Departure

314 26 4
                                    


POV Clark

Era il prima Dicembre, c'era un più freddo, più ci si avvicinava a Gennaio più il freddo aumentava, non vedevo l'ora che arrivasse la stagione primaverile o estiva. Ero giù a fare colazione, già vestito per il lavoro, mi alzai per andare in bagno e vidi che c'erano valige sparse per il corridoio, andai a vedere e Bruce si stava specchiando davanti allo specchio a figura intera, stava per mettersi un guanto nero quando il mio abbraccio lo interruppe

< giorno Clark >

< buongiorno Bruce, stai per partire? >

< gia >

< e dove vai? >

< Parigi, devo convincere un azienda a farla mettere di proprietà Wayne, insomma, roba di lavoro >

< ah >

abbassai il viso appoggiando la fronte sulla sua spalla e stringendolo forte a me 

< mica vado a morire >

< lo so, però sei mio amico e mi mancherai tanto >

sospirò e staccò le braccia da lui girandosi e guardandomi 

< non ho detto che ci vado a vivere, tornerò >

< fra chissà quanto, di sicuro non ci stai un giorno >

< precisamente tre settimane >

< davvero? così tanto? >

annuì e abbassai il viso, mi prese il viso con due dita alzandomi il viso per poi ributtare giu la mano, il suo sguardo era glaciale e serio, anche se sorrideva il suo sguardo sarebbe rimasto ghiaccio e imponente 

< guarda il lato positivo, non affogo più con il mio buon caffè ogni volta che mi dai un bacio alla mattina >

< ma non sono io, è il tuo caffè >

< certo, il caffè ha vita propria e si ribella uccidendomi >

< si esattamente così >

rise leggermente spostando il viso e tirando un sospiro 

< io devo andare, mi raccomando, non mandarmi a fuoco la villa e i miei cattivi non ucciderli, sennò non mi diverto più >

mi fece  l'occhiolino e io annuii sorridendo, si rigirò guardandomi e mi persi fra quelle pozze azzurre, mi sarebbero mancati tanto anche i suoi occhi, presi coraggio e lo abbracciai mettendoli le braccia intorno al collo e appoggiando il viso sulla spalla, lui esitò un po e poi ricambiò titubante, sorrisi dal fatto che per una volta avrebbe ricambiato un abbraccio, tenni ancora la testa appoggiata alla spalla e il viso rivolto verso il suo collo, aveva un buon profumo, adoravo la colonia che portava, non era dolce ma forte e decisa. Girò il suo viso verso il mio abbassandolo leggermente, arrossii nel sapere che bastava poco, solo una leggera spinta per baciarlo, ma non ce la feci e persi la chance

Alfred:< ehm, signorino, lei deve partire, l'autista l'aspetta >

lo vidi alzare anche se per poco gli occhi al cielo e poi staccarsi e girarsi per prendere le valige

< arrivo Alfred, allora ci si vede fra tre settimane, mi raccomando, tienimi d'occhio la mia città, salutami anche gli altri, ci si vede Clark >

< ciao Bruce >

ancora rosso lo accompagnai fino alla porta e li diedi un bacio sulla guancia leggermente vicino alle labbra, lo sentii sussultare leggermente e raschiarsi la gola, esitò leggermente ad andare ma il clacson esitava, decise di andare e chiudersi la porta alle spalle. Ora ero tecnicamente solo, mi mancava di già. 


I Love You Mr. WayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora