Due leggeri tocchi sulla porta ed Emily domanda. "Diana, sei per caso qui?" Di risposta riceve solo un silenzio. Bussa ancora, più forte ma sempre con eleganza. "Diana?" Domanda ancora la ragazza castana. Stavolta la donna le risponde con un un semplice. "Entra pure." Lei allora, felice in volto, apre la porta per poi chiuderla e trova la Valchiria seduta su una sedia che osserva un'altra ragazza poco più piccola di lei. Trova strana la sua capigliatura con quei simboli ai lati della testa. Robe da barbari, suppone.
Comunque sia, non sembra avere le attenzioni della donna che è più concentrata a scambiare occhiate con l'altra giovane. Inoltre perché è legata come un salame in una sedia? ignora la situazione.
Schiarisce la voce e fa qualche passo in avanti. "Mia ado-" No, si è promessa di trattenersi con i stupidi nomignoli affettivi. "Generale, Terrore del Nord, Valchiria, Guerriera d'argento, Figlia-" "Mi puoi semplicemente chiamare col nome, sai?" La interrompe con un leggero fastidio dal tono della voce. Emily chiede scusa con il capo che si china in sua direzione e riprende il discorso. "Diana, potrei parlarti per un momento...?" Da un veloce sguardo alla prigioniera e aggiunge. "In privato..."
La donna si gira a guardarla e le risponde con un secco. "Certamente." Dopodiché ritorna a guardare l'altra. "Ehm...ho detto in privato..." "Parla pure, lei non ci darà fastidio." "...va bene..." Dunque Emily si avvicina alla donna e inizia il suo discorso. "Diciamo che la Regina...sta iniziando a spaventarmi..." "Oh dovrebbe a tutti, sta portando alla rovina il Freljord accogliendo gente lurida come voi e-" Un pugno arriva sullo stomaco della ragazza dai capelli bruni che interrompe le parole acide e piene di disprezzo. "Fai la brava." La avverte, Diana, che con un gesto della mano incita la demaciana a continuare."Uhm...beh...dopo ciò che è successo qualche settimana fa lei-" "E' cambiata, lo so." La donna sospira. "Sto già ragionando un modo per aiutarla. Non preoccuparti, a lei ci penserò io." Emily distoglie lo sguardo e congiunge le mani che si posizionano al centro del petto. "Non è esattamente della Regina che mi preoccupo..." Si spiega a bassa voce. "Diana...temo per la tua incolumità..." la Valchiria si gira verso di lei e alza un sopracciglio. "Mi sembrava strano che avessi questi pensieri per lei. Allora, perché dovresti temere che possa succedermi qualcosa?" La demaciana va per guardarla negli occhi, tremolante. "Ecco...ho saputo che non l'ha presa bene che hai risparmiato dei nemici nell'ultima battaglia...e abbiate litigato per questo..." La donna annuisce con la testa tanto per confermare. "Ebbene?" Domanda, un po' confusa da dove voglia arrivare. "Ebbene...questo non porterà a certi problemi? Sopratutto con lei che è diventata...non so nemmeno come descriverla...però so che fa paura di quello che potrebbe fare..." La donna, dopo queste parole, si alza dalla sedia e sorridendo alla ragazza decide di darle una pacca sulla spalla. "Non mi succederà nulla di male e poi per quanto sia cambiata Ashe sono certa che infondo è ancora quella di prima. Solo che ora preferisce avere un'altra armatura per proteggersi." Emily dunque piega leggermente di lato la testa. "Un'altra armatura?" Domanda confusa.
La porta si spalanca, fa due passi in avanti e con sguardo severo squadra la stanza per poi posare i propri occhi azzurri sulle tre davanti a lei. "Diana." Esclama soltanto. La Lunari si gira verso di lei e dice il suo nome. "Ashe." Emily, tremolante come una foglia si porta dietro alla donna dai capelli argentati, in cerca di protezione. "Vieni con me, ora." Ordina con freddezza la Regina e la Valchiria annuisce senza batter ciglio. "Emily, fai compagnia a lei o almeno, falle da guardia. In caso fai amicizia." E' seria dal tono e si allontana dalle due per andare a seguire Ashe che si è già diretta in cammino.
Ci impiegano pochi attimi per arrivare al luogo di destinazione: la stanza dell'arciera. Arrivate, Ashe si allontana dall'amica e si avvicina a un tavolo. Prende quella che sembra una frusta. "Spogliati." Ordina a Diana che rimane interdetta a quella parola. "Come?" Domanda confusa. "Mi sembra di essere stata chiara. Spogliati." Le ripete, stavolta infastidita. La Lunari comprende cosa voglia fare ma preferisce evitare e provare a farla ragionare. "Ashe, capisco che tu sia arrabbiata con me...ma non ti sembra di star esagerando? Sono soltanto dei prigionieri..." "Che tu hai volutamente lasciato in vita, soltanto della gente inutile da sfamare in più!" La Regina la aggredisce e schiocca la frusta a terra. "Visto che non intendi giustiziarli, ne pagherai le conseguenze. Intesi?!" Diana la guarda in quei freddi occhi azzurri che non mostrano alcuna pietà nei suoi confronti. Nonostante siano amiche, grandi amiche. Dunque si arrende, conscia che non può farle cambiare idea.
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Il Ghiaccio e la Luna
Fiksi PenggemarUn viaggio nelle terre più fredde e selvagge di Runeterra, dove una giovane straniera è alla ricerca di chiarezza di se stessa ed il suo ruolo, vivendo personalmente gli eventi di quel luogo, martoriato da una guerra tra tribù che non sembra mai fin...