15.

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<<Che cavolo volete? Uscite dalla mia camera. Subito!
Vi sembra normale piombare così in camera mia e poi ho una porta dotata di campanello.
Perché voi deficienti non ne capite l’utilità? Sapete, io potevo anche essere nuda>>
Ma loro non mi ascoltano come al solito
<<Sta zitta che io e te adesso facciamo i conti>>
Urla mio fratello e mi spaventai alzandomi in piedi.
Ero sempre più confusa, non riuscivo a capire di che avvenimento stessero parlando,che cosa ho fatto?
<<Tu non uscirai con Josh,fine della discussione>>
Ah ecco,ora ho capito di che diavolo parla !
Sono arrabbiata. Davvero! Non sono mai stata così arrabbiata in tutta la mia breve e misera vita.
<<Sei stato tu non è vero?>> Urlai contro Heiden
<<Non dovevi saperlo>>
Lui sbuffa, alzando gli occhi al cielo
<<Oh, Ally!>>
Possibile che non ci sia nulla che io possa fare in questa maledetta casa?
Mio fratello alza la voce
<<Ti sto solo proteggendo>>
Aggrotto la fronte
<<Be', non ho bisogno di protezione>>
Heiden sospira mentre ci guarda litigare
<<Non darmi ordini>>
È tutta colpa sua se adesso sto litigando con mio fratello
<<Allora non ti fidi di me>>
Esclamo
<<Dai, ma che cazzo dici?>> Si poggia una mano sulla fronte <<Certo che mi fido di te, è di lui che non mi fido>>
Urla infine
<<Ehi, ma perché accidenti urli?!>> Sbraito, così forte che inizio a sentire l'affanno
<<Cosa ti costa starmi a sentire per una buona volta? Fai sempre di testa tua. Non voglio che gli parli, Ally!
Non voglio che ti tocchi. NON DEVE SFIORARTI NEMMENO CON IL PENSIERO.>>
Ci pensa Heiden a continuare la frase urlando
<<Esatto. Deve solo provare ad avvicinarsi a te e giuro che lo uccido>> sono troppo nervosi e incontrollabili
<<Avete dei seri problemi voi due>> Dico, in preda ad un attacco di panico.
<<Certo, è lui il mio problema>>
Dissero entrambi all'unisono arrabbiati.
<<Se prova a toccarti anche solo con un dito io giuro che non vivrà un minuto in più>>
Mio fratello continuava e lo bloccai immediatamente
<<No, Charley. Il problema sei tu. Sei tu che non riesci ad avere fiducia in me, a credere che possa sbavare dietro al primo che passa.
Cosa vuoi che succeda? Stiamo parlando di Josh è un semplice ragazzo proprio come voi.
È anche vostro amico.
Ma che vi passa per la testa? Sembrate due pazzi.
Non prendo ordini da nessuno e ora uscite dalla mia camera,immediatamente!>>
Mio fratello mi guardò dispiaciuto,come un bambino innocente.
Mi prende per un braccio e mi volta verso di se
<<Io mi fido di te e lo sai,ho paura che tu soffra,lo capisci?
Non voglio vederti stare male per uno che non ti merita>>
Heiden esclamò
<<È un donnaiolo>>
Forse ha ragione,ma questo non significa che non ci debba uscire.
Posso passare una bellissima serata con il ragazzo più bello dell'istituto,da buoni amici potremmo divertirci e loro che fanno?
Devono sempre rovinare tutto.
La mia vita è già un casino e si ci mettono anche loro,io non ne posso più.
<<E se non fosse così?>>
Urlo dimenando il braccio da lui imprigionato
<<Ed io ti dico che ti sbagli>>
Dice allontanandosi da me
<<Io ti ho avvisata, non ti conviene farmi arrabbiare>>
Ora sono davvero stufa
<<Non mi fanno paura le tue minacce>>
Mi sta davvero facendo innervosire
<<Non è una minaccia, considerala piuttosto come un avvertimento e sappi che se ti dovesse succedere qualcosa,io non ti aiuterò>>
Uscii dalla stanza, avevo ottenuto quello che volevo,ora dovevo eliminare anche Heiden che rimase ancora davanti a me,in camera mia,a fissarmi
