18. All Fall Down
Lauren's POV
Tre settimane.
Trascorrono esattamente tre settimane prima che io riceva la famosa telefonata di Walter Cranston che funge da 'via libera' per incontrarci.
Il luogo di destinazione è il suo appartamento ufficiale, quello dove tiene tutti i documenti e dispositivi importanti della sua carriera.
Come era ovvio, Camila insiste finché non le accordo di venire con me, nonostante neanche io stessa ci sia mai stata.
L'appartamento si trova in realtà in una casetta singola, un cottage classico ed elegante privo di alcun cortile o cancello.
Il portone principale è anticipato solo da un portico dal quale si può avere accesso attraverso tre bassi gradini di marmo.Suono al campanello con Camila al mio fianco e attendiamo un paio di minuti prima che la figura di Walter emerga dal portone verniciato di un color verde bottiglia lucido.
Si guarda attorno furtivamente prima di farsi da parte e lasciarci entrare.Percorriamo un piccolo corridoio, guidate da lui, finché non arriviamo in uno studio costituito essenzialmente da grandi scrivanie in legno e computer di tutti i generi: laptop, fissi, portatili e tablet.
Mi chiedo a cosa serva davvero a Walter tutta questa roba, ma poi mi torna in mente Flynn e ricordo la sua grande passione per l'informatica.
Deduco che questo sia il suo studio."Lauren Jauregui?"
Riconosco immediatamente la sua voce, nonostante sia di spalle, e mi volto verso di lui con un sorriso che affiora spontaneamente dalle mie labbra.Viene verso di me con le braccia spalancate ed io lo abbraccio subito, ridacchiando.
"Flynn" lo saluto, staccandomi da lui per osservarlo meglio.
Di viso è sempre lo stesso, fatta eccezione dalla barbetta che adesso gli ricopre interamente la mascella.
È sicuramente molto più alto rispetto a sei anni fa, e i capelli bruni che un tempo portava lunghi e arruffati in un ciuffo adesso sono corti e ordinati."Che fine ha fatto il tuo look da skater?" scherzo, osservando la sua camicia e i jeans eleganti.
"Ho ventuno anni, non credi sia un po' tardi per quello?" alza un sopracciglio e io rido divertita.Quando ho conosciuto Flynn aveva a malapena quindici anni, e allora era solo un teenager con troppe idee genialoidi per la mente.
Ricordo che nel periodo più difficile della mia vita lui era l'unico amico che avevo.
Certo, le circostanze in cui ci eravamo incontrati erano spiacevoli, ma spesso nella mia solitudine si rivelava un conforto.
Era l'unico - oltre suo padre - a conoscere la mia vera identità, ma a Flynn avevo raccontato anche la mia storia perché mi fidavo di lui.Essere figli di uno dei più celebri spacciatori della Florida non era facile per lui, ed una delle sue maggiori crisi a quei tempi era proprio convivere addossandosi le colpe di suo padre.
Ad ogni modo, essendo io un paio d'anni più grande di lui, rappresentavo il suo unico porto sicuro in una realtà stretta e difficile per entrambi.
Io, da dipendente e mercenaria di Walter, e lui da ragazzo imbranato e innocente catapultato in un mondo losco e pauroso."Vedo che hai conservato il senso dell'umorismo e l'aria da nerd non ti abbandona" commento, lui mi fa l'occhiolino.
"A quanto pare l'ho fatta diventare la mia professione, altro che! Viaggio, faccio ricerche e mi pagano anche. Meglio di così si muore" afferma, sospirando fieramente."Sai, sei diventato più sveglio"
"Anche a me fa piacere rivederti, Lo" risponde sarcastico, con finto tono annoiato.
Poi i suoi occhi si posano su Camila e aggrotta la fronte, perplesso."E tu sei...?"
Camila si affretta a porgergli la mano.
"Camila Cabello, piacere" gli sorride gentilmente e lui ricambia la stretta.
I suoi occhi corrono da me a lei, ripetutamente, mentre riflette.
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KCC
Fanfiction"La verità è che io e lei siamo come fulmine e tuono. Apparentemente un tutt'uno, ma mai destinati a coincidere" Attenzione: la storia appartiene ad una serie. Sequel di 'Nihil' Cover by: adore-jauregui