Grazie a questo signore che ora mi sta sorridendo ho trovato il coraggio.
Il coraggio di andare avanti.È incredibile che una persona che conosco da poche ore mi abbia trasmesso il coraggio per andare avanti nella vita.
Nessuno ci era mai riuscito o meglio dire nessuno ci aveva mai provato.
"Come ti chiami?"
"John."
"Beh grazie ancora John."
"Non ho fatto niente. Sei tu che hai aperto gli occhi."
"In ogni caso sei il mio salvatore, la mia ancora di salvezza. "Mi sorride.
"E tu cara come ti chiami?"
Non rispondo.
Non mi piace dire il mio nome agli altri.
Non ho mai capito il perchè.
Fin da piccola quando me lo chiedevano ci mettevo molto a rispondere o addirittura non rispondevo.Ma con John è diverso.
Sento che di lui mi posso fidare.
La seconda persona al mondo di cui io mi fidi.Anche perché non conosco molte persone.
Mi fido solo di Clara e ora si è aggiunto John.
"Ashley. Mi chiamo Ashley."
"Mm..bel nome. Particolare.."
"Giá...mi rappresenta molto."
"Hai ragione. Comunque ogni volta che avrai bisogno di qualsiasi cosa io sarò sempre qui."
"Grazie."
Non penso di aver detto così tante volte grazie nemmeno in tutta la mia vita.
Lo saluto e mi dirigo verso casa.
Arrivo casa e purtroppo mio padre è in casa.
Non lo saluto e nemmeno lui saluta me.
Sembra in un mondo tutto suo.
Non penso che si sia accorto nemmeno che sono entrata.
Vado in camera mia e noto che sono le due.
Ma quanto tempo sono stata da John?
Ho fame.
Oggi non ho nemmeno fatto colazione.Vado in cucina e inizio a cucinare.
Preparo della pasta con il pomodoro e faccio un po' di insalata.
Una volta finito apparecchio il tavolo.
Mio padre è ancora seduto nel divano.
"Mangi anche tu?"
E all'improvviso sembra come se si sia appena svegliato.
Mi guarda e poi annuisce.
Oggi è molto strano.
Se no mi avrebbe giá insultata e picchiata.Non so neanche perchè gli ho chiesto se voleva mangiare.
Non ce lo chiedo mai.Ma dopo aver parlato con John sento che qualcosa in me è cambiato.
Non che io sia diventata una ragazza dolce e affettuosa.
Questo non accadrà mai..però sono diversa.
Metto un po' di pasta nel suo piatto e poi nel mio.
Iniziamo a mangiare e nessuno biascica parola.
Il suo sguardo è perso.
Una volta finito mi alzo e inizio a sparecchiare.
Si alza anche lui e inizia ad aiutarmi.
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"Diversa da tutti" ?
RomancePerché una ragazza di 17 anni desidera di non essere mai nata e spera al piú presto di morire? Le uniche emozioni che prova sono tristezza, rabbia, e rancore. Odia tutto e tutti e chi ama non è più in questo mondo. Incontrerà mai qualcuno capace di...