Mi fa male la testa.
Vedo tutto nero, forse perché ho gli occhi chiusi...
Cerco di aprirli...
Sono in mezzo alla strada.
Sto gelando.
Pian piano tutti i ricordi vengono a galla.
Sono stata violentata.
Cerco di alzarmi ma sono troppo debole per reggermi ma mi sforzo lo stesso.
Mi alzo lentamente e inizio a camminare piano.
Sento le gambe tremare.
Sto per cadere ma qualcuno mi afferra.
Giro la testa e incontro due occhi verde smeraldo.
Ci fissiamo a lungo senza pronunciare nemmeno una parola.
"Cosa ti è successo?"
La sua voce è roca e fredda.
Anche il suo sguardo è così freddo e misterioso.
"Niente, e comunque non ti interessa."
Mi stacco da lui.
Inizio a ricamminare ma non ho forza.
Cerco di continuare a camminare ma proprio non ce la faccio.
Sento dei passi vicino a me.
Faccio finta di non sentirlo e continuo a camminare.
"Senti, voglio solo sapere cosa ti è successo e aiutarti."
"Aiutarmi...dicono sempre tutti così, voglio solo aiutarti e poi sono i primi ad andarsene. Nessuno ti aiuta se non per qualcosa in cambio. Quindi vattene via perché non ho niente da darti in cambio e non ho bisogno del tuo aiuto."
Mi guarda intensamente.
"Non voglio niente in cambio."
"Bene allora puoi anche andartene."
"Cosa ci fai in giro alle 4 di notte?"
"Ripeto:non sono cose che ti riguardano."
Accelero un po' il passo e mi dirigo verso casa.
Ormai mancano 10 minuti.Mi gira tremendamente la testa, infatti ho un'altro capogiro e anche questa volta qualcuno mi afferra in tempo.
"Se non ci fossi stato io saresti caduta due volte."
"Ancora tu. Cosa vuoi?"
"Aiutarti.."
"Io invece non voglio che tu mi Aiut..."
E senza finire di dire la frase le mie palpebre si chiudono.
......
Sento la luce del sole penetrarmi negli occhi.
Apro gli occhi e mi guardo intorno.
Ma dove sono?
È una stanza piccola con un letto mezza piazza in cui sono sdraiata, un armadio nero, una scrivania bianca e una finestra.
Le pareti sono nere senza niente appeso.
Ad un tratto la porta si apre ed entra il ragazzo dagli occhi verde smeraldo.
Cosa ci fa lui qui?
"Dove sono?"
Gli chiedo fredda e diretta.
"Nella mia stanza."
Non ci posso credere..cosa ci faccio qui...
Ora ricordo tutto.
Sono svenuta e lui mi avrà presa e portata in casa sua.
"Devo andarmene subito. ."
Mi alzo di colpo e inizio a cercare le mie scarpe.
Sono accanto al letto.
Le prendo e inizio a metterle quando la sua voce roca dice:
"Ieri sera sei svenuta così ti ho portata qui..""Me lo ricordo."
Finisco di mettere le scarpe e mi alzo dal letto.
"Cosa ti hanno fatto?"
"Niente, quante altre volte devo dirtelo?"
"Non è vero. I tuoi occhi esprimono paura, tristezza e rabbia, tutte emozioni che fanno capire che ti hanno fatto qualcosa stanotte.."
"Stanotte dici? È da anni che mi fanno un sacco di cose le persone ma ormai ci sono abituata..e non ho bisogno di te."
Mi guarda serio.
"Perché sei così fredda? "
"Potrei benissimo chiederti la stessa cosa.."
Non risponde.
Esco da quella stanza e lui mi segue.
Vedo una porta così la apro e dico:
"Addio."Mi prende per il polso e si avvicina.
"Questo non è un addio, è solo un Arrivederci."
Mi lascia un bacio fra i capelli e io in quel esatto momento mi stacco da lui bruscamente.
Dopo quello che è successo non voglio essere toccata da nessuno.
"Questo lo credi tu."
Mi volto e inizio a scendere le scale quando lo sento dire:
"A presto piccola."
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"Diversa da tutti" ?
RomancePerché una ragazza di 17 anni desidera di non essere mai nata e spera al piú presto di morire? Le uniche emozioni che prova sono tristezza, rabbia, e rancore. Odia tutto e tutti e chi ama non è più in questo mondo. Incontrerà mai qualcuno capace di...