero stata io?
Forse non le ha detto la verità.
-già, eravamo insieme in palestra.
Anne annuì e ci dirigemmo in camera di Harry.
-Harry è venuta Evie a trovarti. Disse dolcemente Anne.
Harry mi squadrò e mi fece cenno di entrare.
Chiuse la porta.
Aveva il naso guarito, era un po' gonfio ma non sembrava messo male.
-come stai? Gli chiesi imbarazzata.
-meglio. Affermò duro.
-perché a tua madre hai detto una bugia?
-perché non ti fai i cazzi tua? Chiese arrogante.
-ah, scusami se sono venuta a vedere come stavi! Esclamai innervosita voltandomi per uscire ed andarmene.
Una sua mano, però, improvvisamente mi bloccò lasciandomi scontrare contro il muro.
Era pericolosamente vicino a me.
Con il pollice tracciò il perimetro del lato destro del mio viso.
Chiusi gli occhi deglutendo nervosamente.
La sua mano lasciò spazio alle labbra, che si posarono dolcemente sulla mia guancia facendomi rabbrividire.
Ad un certo punto qualcosa di molliccio si posizionò sulla mia pelle.
Mi stava leccando, era ovvio.
Volevo andarmene, scappare da quello schifo, ma allo stesso momento volevo stare lì a farmi coccolare da lui.
Ma che sto dicendo?
Io ho un ragazzo.
-Harry, aspetta, basta. Lo stoppai scappando dalla sua presa.
-che c'è non ti piaceva? Chiese sorridendo maliziosamente.
-ho un ragazzo! Urlai.
-sappi che in qualche modo ti farò ripagare quello che mi hai fatto oggi. Rispose aggrottando le sopracciglia.
-vaffanculo Haz, vaffanculo!
Uscii sbattendo la porta di camera.
-Evie, tutto bene? Chiese Anne preoccupata.
-si, si tranquilla ma forse adesso è meglio che io vada. Ciao Anne!
-Ciao Evie. Disse sorridendo.
Harry era proprio un cretino, non mi pentii in quel momento di averlo ferito in palestra, anzi, gli stava bene.
Domani sarebbe stata domenica, e quindi questo voleva dire che scuola non c'era.
Tirai un sospiro di sollievo inoltrandomi nelle strade della periferia per tornare a casa.
**
Erano le tre di notte.
Ero come una stupida sotto le coperte a ridere per quello che mi diceva Louis tramite messaggi.
Girai il telefono e guardai la cover in vetro blu.
È grazie a quel vetrino se io Louis siamo così uniti, non dimenticherò mai quel giorno in cui i nostri occhi per la prima volta si incontrarono.
Gli mandai il messaggio della buonanotte e dormii.
La mattina un brutto sogno mi fece svegliare di soprassalto.
Ero sudata e affannata.
Il mio petto si alzava e abbassava in continuazione, il cuore sembravo avercelo in mano.
A momenti mi sarei messa ad urlare.
Eccomi :)
Allora? Vi lascio un po' col fiato sospeso eh?!
Ringrazio tutti per i bei commenti che lasciate, continuate a farlo!
Grazie!
Ciao ciao :)
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Dicono che sei cattivo.
FanficEvie: una ragazza "normale", semplice. Ha un fratello più grande di nome Niall. Evie un giorno farà un incontro e conoscerà un ragazzo che le cambierà il suo stile di vita.