peace

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POV Clark

Quella notte vidi una parte di Bruce che non mi aspettavo, non capii finché Alfred non mi spiegò a pieno perché fu così violento, era un modo strano di preoccuparsi, ciò mi fece capire il perché non voleva piene relazioni longeve, con le donne era molto facile che succedesse ciò, oppure con una donna è molto più facile incazzarsi così tanto da perdere la pazienza. Da lì vidi davvero che Bruce Wayne era morto, defunto, ora c'era solo Batman.

Uscì dalla stanza e scesi le scale, in corridoio vidi lui, si girò guardandomi serio e leggermente arrabbiato credo, avrei voluto chiedergli scusa oppure dirli solo "ciao", niente, non mi uscì nulla dalla bocca, abbassai lo sguardo e vidi che aveva la mano e il polso fasciati, sospirò con il naso e tirò avanti per la sua strada, entrò in bagno e io andai in sala mettendomi seduto sul divano, ricevetti un messaggio da mia madre adottiva e lo lessi

-Clark tesoro, io non ci sono per due giorni, la casa deve essere ristrutturata, quindi dormi dai tuoi amici oppure stai con qualcuno, scusa tesoro, io starò da mia madre, ci si vede fra due giorni caro-

-okay mamma, ci si vede fra due giorni-

Guardai Bruce e inghiotti la saliva facendomi coraggio

< B-Bruce posso restare qua per due giorni, m-mia madre n-non c'è è da mia nonna, o-ora cercano un hotel e poi me ne andrò lì finché i lavori non finiscono, nel covo non ci sono abbastanza camere e poi sono strette per me >

< ok >

Non disse nulla, non fece nemmeno qualche battuta come suo solito, capii da lì che era ancora arrabbiato con me, speravo gli passasse in giornata, o quei due giorni sarebbero stati infernali. Stetti strano per tutto il giorno, non riuscivo a vedere in faccia Lois che stava accoccolata a Mike come nulla fosse, non ce la facevo, anche perché sapevo che stava prendendo in giro quel povero ragazzo.

Rientrai in quella mega casa vuota, la giornata era calma, non c'erano criminali a giro a caso, mi presi una giornata libera che avrei passato ad esplorare la villa Wayne, ormai ristrutturata dopo quel mega incendio, Bruce non era ancora di ritorno e Alfred stava pulendo qua e là insieme alle addette alla pulizia

< Alfred, c'è una vasca? >

< certo signorino Kent, al secondo piano può trovare quella idromassaggio, gli e la vado a preparare >

< no figurati, so farlo da me, comunque chiamami solo Clark, mica lavori per me >

Risi e mi guardò stranito, feci una "V" con le dita e andai al piano di sopra, mi spogliai e vidi la vasca più grande di tutto il mondo, forse no, ma comunque in 5 ci si stava e forse anche in 6

"come cavolo fa Bruce a starci da solo è davvero troppo espansiva"

Mi spogliai ed entrai dentro, l'acqua era tiepida e quel robo che faceva l'idromassaggio era stupendo, i saponi che c'erano rendevano l'acqua profumata e limpida, mentre mi godevo quella bellissima vasca sentii la porta aprirsi e vidi una mano anziana che appoggiava gli asciugamani sopra il mobile dello specchio

< grazie! >

Sorrisi e sguazzai in quella bellissima vasca per almeno mezz'oretta, appena vidi le mani grinzose decisi di uscire, la svuotai e la pulii, diedi una lucidata allo specchio, mi arrotolai un asciugamano alla vita e uno lo misi sulle spalle, presi le ciabatte blu pelose e andai in camera mia, mi misi il mio pigiama con una maglia larga lunga con la scritta "bitch please I'am beauty prince", me l'aveva regalata Martha e da lì l'ho adorato anche se a detta di tutti quei pantaloni larghi e quella maglia larga con la scritta grande e con il carattere grossettino e il colore azzurro chiarissimo lo rendeva molto infantile e da gay, sarà stata anche da gay, ma a me piaceva e ne andavo molto fiero, poi teneva caldo e d'inverno più caldo c'era meglio è.

Aiutai Alfred anche se il povero e anziano maggiordomo cercava di impedirmelo, ma sentendomi come in una sottospecie di casa mi volevo sentire utile e poi mi annoiavo, pulii tutto anche il covo, rifeci il letto con una signora, misi i vestiti nell'armadio di Bruce, andai a prendere i miei e lo sistemai nell'armadio della mia camera. Verso le 17.00 arrivò Bruce, preparai io da mangiare, volevo farmi perdonare e tornare a parlare con il mio credo amico, sapendo i gusti di Bruce gli feci della carne al sangue con spezie varie, dei panini misti, pasta con pomodoro e carne e infin una crostata alla ciliegia, più di così non sapevo più cosa fare

< Alfred, sono arrivato >

Andai io sorridente e lui mi guardò ancora con sguardo severo e arrabbiato, presi la sua giacca e l'appoggiai al tieni vestiti e lo guardai dolce

< ey, ho preparato da mangiare, ho detto agli altri di riposarsi, non volevo stare nel disturbo quindi gli ho aiutati come più potevo >

< ah, va bene, allora andiamo a mangiare >

Nulla, era ancora arrabbiato, mi superò dandomi una leggera spinta alla spalla e si recò in sala da pranzo che avevo addobbato per lui, c'era il suo vino preferito, i piatti che più gli piacevano solo personalizzati da me e i suoi fiori preferiti a centro tavola, guardò tutto indifferente, anche se con uno sguardo veloce al centro tavola fece vedere leggero stupore, quel leggero stupore mi fece allargare di poco il sorriso, volevo fare a tutti i costi pace con lui, infondo gli volevo bene

"dai Clark inizia il discorso"

< com'è andato il lavoro? >

< una palla, come al solito >

< conosciuta un'altra ragazza? >

< nah, sempre le solite rompi scatole >

< le ferite? >

< vanno meglio >

< ti piace tutto questo? L'ho fatto per te >

< grazie >

Sospirai, era più difficile di quanto sembrava, la sua apatia era davvero forte, mi guardò il pigiama alzando un sopracciglio

< ho una macchia? >

Mi guardai la mia amata maglietta azzurra pastello e lui fece una leggera risata poco udibile

< perché ridi? >

< nulla, è che sembri gay >

< e se lo fossi? >

< cavoli tua, so solo che quel pigiama è divertente anche perché non sembri proprio un principe tu >

< ey! >

Si mise a ridere e io rimasi sbalordito e incredulo

"per la prima volta Bruce Wayne rideva?! Oddio"

Pure Alfred ci rimase e per poco forse non gli prese un attacco di cuore dalla sorpresa

< non ce la faccio a non ridere, sembri una donna che appena dici qualcosa di sbagliato inizia ad urlare come una gallina >

Smise di ridere rimanendo con il sorriso divertito mentre io feci l'offeso a quell'affermazione

< ma grazie eh >

< dai stavo scherzando Clark, un po' di umorismo su >

Gli feci la linguaccia e lui si alzò facendo il tipo sguardo a "sei senza speranze", si diresse in camera e io lo seguii

< dato che per una volta non c'è nessun criminale a giro vado a dormire, notte mogliettina isterica >

< ah ha ah, notte vecchietto balbettone >

Sospiròe andò a dormire spengendo la luce, chiusi piano la porta di camera sua e andaianch'io nella mia andando a dormire lasciando la luce accesa

I Love You Mr. WayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora