Parte 1 Lupo Solitario

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Freddo, uno inclemente sovrasta la regione più a nord del continente di Valoran, dove l'inverno sembra non avere fine, persino d'estate si intravedono a malapena i prati verdi. Il calore qui è cosa preziosa, quello che emanano i ceppi di legno avvolti dal fuoco. Un luogo dove la sopravvivenza è la legge e dove la vita del prossimo ha poco valore. Tra miti e leggende, barbari e troll, antiche rovine di un grande regno e tre grandi tribù che lottano tra di loro, si presenta il Freljord a chi non l'ha mai visitato: un mondo di ghiaccio, sangue e neve.

Proprio in mezzo ad una tempesta di neve su una immensa pianura bianca, girovaga una persona straniera a queste terre che però, le sono quasi familiari al suo luogo di origine. Da dove viene? Perché è qui? Chi o cosa sta cercando? Da cosa sta scappando? Tutte domande alle quali non saprebbe rispondere con certezza; forse vuole semplicemente allontanarsi dal suo luogo natio oppure scoprire nuovi posti e culture. Chi lo sa.

Avvolta da un grande mantello di pelliccia nera, con solo una pallida mano scoperta e che tiene il cappuccio per via del forte vento. Non passa molto tempo che la tormenta inizia a calmarsi ed il cielo va a farsi strada col suo azzurro in mezzo a tutto quel bianco. La zona si rende allora decisamente visibile: un fitto bosco emerge all'orizzonte spezzando la monotonia della pianura. Oltre esso, colline e se ci si sforza con l'occhio, si potranno notare delle catene montuose.

La persona impiega mezz'ora per arrivare fino alla boscaglia, dove gli alberi ed il suolo sono quasi interamente ricoperti di neve. Decide di addentrarsi, ben conscia dei pericoli che potrebbero rappresentare la fauna della zona.

Continua comunque nell'interno della natura silenziosa, fino a quando i suoi occhi non le fanno quel solito scherzo, mostrandole ricordi che appartengono a qualcuno in una vita passata; stavolta però, dura per pochi attimi rendendole impossibile capire cosa veda. Un sorriso forse è l'unica parte che ha notato. Scuote la testa e si massaggia gli occhi con la mano libera.

Dunque, riprende i suoi passi controllandosi intorno di volta in volta per non rischiare di avere incontri spiacevoli. Dopo circa due ore a girovagare in quel bosco bianco che sembra non finire, sente in lontananza delle voci e delle parole incomprensibili a causa della distanza. Non sapendo se sono amichevoli o meno, la persona decide di mantenere la massima prudenza ed evitare di farsi vedere, cercando di comprendere la situazione per poi decidere sul da farsi. Si posiziona dietro ad un albero attendendo che le persone passino oltre e qualche secondo dopo, compare una figura mingherlina coperta di pesanti abiti correre via: un ragazzino. Poco dopo compare un gruppo di uomini a urlare come belve furiose che brandiscono diverse armi, in pochi indossano delle protezioni, se si possono dire tali, inoltre hanno una corporatura massiccia e robusta rispetto all'altro soggetto.

E' chiaro che il ragazzino è inseguito da essi, infatti, una freccia viene scoccata e colpisce il polpaccio destro del fuggitivo. Cade bruscamente a terra e provocando l'arresto della sua corsa. Gli uomini esultano e si avvicinano alla loro preda, ormai ferita e senza possibilità di scappare. Vedendo ciò, in un primo momento la donna dà le spalle a quella scena ed inizia ad allontanarsi; infondo non sono affari suoi e di sicuro il ragazzino se lo merita per aver fatto qualcosa contro. Però ella ferma i suoi passi subito dopo aver sentito urlare una richiesta di aiuto dal poveretto, sperando che ci sia qualcuno lì intorno che possa salvarlo, oppure è solo la disperazione che lo fa urlare. Molto probabile la seconda.

È indecisa: da una parte vuole andarsene senza dover sporcarsi le mani e dall'altra non ama non agire e stare a guardare per l'ennesima volta; senza contare la situazione le fa ricordare un evento del suo passato che non sopporta. La donna stringe i pugni e chiude gli occhi facendo un lungo respiro, alza lo sguardo verso il cielo e riapre le palpebre osservando il manto azzurro che si oscura sempre di più, segno che la notte sta per arrivare.

Il Ghiaccio e la LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora