Apro gli occhi di scatto.
La luce colpisce direttamente i miei occhi costringendomi a richiuderli.
Li riapro e cerco di abituarmi alla luce del mattino.

Giro la testa verso sinistra e vedo Amanda dormire come un angioletto.

Sembra cosi rilassata e tranquilla.
Beata lei.

Per tutta la notte ho pensato a lei.

Cosa farò? Cosa posso fare con una bambina di sei anni in casa?
Chissà magari la staranno cercando, anzi sicuramente la staranno cercando, lo spero proprio, perché avrà ovviamente qualche famigliare che vuole sue notizie.

La sento sbadigliare e aprire gli occhi.
Mi guarda e mi sorride lievemente ma i suoi occhi esprimono tutt'altro che allegria.

"Buongiorno Amanda."
"Giorno."
"Dormito bene?"
"Mi mancano gli abbracci di mia madre."

Non so cosa risponderle.
Come darle torto, ha perfettamente ragione.
Non è giusto che una bambina di solamente sei anni debba soffrire in questo modo.
A sei anni bisognerebbe godersi l'infanzia, pensare solo positivo, alle cose belle mentre dio con lei è stato ingiusto, le ha tolto l'infanzia e la felicità che una bambina dovrebbe avere alla sua età.

Mi ricorda tanto me.
Solo che io ero un po' più grande.
Avevo dieci anni quando mia mamma ha lasciato questo orribile mondo.

"Lo so che ti manca la tua mamma, e sai perché lo so?"

Fa di no con la testa e mi guarda curiosa.

"Semplice perché anche io ho dovuto subire quello che stai passando te.."
"Anche la tua mamma è morta?"
"La mia si, invece la tua no."
"Invece si. Quell'uomo aveva una pistola, e le diceva che l'avrebbe amazzata, e avrebbe fatto la stessa cosa con me, se non ci fossi stata tu a prendermi e a salvarmi."

Non le rispondo, semplicemente mi avvicino a lei e l'abbraccio forte.

Sono sempre stata una persona fredda, poco affettuosa, ma quando hai davanti una bambina che ti dice determinate cose e sai cosa sta passando ti viene spontaneo stringerla forte e rassicurarla.

"Dai su, andiamo a fare colazione..anzi, prima controllo se c'è mio..padre..perché se c'è non deve vederti.."

Annuisce solamente.
Esco dal letto e vado in salone.
Nessun rumore e nessuna traccia di quel mostro.
Controllo le altre stanze ma niente.
Non c'è.
Meglio cosi.

Ritorno in camera e faccio cenno ad Amanda di alzarsi.
Si alza e andiamo in cucina.

Quando arriviamo le dico di sedermi ma non riesce a sedersi sullo sgabello perché è troppo alto, così la aiuto.

Mi guarda imbarazzata e mi ringrazia.

"Cosa vuoi da mangiare?"
"Mm..pane e nutella!"
"Ottima scelta. Te la preparo subito."

Prendo il pane, la nutella e poi inzio a spalmarla sopra il pane.

Poi prendo il latte e due bicchieri. Li riempo ed infine metto tutto sopra al bancone.

Iniziamo a mangiare silenziosamente e Amanda divora tutto.
Poverina chissà da quanto non mangiava.

Solo ora noto che hai i vestiti sporchi cosi le propongo:
"Che ne dici di fare un bel bagnetto?"
"Mm..va bene."
"Solo che devo trovare dei vestiti della tua taglia, ma forse ho ancora qualcosa che indossavo quando ero più piccola."

Finiamo di mangiare e ritornaimo nella mia stanza.
Cerco dei vestiti e dopo un po' li trovo.

Andiamo in bagno ed apro l'acqua ed inizio a riempire la vasca.

"Puoi pure toglierti i vestiti."

Mi guarda timidamente e annuisce insicura.

"Ti vergogni di me Amanda?"
"Ehm..un pochino..."
"Oh..è normale..se non vuoi fa lo stesso...ma tanto siamo tutte e due due femmine quindi non c'è niente di cui vergognarsi non pensi?"
"Già, hai ragione."

Inizia a togliersi i vestiti e la aiuto.
Dopodiché la metto dentro alla vasca.

"Scotta l'acqua?"
"No, no è perfetta."

Metto un po' di shampoo al cocco sul palmo della mano e poi iniziò a lavarle i capelli.
Li accarezzo delicatamente.

È la prima volta che lavo una bambina.
Ed è cosi..piacevole.

Una volta finito li sciacquo i capelli e anche il corpo e poi prendo il mio accappatoio e ce lo metto.

È così buffa che inizio a ridere.
"Hahha sei cosi carina con il mio accappatoio.."
Sorride dolcemente.
Prendo il mio cellulare e le faccio una foto.
"Un momento da non dimenticare."

Era da così tanti che non ridevo...

La prendo in braccio e l'appoggio sopra il letto.

L'asciugo e poi inzio a vestirla.
Le metto i miei vecchi vestiti da bambina e proprio in quel momento mille ricordi si fanno vivi nella mia testa.
Le immagini di mia mamma che mi veste e intanto canta, come spesso faceva.
Amava cantare, ed era bravissima, aveva una voce cosi dolce e tranquilla.

Dopodiché prendo il phon e iniziò ad asciugare i suoi bellissimi e lunghi capelli rossi.

Dopo 15 minuti ho finito cosi le do una pettinata e le dico:
"Bene, ho finito."
"Evviva!!"
"E ora cosa facciamo?"
"Guardiamo la TV."

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