<<Quanto mi fai incazzare>>
Borbotta a denti stretti, voltandosi e dirigendosi verso la porta della mia camera per uscire fuori.
Spalanco gli occhi a quella sua reazione e per un attimo rimango a guardarlo allontanarsi: qualcosa dentro di me, però, mi spinge a seguirlo, quasi impaurita dal vederlo scomparire.
Prima che possa chiudere la porta, infatti, gli passo di fianco per fermarlo   e lui respira profondamente fulminandomi con un’occhiata astiosa che precede un suo gesto brusco, con il quale chiude la porta.
<<Sei tu, che fai arrabbiare me>> preciso, quasi imbronciandomi.
Heiden alza un sopracciglio e mi supera, dirigendosi chissà dove.
<<E perché… Perché continui ad andartene?>> chiedo poi, esasperata dal suo atteggiamento.
Siamo per caso tornati nel passato? Quando io non riuscivo a decifrare nemmeno un suo comportamento?
Gli vado dietro, cercando di tenere il suo passo
<<Heiden…>> È un richiamo flebile, il mio, un richiamo che riflette quanto io soffra a dover discutere con lui.
<<Che c’è? Cosa c’è, Ally>> esclama, fermandosi quasi fosse stufo.
Sbatto più volte le palpebre, ma lui non mi dà il tempo di replicare
<<Se sei tanto incazzata, cosa ci fai ancora qui?>>
Boccheggio, stupita dalle sue parole: dovrei essere io ad avere quell’espressione contrariata sul volto, io ad assumere quel tono duro e risentito.
<<Cosa ci faccio qui? Sto… Sto aspettando le tue spiegazioni!>> ribatto, con le guance in fiamme per la rabbia.
<<Be’, mi è passata la voglia di dartele e poi non c'è bisogno di nessuna spiegazione sei tu a non capire o a non voler capire>>
risponde lui semplicemente, alzando le spalle.
Fa per girarsi e riprendere il suo percorso, ma io mi metto davanti a lui, cercando di impedirgli il più piccolo movimento con la mia figura minuta.
<<Spiegamelo, Heiden>>
Aggiungo dopo un paio di secondi, con la voce che trema per la troppa agitazione.
<<Ally…>> La sua espressione è stupita, confusa, indecisa su quale sfumatura assumere, e mi fa paura.
Forse per questo mi volto per camminare via, forse solo perché ho paura che quell’espressione possa tramutarsi in qualcosa di sgradevole, in qualcosa che non riuscirei a sopportare. Le mie azioni sono persino  contraddittorie, dato che gli ho appena fatto una domanda, ma non sono rimasta ad attendere una risposta.
<<Dove vai? Fermati!>> mi richiama lui, afferrandomi per un braccio e obbligandomi a tornare a guardarlo. Sento gli occhi bruciare per lo sforzo di rimanere asciutti, perché non riescono più a sopportare questa giornata, tutte queste emozioni che continuano a sommarsi dentro di me senza poter essere sfogate.
<<Avanti, dimmi un’altra bugia sopra Josh>> esclamo, divincolandomi dalla sua presa.
<<La smetti?>> mi chiede, guardandomi con rimprovero.
<<Sai che è tutto vero>>
Si forse ha ragione ma sono arrabbiata e non mi importa
<<Smetterla? E perché dovrei?>> sbotto, irritata dal suo comportamento.
<<Ally, calmati>> ripete, facendo un passo verso di me.
<<Che… Che cavolo significa calmati>> domando, incredula.
<<Sono proprio curiosa di ascoltarle, le tue spiegazioni>> dico in segno di sfida, appoggiando le mani sui miei fianchi e fissandolo in attesa; il mio tono di voce è provocatorio, portato all’esasperazione dal caos che ho dentro, ma tradisce un certo tremore.

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UN BACIO GRANDE !
Deni

Un amore imbranato [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora