POV Bruce
Mi risvegliai presto quella mattina, decisi di fare tutto con calma, farmi una bella doccia rilassante e vestirmi senza correre per paura di fare ritardo bestiale. Andai giù e lessi il giornale
"ora mi ricordo perchè dovevo fare la festa casa mia "
guardai un articolo di giornale che parlava di una donna, era una celebrità molto famosa, anche se di sicuro era un altra viziata figlia di papà famosa solo perchè ha un bel fisico di sicuro siliconato da testa a piedi, lessi quasi tutto, biografia, se aveva qualcuno o no, i suoi gusti e altre cavolate che scrivevano nelle riviste, peccato che non ci mettono il quoziente intellettivo, mi sarebbe stato molto utile; bevevo il caffè tranquillo, ormai mancavano piccoli sorsi alla fine di quella buonissima bevanda amara, sentii scendere di corsa qualcuno e vidi Clark scattare via cercando di mettersi una giacca
< di nuovo al bar? >
dissi alzando leggermente lo sguardo per guardare negli occhi neri del castano che era in preda alla furia
< no, mi sono scordato la macchina fotografica nel tu covo, essendoci casino non l'ho trovata subito e ora sono in un mortale ritardo >
< ok >
si riuscii a mettere la giacca e venne verso di me, stavo per ingoiare l'ultimo sorso di caffè quando ricevetti un altro bacio sulla guancia che per poco non mi fece affogare e rimettere il caffè nella tazza
"sta cercando di uccidermi in un modo dolce o cosa"
Uscii fuori dal giardino e parlai con Gordon, Lucius e Alfred di ciò che avevo in mente, volevo molta gente musica, ovviamente del genere di quella tizia, avevo in mente di allestire la mia villa con colori e robe lussuose, così da accontentarla, almeno non avrebbe rotto le scatole meritandosi un bat-rang dritto in fronte, allestii anche con dei poliziotti nascosti, almeno per non fare sentire a disagio gli ospiti, mentre loro lavoravano lì io avrei lavorato nel mio beato ufficio.
il tempo era lento e molto frustante ormai per me stare lì, tutto ciò che volevo era uscire andare a casa, dormire, dare la caccia a chissà chi e poi riandare a letto, stavo per prendere il Block notes dove Clark ci fece il mio disegno quando tutto d'un tratto sentii bussare la porta e quindi mi toccò rimettermi seduto composto
< avanti >
entrarono Lois, Clark e Mike guardandomi, soprattutto l' ex del castano super eroe, Lois si mise a sedere guardandomi mentre gli altri due stettero in piedi
Lois: < richiederà solo un minuto signor Wayne, vogliamo chiederle il permesso di essere presenti a quella festa >
< basta che non siate in tanti e per me potete anche venire >
Clark: < saremo solo noi tre, promesso >
< mi fido, andate a prendere i fogli dove firmo il permesso per foto e altre cose, vi daranno tutto nell'ufficio 6C >
Mike: < andremo io e Clark, voi aspettate qua >
sorrisero salutando e andarono via chiudendosi la porta alle spalle, speravo più per me che ci rimanesse Clark e invece mi toccò sorbirmi quella puttana e le sue robe isteriche
: < sii sincero Bruce, tu mi ami ma hai paura di ammetterlo >
disse Lois guardandomi più che sicura in una mia risposta affermativa
" illusa "
< no, ansi, io non ti amo e ho paura di non ammetterlo >
< tu non sai nemmeno cosa vuol dire amare >
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I Love You Mr. Wayne
RomanceClark appena "risvegliato" dalla sua morte, si accorge di quanto tutto sia cambiato, vedrà anche che Lois si sarà fatta una vita con un altro uomo e che non era quella che pensava, l'unico rimasto sempre se stesso è Bruce di cui presto si accorgerà...