Sento un fastidioso suono.
Ah. È la sveglia.

La spengo con forza e metto la testa sotto il cuscino.

Ho un mal di testa tremendo.
Perchè cavolo ho bevuto così tanto ieri?

E come se non bastasse oggi devo ritornare a scuola.
Sono stata a casa giá qualche giorno.

Mi alzo senza alcuna voglia e mi dirigo in bagno.

Mi faccio una doccia veloce e mi vesto.

Metto dei jeans chiari strappati e un maglioncino blu.

Mi faccio una coda alta e mi trucco con mascara, correttore e rossetto color nude.

Metto le Stan Smith,  la giacca, prendo lo zaino ed esco.

Inizio a camminare. Cammino lentamente.

È così rilassante farlo di mattina.

Prima di andare a scuola mi fermo in un bar e prendo una brioche dato che non ho fatto colazione.
Ultimamente mi è passata la fame.

Arrivo a  scuola che sono in anticipo di 15 minuti così mi siedo sugli scalini.

Vedo alcuni alunni avvicinarsi.

Siamo così diversi fra di noi.

C'è gente che viene a scuola al mattino tutta felice e spensierata, chi viene perchè è obbligato ma se potesse ritornerebbe sotto le coperte e poi ci sono io. Sempre triste,  arrabbiata e seria.

In questo momento di pace l'unica cosa che posso fare è pensare. E pensare non fa mai bene. Pensare troppo fa venire in mente mille cose.

A volte bisognerebbe pensare meno e agire di più. Le cose più belle non sono di certo quelle giá pensate e programmate. Al contrario le più belle sono quelle che accadono senza che tu avessi pensato a niente, quelle fatte d'improvviso ma che alla fine si rivelano le più belle e speciali.

Ormai si sta sempre più affollando visto che mancano 5 minuti alla campanella.

Visto che manca poco mi alzo e vado in classe.

Mi siedo nel posto vicino al termo e alla finestra, così non avrò freddo e potrò guardare fuori dalla finestra, cosa che adoro.

Piano piano gli alunni entrano e si siedono.

Nessuno si siede vicino a me.
In questa scuola nessuno mi parla.
Non saprei dire perchè, forse perchè sanno che non sono una di molte parole o perchè sono invisibile.

È brutto essere invisibile. Nessuno ti nota. Nessuno ti vede quando stai male oppure lo nota ma fa finta di niente e questo è ancora peggio.

La campanella suona e subito dopo la prof di letteratura entra con il suo sorriso a 32 denti.

"Buongiorno ragazzi. Ah bentornata Ashley."

Non le rispondo semplicemente la guardo e penso che il mio sguardo le abbia fatto capire quello che ho pensato.

"Oggi parleremo di..."

Qualcuno bussa alla porta.

Succede sempre. C'è sempre qualcuno che arriva in ritardo.

Inizio a scarabocchiare sul banco. Non ho voglia di sentir parlare la prof.

Qualcuno si siede di fianco a me.

Mi volto e incontro due occhi verde smeraldo.

Ci guardiamo ma nessuno dei due dice niente.

La lezione continua e io non presto minima attenzione.

"Ashley tu cosa ne pensi di Dante Alighieri? "

La fisso e poi rispondo:"sinceramente credo che faccia veramente schifo. Insomma chi è lui per decidere chi mandare all'inferno, chi al purgatorio e chi in paradiso?  Beh nessuno. Non è nessuno. È semplicemente una persona come tutte. Ovviamente visto che amava Beatrice,  così dicono, e la riteneva così bella, così pura ha deciso che lei doveva andare in paradiso. Non penso che sia una giustificazione valida. "

"Perchè prima hai detto che dicono che Dante amava Beatrice, pensi che non sia vero?"

"Non credo molto nell'amore, per non dire per niente, e non ne so nemmeno tanto anzi non ne so niente ma penso che se l'amava veramente l'avrebbe sposata mentre invece lui era sposato con un' altra."

"Ok. Grazie del tuo commento Ashley."

"E tu, nuovo arrivato che ne pensi?"

"Io penso che Dante l'amava, però per lui era una figura che non si doveva toccare, nemmeno sfiorare, nutriva immenso rispetto verso di lei. E poi si può benissimo amare in silenzio. E penso che sia ancora più bello."

"Bellissime parole...ehm.."
"Michael. Mi chiamo Michael. "
"Ok grazie. Hai detto queste cose perché tu stesso le hai provate?"

"Oh no, l'amore non fa per me. Ho detto solo quello che penso."
"Ah ok."

La campanella suona.
Finalmente.

La prof ci saluta e se ne va.

"E quindi non credi nell'amore? "
"No. Non ci credo affatto. "
"Lo dici solo perchè non hai mai amato."

Si alza e se ne va.

Mi alzo anche io ed entro nell'aula di francese.

Mi siedo ed aspetto che la lezione  inizi.

La prof entra e inizia a parlare e ovviamente la mia mente non ascolta ma pensa a tutt'altro. Come sempre.

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