Sono appena arrivata a  casa.
Per fortuna non c'è nessuno.
Non sopportarei mio padre in questo momento.

Ho bisogno di una doccia.

Mi dirigo verso il bagno e apro l'acqua.

Aspetto che la vasca si riempi dopodiché mi spoglio e mi immerso nella vasca.

Appena entro lascio un sospiro.

Sono così confusa e arrabbiata.

Ancora non ci credo che mi hanno violentata.

Se ci fosse mia madre e lo scoprirebbe diventerebbe matta.

Mi sono successe un sacco di cose in questi giorni.

Tutte cose brutte. Nemmeno una bella.

Rimango nella vasca per un tempo indefinito a pensare a quanto faccia schifo la mia vita.

Decido che ormai è ora di uscire dalla vasca e così faccio.

Prendo un asciugamano.

Vado in camera mia e inizio a vestirmi.

Metto l'intimo, un pantalone nero strappato e un maglione bordeaux.

Ritorno in Bagno e mi pettino.

Metto un po' di blush.

Lo metto sempre perché se no sembro un vampiro.

Infine metto un po' di rossetto rosso scuro.

Esco dal bagno e vado in salotto.

Noto solo ora l'enorme disordine che lascia sempre mio padre.

Direi che devo pulire un po' casa.

Inizio con il raccogliere le bottiglie sparse in giro.

Passo l'aspirapolvere, lavo i piatti e infine lavo il pavimento.

Finalmente ho finito.

Sento il telefono squillare.

Chi mai potrebbe essere?

Nessuno ha il mio numero a parte mio padre e mio fratello.

Lo afferro velocemente e leggo il nome di mio fratello.

Luke.

Perché mi sta chiamando?
Non mi chiama mai.

Senza pensarci rispondo.

"Pronto?"
"Ciao sono Luke."
"Si lo chi sei. "
"Dove sei?"
"A casa perchè? "
"Papá è in casa?"
"No."
"menomale..ho bisogno del tuo aiuto."
"Ah si? Hai bisogno del mio aiuto? Sai quante volte io avevo bisogno di te? Lo sai? E tu dove eri? In giro a drogati con i tuoi amici! Ti rendi conto di quello che dici? Mi dispiace tanto ma non riceverai mai più il mio aiuto. Per me ora sei uno sconosciuto."
"Non parlarmi in questo modo. Sono tuo fratello."
"No! non lo sei più!"
"Sto arrivando."
"Tanto non ti apro."
"Oh invece lo farai. "

E così mi chiude.

Non ci posso credere.

Devo uscire.

Non voglio aprirli quindi l'unico modo è andare fuori.

Metto le scarpe velocemente.

Prendo il cappotto, il telefono e le chiavi ed esco.

Mentre prendo l'ascensore metto il cappotto.

Mi guardo allo specchio.

Assomiglio così tanto a mia madre.

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