Michael pov's

Non ci posso credere. Non ci voglio credere.
Mia sorella è a New York e per di più frequenta la mia stessa scuola.
Da quanto sono qui? Perché non mi hanno avvisato?

Beh con i rapporti che avete mi sembra ovvio che non ti abbiano avvisato mi ricorda una vocina.

Giá, come darle torto.
Possibile che il destino sia cosi crudele?

Do un pugno al muro.
Sono troppo arrabbiato in questo momento.

L'unica persona in gradi di calmarmi si trova in un ospedale.

Decido di andarci.

Dopo poco sono in ospedale. Quanto odio gli ospedali da 1 a 10? Infinito.

Appena entri ti sale una depressione addosso. L'odore di medicinali fa venire la nausea.

Tutto cosi bianco.

Vado direttamente nella sua stanza.

La 228.

Busso piano e appena sento la sua voce dire avanti apro la porta e la trovo sul lettino a disegnare. La sua passione. Ama disegnare. Dice che la rende felice e libera.
E devo dire che disegna davvero bene. Aveva 16 anni quando le hanno dianosticato il cancro.
Cosi non ha più potuto continuare a studiare. La sua vita ormai era fatta solo di visite. Diventava sempre più debole fino a quando l'unica cosa che riusciva a fare era stare su un lettino a disegnare.

"Hey Michael. Che bella sorpresa."

"Ciao Megan."

"Non dovresti essere a scuola a quest'ora?"

"Si dovrei..."

"Il solito. Allora come va?"

"Bene dai. Tu invece?"

"Come sempre. Niente di nuovo."

"Cosa stai disegnando? "

"Vorrai dire chi sto disegnando hahah."

Io proprio non la capisco. Come fa a ridere con tutto quello che le è successo?

"Come fai a ridere Nonostante tutto?"

"Michael la vita va avanti. Non bisogna soffermarsi solo agli eventi brutti della vita. C'è sempre un rimedio, una soluzione a tutto. Dovresti fare anche tu cosi. Andare avanti Nonostante tutto."

"Non ci riesco."

"Provaci. Vedrai che ci riuscirai un giorno. Hai solo bisogno di qualcuno che ti aiuti. "

"Tu. Tu mi aiuterai vero?"

"No. Ti aiuterá qualcun'altro."

"E chi? Non ho nessuno."

"Prima o poi avrai qualcuno che lo fará. Fidati di me."

"Non credo molto a queste cose. Chi stai disegnando?"

"Me stessa."

"Te stessa? Mm interessante."

Mi avvicino e mi siedo nel lettino.

Guardo il disegno e ne rimango meravigliato.

Il disegno ritrae una ragazza sdraiata su un lettino d'ospedale che disegna. Praticamente è lei in questo momento.

Megan è una ragazza bellissima.
Ha gli occhi neri come la pece e i capelli biondi.

Purtroppo ora non ha più capelli.
Ha due fossete quando ride che sciolgono il cuore a tutti.

Lei e Selene sono gemelle. Ma non si assomigliano affatto.

Io invece sono un anno più grande di loro.

Passo un po' di tempo a vederla disegnare. Mi rilassa tantissimo stare con lei senza dire niente.

All'improvviso ne esce fuori con una domanda che mi paralizza.

"Quando morirò prometti che andrai avanti? Anche se non ci sarò più?"

"Meg perché dici certe cose? Tu non morirai. "

"Invece si. E lo sappiamo benissimo entrambi. Io ho giá accettato la cosa. Devi farlo anche tu. "

"Non ci riuscirò mai."

"Mai dire mai."

"Allora incontrato la tua anima gemella? "

"Lo sai che non credo nell'anima gemella. Comunque niente di che.."

"Non mentire. Ti conosco troppo bene. Si vede che c'è qualcuna."

"Beh si ho incontrato una ragazza. Ma è meglio non avere a che fare con lei. È cosi cocciuta e strana. E anche stronza. Sempre arrabbiata con il mondo intero. Sempre di cattivo umore. Pensa che l'avrò vista ridere una due volte. Non ride mai. Dice che non ha niente per cui ridere. Mi incuriosisce un sacco. Voglio sapere perché è cosi. Le sará successo qualcosa no? E poi devi vederla ha costantemente fame. Ed è pure magra. Ha due occhi color ghiaccio quasi trasparenti che fanno paura appena li vedi. La prima volta che l'ho vista sono rimasto quasi spaventato dal suo sguardo. Uno sguardo cosi serio e freddo. È una ragazza davvero strana ma cosi tanto bella. "

" Niente di che è...Sembri giá innamorato perso."

"Lo sai che io non ne voglio sapere d'amore."

"Voglio assolutamente conoscerla. Come si chiama?"

"Come si chiama eh? Non immagini quanto tempo ho dovuto aspettare prima che me lo dicesse. Ashley. Si chiama Ashley."

"Mm bel nome. Perfetto per lei."

"Giá e conosce pure Selene."

"Selene?"

"Me ne ero scordato. Selene e I nostri genitori si sono trasferiti a New York. L'ho scoperto poco fa. È per quello che sono venuto qua."

"Veramente, Sono cosi felice. Di a Selene di venirmi a trovare appena può."

"Non lo farò. Lo sai che non vado d'accordo con lei."

"E fai male. Lei si è sempre comportata bene con te. Mi manca cosi tanto la mia gemellina. "

Quando dice queste parole quasi mi commuovo.

Lei è Selene sono sempre state inseparabili. Nonostante questo hanno due caratteri totalmente opposti.

Megan è estroversa, Selene introversa. Megan parla sempre, Selene non parla molto. Megan è corraggiosa, Selene invece no.
Megan è uno spirito libero. Odia farsi comandare. Selene invece è più pacata e molto ingenua. Megan odia la scuola mentre Selene studia e basta.

Ma entrambe sono due bellissime ragazze con un cuore grande. Seppure io non vada d'accordo con Selene è pur sempre mia sorella e le voglio un mondo di bene. Mi ha sempre aiutato. Io invece non sono stato per niente un bravo fratello. Non mi sono comportato per niente bene con lei. Non mi sarei nemmeno comportato bene con Meg se anche lei fosse stata a casa, ma lei era sempre in ospedale in quel periodo.

"Meg io devo andare. Ci vediamo presto piccola peste."

"Certo fratellone. La prossima volta portami Ashley. Devo assolutamente farle i complimenti. "

"I complimenti per cosa?"

"Per averti fatto innamorare."

"Ma io non sono innamorato di lei."

"Ma lo sarai."

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