Ho passato tutto il pomeriggio con Selene a parlare. È veramente piacevole stare con lei. È una di quelle persone che se anche le conosci da poco e sai che puoi fidarti di loro e contare sul loro aiuto in qualsiasi momento.

Sono appena arrivata a casa così mi metto a cucinare qualcosa.

Intanto che aspetto che l'acqua bollisca metto i vestiti che ho comprato nell'armadio.

Abbiamo anche fatto shopping oggi.

Ritorno in cucina e finisco di preparare la cena.

Mangio tranquillamente e quando finisco lavo i piatti.

Guardo un po' di TV finché inizio a Sbadigliare così decido di andare a dormire anche perché domani c'è scuola.

Metto il pigiama e lavo i denti dopodiché mi sdraio. Dopo neanche due minuti cado in un sonno profondo.

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"Jasmi vieni ad aiutarmi a piantare i fiori."

"Si mamma arrivo."

Inizio a correre. Mentre faccio le scale cado. Inizio a piangere. Mi fa male il ginocchio.

Sento dei passi.

"Ma tesoro cosa è successo?"

"Sono caduta dalle scale. Non arrabbiarti però mammina."

"Ma no tesoro non mi arrabbio. Ma quante volte ti ho detto di prestare attenzione? "

"Cosa vuol dire prestare attenzione?"

"Che devi stare più attenta a dove metti i piedi. "

"Ah..capito. Ti prometto che starò più attenta."

"Certo. Me lo dici sempre biricchina. Dai andiamo a piantare i fiori adesso."

"Evviva. Andiamoo. "
"Si andiamo. Che fiore vuoi piantare?"

"Mm non lo so. Questo!!"

"Un tulipano?"
"Si un tulipano. Sono belli i tulipani. "
"E allora vada per il tulipano."

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Mi sveglio di scatto.
Un sogno.
Era da tanto che non sognavo mia madre.

Guardo l'ora. Sono le sei. Decido di alzarmi anche se è presto.

Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce.

Metto un pantalone della tuta e una felpa bianca della Nike.

Mi faccio una coda alta e mi trucco con blush e mascara.

Metto le super star e la giacca di pelle. Prendo lo zaino ed esco di casa.

Inizio a camminare un po'. Tanto sono solo le sette.

Vado in un bar e prendo una ciambella che mangio nella prima panchina che trovo.

Oggi soffia un po' di vento. Adoro il vento a parte il fatto che ti scompiglia i capelli.
È così rilassante. Mi fa sentire leggera.

"Posso sedermi?"

Mi giro di scatto. Incontro due occhi verde smeraldo.

"Ci sono tremila panchine vuote e tu vieni a sederti qui?"

"Si. Voglio stare con te."
"Ma io no."
"Acida anche di primo mattino eh?"

Si siede.

"Non mi sembra di averti detto di sederti pure. "

"Pazienza. È già tanto che te l'ho chiesto. Tanto mi diresti sempre di no. Ogni tanto non bisogna ascoltate gli altri."

"Ma tu non ascolti mai gli altri non ogni tanto."

Mi guarda e sorride.

"Come mai qui a quest'ora?"

Sto per parlare quando dice.
"Ah non ti azzardare a dire che potresti farmi la stessa domanda."

Lo guardo perplessa. Da quando mi conosce così bene?

"Invece mi azzardo eccome. Potrei benissimo farti la stessa domanda. "

"O dio come sei cocciuta. "
"O dio come sei ficcanaso! Vuoi sempre sapere perché sono qua e perché questo e bla bla bla. Mai una volta che taci. Non potresti fare come me? Io non ti chiedo mai niente."

"No. E comunque le persone che non chiedono mai niente sono quelle che vorrebbero sapere più cose degli altri. Ma non hanno il coraggio di farlo."

"Io invece il coraggio ce l'ho. Ma non ho nessuna domanda da farti. Non me ne può fregare de meno di te."

"Invece sono sicurissimo che vorresti sapere qualcosa su di me come io voglio sapere delle cose su di te."

"Si una cosa ci sarebbe in realtà..."

Sorride vittorioso come se sapesse che sia una cosa ovvia.

"Vorrei tanto sapere perché continui a rompermi i coglioni. Insomma non ce l'hai una vita? Una fidanzata? Perché devi assilarmi con le tue noiose domande? Non hai niente di meglio da fare? Perché sprechi tempo con me? Tanto non avrai mai delle risposte da me."

"Perchè mi incuriosisci. Ecco perché. E anche perché mi piace darti fastidio. Sei così adorabile quando ti irriti. "

"Dovrebbe essere un complimento?  No perché se lo è fa schifo."

"Hahah. E poi mi piace la tua acidità, le tue risposte sempre taglienti."

"Wow sono onorata da queste tue confessioni."

"Ti rendi conto che questa è stata la nostra conversazione più lunga. "

"Già. Infatti la conversazione termina qui."

Mi alzo e me ne vado.

Ma stranamente mi segue.

"E anche stalker sei. Siamo veramente a posto. Qualcuno cerca ragazzo con mille Difetti? Su Amazon gratis ma solo per oggi. Non perdete tempo. Spedizione gratuita anche."

Mi sta guardando male ma poi inizia a ridere.

"Qualcuno cerca ragazza che risponde sempre con altre domande e con un sarcasmo che farebbe invidia a chiunque? Su Amazon a 5 euro ma solo per oggi."

"Mi copi le battute Mike?"

"Ancora con questa storia? "

"Quale storia?"
"La storia in cui ti ostini a chiamarmi Mike quando in realtà mi chiamo Michael. Mike è veramente un nome orrendo."

"Appunto. Perfetto per te."

Mi uccide con lo sguardo.

Scoppio a ridere.
Non riesco più a smettere di ridere. Continuo a pensare alla sua faccia.

"Ma cosa ridi?"

"No dovevi..aiuto haha..dovevi vedere la tua faccia. Eri troppo buffo."

"Addirittura buffo adesso. Nessuno mi ha mai detto che sono buffo. Mi hanno detto tutto ma buffo mi mancava. Chissà cosa mi dirai la prossima volta.."

"Come fai di cognome?"

"Ma stai bene?  Stavamo parlando del fatto che ti sembro buffo e ora te ne esci con il chiedermi il mio cognome...roba da matti. Comunque il mio cognome è...

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