Cap. 12

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12. Bad Things

Camila's POV

Apro gli occhi, sbattendo le palpebre più volte per abituarmi alla luce accecante che mi colpisce.
La sensazione di un tocco delicato sulla mia guancia mi fa mettere sull'attenti e, non appena focalizzo le lenzuola, il mio primo pensiero è guardare alla mia destra, dove ricordo bene di non aver lasciato un posto vacante in un letto che so bene non essere mio.

Con non troppa sorpresa, trovo Lauren già sveglia.
Ha il busto leggermente sollevato, girata su un fianco con il gomito puntellato sul materasso per reggere la testa con la mano.
I suoi occhi cristallini mi scrutano dolcemente, mentre mi accarezza una guancia con la punta delle dita.
Resta in silenzio e continua la sua attività come se dormissi ancora, ed è una cosa che mi fa arrossire inspiegabilmente.

Decido di accordare quella quiete leggera e giusta e mi abbandono al suo tocco gentile, appoggiando la mia mano sulla sua.
Lauren si sporge per posarmi un bacio sulla fronte e poi rimanere col viso vicino al mio.
"Buongiorno, koala" sussurra ed io arriccio il naso al soprannome tanto originale quanto adorabile.
"Da quanto sei sveglia?" domando, curiosa.
"Un'oretta" risponde lei.
"Wow... Un'ora? Non ti sei stancata a fissarmi per così tanto tempo?" ammicco e lei produce il suono di una lieve risata melodiosa.
"Non mi stanco mai di guardarti, ma non farmi diventare sdolcinata" alza un sopracciglio ed io sorrido soddisfatta.
"Potrei abituarmi a questa nuova versione di te" ribatto scherzosamente, ma riflettendoci seriamente.

Mi prendo un attimo per osservare il suo viso che, nonostante sia ancora segnato da una passata notte insonne - o forse anche più di una - e tormentata, appare comunque rilassato e sereno.
Non posso fare a meno di riempirmi il cuore e lo sguardo di quella vista tanto rara quanto perfetta.
I suoi boccoli corvini sono un po' selvaggi, e perciò ancor più artistici, e le sue labbra sono schiuse e rosse nonostante non indossi il trucco.
Resisto alla tentazione di baciarle solo perché non adoro il sapore che mi ritrovo in bocca di prima mattina.

"Perché non dormi un altro po'? Stai sproloquiando" dice lei, curvando le labbra perfette in un sorrisetto divertito.
"Forse, ma tanto lo faccio anche quando non ho sonno" affermo, e appoggio la testa al suo petto, strofinando la punta del naso nell'incavo del suo collo.
Lauren si corica nuovamente e mi avvolge fra le sue braccia, ma io mi scosto.
Lei mi lancia un'occhiata perplessa.
"Girati" dico, ma lei non si muove, rimanendo interdetta.
"Dai, Laur" insisto, sporgendo il labbro inferiore per essere più convincente.
Lauren fa come le chiedo, nonostante sia confusa, e si volta dall'altra parte del letto, dandomi le spalle.

Io faccio aderire il petto alla sua schiena e le cingo i fianchi, appoggiando il mento sulla sua spalla e la guancia contro la sua.
"Volevo stringerti" spiego, intrecciando le nostre gambe.
Lauren prende la mia mano nella sua e ne bacia il dorso.
"Potevi solo dirlo, scema" mormora, ed io le poso un bacio sulla guancia come risposta.

Mi godo il tepore dell'abbraccio ringraziando il Cielo di aver potuto finalmente sperimentare la bellezza di svegliarmi al suo fianco e chiedendomi se potrebbe mai diventare un'abitudine, perché mi scopro a desiderarlo intensamente.
Ascolto il respiro regolare di Lauren che mi appare come un suono dolce e piacevole all'udito.

"Camz?"
Lauren spezza il silenzio utilizzando per la prima volta dopo anni il nomignolo che tutt'ora mi fa balzare il cuore.
"Dimmi"
"Come hai scoperto dell'attacco terroristico all'aereo della mia famiglia?"
Quella domanda a bruciapelo mi coglie contropiede, ma faccio del mio meglio per mostrarmi imperturbabile.

"Ho trovato l'annuario della mia scuola... Non sapevo andassimo alle superiori insieme"
"A quanto pare... E cosa hai fatto poi?"
"Ho contattato Keana Marie perché era l'unica fonte affidabile che avevo a disposizione" ammetto, iniziando a sentirmi in colpa terribilmente.
Nessuno mi ha autorizzata a frugare nel suo passato, a conoscere informazioni strettamente personali sulla sua vita senza il permesso della diretta interessata, soprattutto via una sconosciuta.
"Sei arrabbiata?" domando, impanicata, avvertendo un improvviso silenzio da parte sua.
Lauren sospira.

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