Rido.
Rido come una fottuta scema.
Rido nervosamente mentre i miei occhi sono incatenati con quelli di Harry.
Rido per la pazzia che ha appena detto; mi sta prendendo in giro e non tollero una cosa del genere.
"Quindi quella mattina dopo di me hai litigato con un'altra ragazza?" Rispondo senza troncare il nostro contatto visivo.
Un'espressione confusa compare sul suo viso e allenta la presa sul mio braccio, ma non lo lascia.
"Eh?" Chiede con voce stridula e sembra che sta ancora cercando di capire cosa io intedessi dire.
"Quella mattina dopo che ti ho cacciato e detto quelle cose hai litigato con un'altra ragazza?
Magari ti confondi." Rispondo e tento di tirare via il braccio ma niente.
I suoi lineamenti si irrigidiscono nuovamente e stringe la presa. Bene.
"Mi stai prendendo in giro?" Sgrana gli occhi e percepisco il sarcasmo nel tono che usa.
"No. Tranquillo, è normale che ti sia confuso. Adesso esco e vado a vedere se trovo quella ragazza così puoi raccontare cazzate a lei." Sorrido con sfida e tiro via il braccio riuscendo finalmente a toglierlo dalla sua presa.
Continua a guardarmi confuso, ovviamente non ha capito dove voglio arrivare ma ci riuscirà.
Accenno un saluto con il viso mentre esco da quella stanza ritrovandomi sola tra quei corridoi. Non c'è nessuno, saranno tutti ad una festa dato che è venerdì.
Mi pare strano il fatto che non sia li adesso, ma non credo che fino a poche ore fa fossi in grado di andarci e quindi non avevo pianificato niente per la serata.
"Lottie! Fermati due secondi!" La voce di Harry mi fa spaventare, non voglio fermarmi e parlare con lui, eppure i miei piedi si piantano a terra poco dopo.
Ma con tutta la forza che ho ancora riprendo a camminare verso l'uscita.
Riesco a sentire sempre più vicini i suoi passi dietro me, ma questo non mi fa cambiare idea e cerco di aumentarè la velocità fino a quando non sono davanti alla porta che divide l'edificio con il giardino.
"Che codarda! Prima dici le cose e subito dopo neanche hai il coraggio di parlarne."
Le sue parole mi lacerano dentro.
Nessuno mi aveva mai dato della codarda e lui non sarà sicuramente l'ultimo.
Mi giro di scatto e infuriata vado dritta verso lui: ha un ghigno malefico dipinto sul volto e le sue labbra sono curvate in un sorriso laterale. Ha le braccia incrociate al petto e i capelli tirati disordinatamente dietro.
Sapeva che sarei tornata indietro.
Non ho mai conosciuto questo suo lato e avrei preferito non farlo.
Odio essere provocata, anche se io lo faccio spesso. Solo che non mi piace quando lo fanno a me.
Questo ragazzo non sembra neanche l'Harry che cononosco io, forse quello si è preso time-out e questo avanti a me è il rimpiazzo.
"Non sono una codarda!" Grido.
Non c'è nessuno qui e anche se qualcuno potesse sentirci non mi interessa nulla.
"Ah si? E perchè scappavi?" Ghigna.
La tentazione di prendergli la testa tra le mani e sbattergliela contro un muro o di tirargli un pugno, cresce sempre di più.
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Afraid
Fanfiction▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃ ❝Due ragazzi. Due paure di amare. Due fantasmi del passato. ...