Sto tornando a casa. Ma in realtà non ho la
minima voglia di andare a casa. In questo momento mi sento vuota. Sentirsi vuoti è una cosa che non auguro a nessuno. Ti senti così male, non provi niente, niente di niente.  Sento una moto frenare all'improvviso e mi giro spaventata. Il ragazzo si toglie il casco. Michael.  "Dai salta su."  "Manco morta."  "Ashley non iniziare. Possibile che non mi ascolti nemmeno una volta nella tua vita?"   "Perché mai dovrei farlo?"    "Per non farmi arrabbiare?"   "Ma io voglio farti arrabbiare. Comunque Michael veramente oggi non è giornata. "   "Lo so. Proprio per questo devi venire con me. Se non lo farai con le buone passerò alle cattive quindi.."   "Ti odio. Veramente non ti sopporto."    "Dicono tutte così."    Salgo su e mi metto il casco.  Dopodiché mi dice di tenermi stretta a lui.   "Allora già che sono salita. Scordatelo che mi stringerò a te."    "Mi farai impazzire. Ma quanto sei
cocciuta?"   Parte alla velocità della luce e io gli urlo che è pazzo ma fa finta di non sentire ma io so benissimo che mi ha sentito.   Accelera sempre di più e io cerco di tenermi ma grande difficoltà. Ma quanto è stronzo? E poi dove stiamo andando?  Finalmente rallenta segno che siamo arrivati.  Siamo davanti a un grattacielo.  Scendiamo e subito gli chiedo:"Perché mi hai portato davanti ad un grattacielo?"   "Perché parli sempre?"   Mi prende la mano e inizia a camminare velocemente. Cerco di togliere la mano dalla sua ma la stringe fortissimo rendendo la cosa impossibile.  Iniziamo a fare delle scale dopodiché usciamo da una piccolissima porta e mi accorgo che siamo sul tetto del grattacielo.  Rimango a bocca aperta.  "Da  quando ho 16 vengo qui quando sono triste o arrabbiato. È uno di quei posti che mi rilassa. Anzi l'unico posto. Ho notato che oggi eri diversa e quindi ho pensato che forse venendo qui ti saresti sentita meglio."    Non so proprio che dire. Michael è così lunatico. Un secondo prima ti insulta e il secondo dopo ti dice queste cose. È un gesto così bello. Così importante oserei dire.   Mi guarda come se aspettasse che dicessi qualcosa ma non ho intenzione di farlo.  "Ti piace?"    Annuisco.   Ci sediamo su una panchina che si trova al centro.   Mi godo il panorama. Il cielo è rosso e arancione. È tutto così bello e perfetto in questo momento.  All'improvviso Michael mi avvicina a lui. Ora siamo attaccati.  Mi guarda con quei due occhi verde smeraldo che tanto mi piacciono. Sono così profondi.  Ci guardiamo a lungo senza dire nulla.  "Michael?"   "Si?"   "Hai mai desiderato di morire?"   Mi guarda seriamente.   "No Ashley. Mai. Ci sono stati momenti in cui credevo che non c'è l'avrei mai fatta. Ma mai ho desiderato di morire. Se desideri una cosa del genere deve esserci un motivo davvero grande."    Vedo che è titubante. Vorrebbe chiedermi se invece io l'ho mai desiderato.  "Io si. Ho desiderato di morire. Più di una volta."    Mi guarda come se gli avessi detto una cosa davvero bruttissima e in effetti è così.  So che vorrebbe dire qualcosa ma si trattiene.   Dopo minuti di silenzio dice:"Non so perché tu abbia desiderato una cosa del genere ma so che è una cosa davvero brutta. Se desideri una cosa del genere vuol dire che non vuoi più andare avanti. Ashley non voglio chiederti perché tu l'abbai desiderato ma ti chiedo di non farlo più. Fallo per te stessa. Fallo per me."     Sono letteralmente spiazzata dalla sue parole.  "Spero di farcela."   "Ce la farai. Ci sono io con te."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 04, 2018 ⏰

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