Stiamo correndo da dieci minuti e nessuna delle due ha aperto bocca.
Non è il momento per mettersi a parlare.

Ogni tanto sento degli sparì cosi inizio ad aumentare la velocità.

Noto che la bambina non ha più forze cosi la prendo in braccio e rinizio a correre.

Ha un profumo cosi dolce.

Finalmente vedo il grattacielo in cui abito cosi prendo le chiavi dalla tasca ma non le trovo.

Dannazione perché proprio adesso.
Dove cavolo sono?

Non ho altra scelta.
Devo fare il giro da dietro.
Così riprendo a correre.

Quando arrivo dietro la porta fortunatamente è aperta così mi ci fiondo dentro e la chiudo con forza.

Inizio a salire le scale, non ho tempo per prendere l'ascensore.

Sono esausta, non ce la faccio più e il fatto che abiti al venticinquesimo piano non mi aiuta di certo.

Dopo quello che mi sembra un secolo arriviamo davanti alla porta di casa mia.

Prendo le chiavi sotto al tappeto che lascio sempre e ad apro frettolosamente la porta.
Una volta entrate appoggio la bambina sul divano.

E ora che cosa faccio?

La bambina inizia a piangere.
Mi avvicino a lei e per la prima volta le parlo:"non devi piangere, è tutto a posto."
"Dove è la mia mamma?"

Non so cosa risponderle.
Non ne ho la minima idea.

"Ora la tua mamma non c'è, è andato in un posto perché deve  fare delle cose, ma tornerà presto, te lo prometto. Ora ci sono io con te."

La bambina mi abbraccia improvvisamente.
Mi stringe fra le sue piccole braccia.

All'inizio rimango un po' fredda ma poi ricambio e la stringo forte.

"Hai un profumo buonissimo, proprio come quello della mia mammina lo sai?"
"Oh grazie Amanda giusto?"
"Si.."
E dopodiché sbadiglia.
Cosi la prendo in braccio per l'ennesima volta e la porto nella mia camera.

La stendo sul mio letto e la copro.
"Buonanotte Amanda, domani ci aspetterà una lunga giornata."

Crolla in un sonno profondo all'istante.
Vado in bagno e mi guardo allo specchio.
Faccio paura, ho i capelli arruffati e la faccia stanca.

Mi faccio una doccia veloce e indosso il pigiama.

Lentamente entro nel letto e mi sdraio e inizio ad accarezzare i capelli di Amanda.

Mille pensieri mi passano per la testa.

Se non ci fossi stata io questa bambina non so se sarebbe ancora viva, ma probabilmente no.

Per la prima volta dopo tanti anni so di aver fatto la cosa giusta.

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