What is this heat?

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POV Bruce

Quella sera dormii con lui, era strano dormire con una persona affianco, ti sentivi leggermente meglio quando ti accorgevi che il vuoto che toccavi è pieno da qualcuno, ma no chiunque, una persona che conosci, una persona di cui ti fidi, che se andasse via rimarrebbe quell'inferno di vita che ti porta via. Mi rigirai e cercai di farmi un pò di spazio, ma colui che dormiva insieme a me si accoccolò a me facendomi smettere la mia guerra per lo spazio rimpiazzandolo da qualcosa che stringeva, guardai l'ora girando il viso, erano le 10:00 Clark doveva andare, invece io non sarei andato a lavoro, Lucius si era preso degli incarichi per me e quindi non sapevo che fare. Lo scosso leggermente e lo sentii mugolare qualcosa 

<Clark, sono le dieci >

< altri 5 minuti >

si girò e si accucciolò alle coperte 

< Claaark, dio santo, ora capisco cosa provava la povera Martha >

< si Bruce tutto quello che vuoi >

< oh beh grazie, vorrei che ora ti svegliassi >

< non ho voglia >

< nemmeno io avevo voglia di sentire le tue scalciate la notte, quindi ora sveglio >

sospirò e si alzò, mi alzai anch'io, sapevo di non riuscire più a dormire una volta sveglio, vidi che rifaceva il letto sistemandolo e sospirai 

"il suo solito vizio"

< allora oggi che fai? >

lo guardai e sorrise dolce finendo di fare il letto 

< devo andare all'orfanotrofio, farti un intervista e poi alla festa di Jordan >

< un altra intervista? È la quinta in questo mese >

< questa è per un magazine che ha una corrispondenza al Planet, comunque sia riguarda la vita privata >

< che allegria >

< siccome devo intervistarti, oggi verresti con me dagli orfanelli? devo fare solo qualche scatto  e poi si andrà via >

< va bene, tanto qua non avrei saputo che fare >

mi saltò addosso abbracciandomi lasciandomi un pò di pietra 

" è più affettuoso con me, strano "

< a caso? >

< mi piace abbracciarti, infondo non sei affettuoso e quindi te lo do io, così non ti sentirai freddo >

sospirai leggermente divertito, nessuno poteva riempire il vuoto che avevo dentro, era troppo profondo, era nelle grinfie della paura di uccidere qualcuno, come lui, di metter in pericolo qualcun'altro, di finire a vederlo che sputava veleno su di me, era fastidioso, anche perchè stranamente pensavo quello ma dentro non avevo vuoto, avevo calore, sentivo caldo e non freddo come quando mi abbracciava una tizia o un mio collega, era più intenso, più intenso anche degli abbracci che mi dava Alfred o mi dava mio padre, non l'avevo mai provato, tanto che avrei voluto ricambiare ma rimasi immobile, gelido fra mente e cuore credo 

< so che non ricambierai mai, però voglio farti scordare ogni cosa brutta che ti ho fatto e mia madre dice sempre che un abbraccio riempe ogni vuoto, anche se data dalla persona che ami ti fa sentire solo confuso e strano dopo un pò non senti più vuoto ma un colmo calore >

< wow, poetico >

rise e sorrisi leggermente, anche il suo sorriso era strano per me, così sincero ed enorme, quello di un bambino che ha versato un mare di lacrime ma all'interno ha qualcosa di più, qualcuno che non vuole stare solo, qualcuno che se guarda giù anche se può toccare il mondo ha paura di avere le vertigini, non so da quanto iniziavo a dire questo di Clark, non so nemmeno per quanto sarei restato confuso, niente per me di ciò che provavo o sentivo riguardo a lui era lucido, solo un pensiero confuso e strano, ci si urlava contro buttandoci odio per poi ridere senza sapere il perché di un litigio, era pazzo, era malato, non sapevo nemmeno più come ragionare con lui, fare il duro non funzionava, riusciva a storcermi le parole di nocca con semplicità.

I Love You Mr. WayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora