Dopo aver parlato con Clara e chiarito tutta la questione ho chiamato Amy e l'ho saluta promettendole che sarei venuta a trovarla appena possibile.
Ora sto andando a casa.
Le vie di New York sono affolatissime, forse perché è domenica o semplicemente perché è New York.Sto camminando lentamente, non voglio tornare a casa.
Ad un tratto qualcuno mi spinge e cado.Mi alzo di scatto e mi guardo intorno.
Vedo un ragazzo camminare, credo che sia il ragazzo che mi ha spinto, cosi gli dico:
"Hey tu, come ti permetti di spingermi? Nemmeno scusa mi hai detto.."
"E allora? Non ho tempo da perdere con una bambina come te, ho cose più importanti da fare."
"Certo come no, tipo cosa? Drogarti?!"Mi guarda in cagnesco e si avvicina.
"Senti ragazzina smettila di giocare con me, perché devi sapere che chi gioca con il fuoco prima o poi si brucia."
"No, io non mi brucio mai, perché io sono l'acqua, e l'acqua spegne il fuoco."Detto questo me ne vado.
Arrivo a casa ed apro la porta.
Appena entro quel essere di mio padre è seduto sul divano a bere una birra."Ma guarda chi si vede? La mai adorata figliola..."
"Non iniziare.."
"Invece inizio eccome, dovresti smetterla di uscire.."
"Senti chi parla, quello che vive fuori ormai, la tua casa sono i bar.."
"Non parlarmi in questo modo sono tuo padre.."
"Non sei mio padre, io il padre non ce l'ho, non ce l'ho mai avuto, sei un mostro.."Prima che possa finire la frase la sua mano ruvida colpisce la mia guancia con un ceffone.
Non sento piú la guancia, ma non reagisco.
Se reagisco penserebbe che sono debole, ed io non lo sono.
Ormai ci ho fatto l'abitudine.Mi picchia quasi ogni giorno.
Non mi fanno neanche cosi tanto male le sue sberla, perché non c'è niente che fa più male del dolore accumulato dentro al cuore.
Un dolore che non se va più, perché troppo grande.Non ho ancora trovato la chiave del mio cuore.
Se mai la troverò non vedo l'ora di aprire il mio cuore e sbarazzarmi di tutto questo dolore.Non dico niente e vado in camera mia.
Chiudo la porta a chiave.
Mi sdraio nel letto e prendo il telefono e le cuffie.
Inizio ad ascoltare un po' di musica, una delle poche cose capaci di calmarmi.
Musica, libri, camminare e scrivere mi calmano.
E basta.
Le persone no.
Anzi l'incontrario.
Hanno il fantastico dono di farmi innervosire.Odio la mia vita.
Fa veramente schifo.Non vedo l'ora di morire, cosi potrò raggiungere te mamma.
Sento le palpebri farsi pesanti cosi chiudo gli occhi.
La prima immagine che mi passa per la testa una volta chiusi gli occhi sono due occhi verde smeraldo.Sogno il fuoco, tante fiamme, che stanno bruciando tutto, ma poi arriva l'acqua che spegne il fuoco.
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"Diversa da tutti" ?
RomancePerché una ragazza di 17 anni desidera di non essere mai nata e spera al piú presto di morire? Le uniche emozioni che prova sono tristezza, rabbia, e rancore. Odia tutto e tutti e chi ama non è più in questo mondo. Incontrerà mai qualcuno capace di...