26 - Risolviamola tra le pallottole

41 3 0
                                    

I soldati descrissero un semicerchio nel punto in cui era caduta la palla,  come se evitassero di calpestare qualcosa.

Uno stagionato sottufficiale, con la faccia densa di rabbia, rimase indietro ad osservare i compagni caduti.

Ma gli altri avanzavano indomiti e lui dovette riprendersi subito; tornò in fretta nella la propria fila, fece un saltello e riprese il passo.

"UNÒP, DUÈ! ...UNÒP, DUÈ!"

Sembrava di sentire, dentro a quel minaccioso silenzio segnato dal monotono rumore di scarponi distrutti che battevano costantemente all'unisono sul terreno.

Il conte Bagration gridò;

- OTTIMO, RAGAZZI, SIETE STATI CORAGGIOSI!

Tutto il reggimento echeggiò:

- ORGOGLIOSI DONIAM LE FATICHE!

Un soldato a sinistra, dopo aver gridato, fece una faccia imbronciata e guardò Bagration di traverso: sembrava gli volesse dire "Ma va?! Ci arrivavamo anche da soli"...

Un altro, lottando contro la tentazione di voltarsi a guardare, aveva ancora la bocca aperta e le lacrime agli occhi; ma proseguì con gli altri.

Poco dopo venne dato ordine di fermarsi ed abbandonare gli zaini.

Bagration, a cavallo, passò in rassegna le file e poi smontò dalla sella.

Passò le briglie ad un cosacco.

Si tolse il mantello di pelliccia e consegnò anche quello.

Si sgranchì le gambe.

Si sistemò il chepì sulla testa.

La colonna francese iniziò a risalire la collina, con davanti gli ufficiali.

Bagration gridò secco:

- AVANTI! ...DIO STA CON NOI!

Lanciò di sfuggita un'occhiata al suo reggimento; allargò i gomiti e si avviò impacciato (con il passo incerto di uno appena sceso da cavallo) sul terreno sconnesso.

Il nobile Andreij sentiva un potere invisibile trascinarlo in avanti; era al culmine della felicità.

I francesi erano ormai a due passi.

Bagration e Bolkonski avanzavano fianco a fianco.

Da lì potevano chiaramente vedere le strisce diagonali (le "bandoliere") sulle divise dei francesi, e le loro spalline rosse.

Potevano guardarsi negli occhi.

Andreij incrociò quelli di un vecchio ufficiale francese, che con le sue gambe ad arco si arrampicava faticosamente su per la collina, aggrappandosi ai cespugli per aiutarsi a salire.

Bagration non diceva più niente: continuava a camminare, in silenzio, davanti a tutti.

Dal lato francese partì lo schiocco di uno sparo.

Bagration gridò:

- HURRÀ!

Dietro di lui si propagò un unico, grande boato:

- HUR-RA-A-A-A-À!

I nostri, esaltati e felici, si lanciarono a rotta di collo giù per il pendio, superando Bagration e facendo a gara per arrivare prima degli altri tra le scomposte file dei francesi.

Partirono un secondo ed un terzo sparo; poi, in mezzo alla scompigliata linea nemica in avanzamento, si alzò una nube di fumo ed iniziarono a crepitare continue fucilate.

Guerra e pace 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora