IN ROTTA VERSO LA SCOZIA
Isabelle si svegliò all'improvviso matida di sudore, aveva avuto un altro incubo, si sforzò di ricordare,
ma i ricordi sfuggivano dalla sua mente . Chiamò a gran voce Aaron,
il mozzo arrivò dopo qualche istante preoccupato << che c'è ragazza? >>
Isabelle gli rispose << Ti prego procurami un po d'acqua affinché possa lavarmi, e chiedi al capitano se mi da il permesso di salire sul ponte , sono stanca di stare sempre in questa cabina>>.
Il mozzo andò via e la ragazza restando sola iniziò a fantasticare sul capitano.
Non lo vedeva da giorni, non riusciva a capirlo, una volta con lei era gentile e l'altra era scontroso, sempre pronto ad attaccarla .
Chissà se le avrebbe dato il permesso di salire.
Mentre Aaron riferiva il messaggio di Isabelle al capitano, suo fratello Cambel disse << non può salire sul ponte vestita da uomo, avrei pensato di aprire un baule dove ci sono le vesti che abbiamo comprato da regalare alle nostre sorelle , troveremo qualcosa che le possa stare bene . Se non ricordo male credo che Isabelle abbia la stessa corporatura di nostra sorella Catrina . A nostra sorella non dispiacerà, è così buona di cuore.
<< Va bene >> rispose Alexander
<<ma sarai tu personalmente ad occuparti di quest' incombenza, d'altronde sei tu quello che va appresso alle sottane delle donne >> iniziando a sorridere,
<<zitto fratello, se viene all' orecchio di Kate mi tira il collo come una gallina e con le mie carni preparerà un bollito >>.
<<È quello che meriteresti fratello>> rispose Alexander ridendo sonoramente.
Cambel scese in stiva e iniziò a cercare tra i bauli , mentre rovistava il suo sguardo si posò su un vestito rosso, lo prese e osservandolo con attenzione pensò che quello sarebbe stato perfetto per Isabelle , prese anche l'intimo, un paio di stivaletti scamosciati, trovò persino uno specchio, una piccola pochette, una spazzola, degli orecchini con degli smeraldi incastonati, una cintura di filograno d'oro e delle decorazioni per i capelli. Scelse anche degli altri abiti e caricato come un mulo andò nella cabina di Isabelle.
Quando arrivò bussò e le chiese se poteva entrare, Isabelle gli rispose di si così Cambel entrò.
<< Questi sono per te ragazza>> le disse , a lei brillarono gli occhi vedendo tutte quelle meraviglie, lo ringraziò e gli chiese gentilmente di accomodarsi.
Cambel le rispose che non era bene rimanere da sola con lui ma che avrebbe fatto un'eccezione , così si accomodò sullo sgabello vicino al tavolo e iniziò a parlare con lei della sua amata Scozia .
Le parlò degli antichi castelli che si affacciavano su specchi d'acqua ,
dei cervi selvatici che percorrevano i prati ricoperti di edera, le parlò delle Highlands e delle isole fatate che nonostante il passare dei secoli rimanevano immutate.
Lei lo guardava ammirata, si complimentò con lui dicendogli che fosse un bravo oratore . Lui sorrise deliziato.
Le disse << ragazza se non ti annoi ti racconto la leggenda del lago fatato>>, lei gli sorrise e gli disse <<no signore per me parlare con voi e ascoltarvi è una gioia>>.
Lui iniziò a raccontare con quella sua voce melodiosa , che nelle Highlands c'era un lago meraviglioso e che tanti secoli addietro un cacciatore mentre rincorreva un cervo, stanco e assetato si specchiò nel lago con l'intento di prendere dell'acqua e ne rimase stregato, vedendo nel riflesso dell'acqua una giovane ragazza dalla bellezza ineguagliabile.
La leggenda narra che il cacciatore s'innamorò all'istante di lei e ogni giorno si recava in quel luogo specchiandosi nel lago con l'intento di rivederla.
Finché un giorno andando da lei fu attaccato da una gazzella e si ferì gravemente.
Si narra che quella ragazza fatata uscì dall'acqua per soccorrerlo e mentre cercava di guarirlo perse i suoi poteri magici e rimase umana.
Il loro fu un grande amore , rimasero insieme fino ai loro ultimi giorni e ancora oggi quel lago viene chiamato il lago dell'amore.
Isabelle rimase affascinata da Cambel , lo ringraziò e lo pregò di tanto in tanto di andarla a trovare .
Cambel le rispose che era un piacere passare un po di tempo con lei e alzandosi per andare via le disse
<< ragazza preparati perché stasera cenerai con noi>>,
lei spaventata gli rispose <<ma il capitano vostro fratello ne è al corrente ? >>
lui gli disse <<ragazza non avere paura di lui , è burbero nei modi ma possiede un grande cuore>>,
la salutò e le lasciò il tempo di prepararsi.
Lei guardò quei magnifici vestiti e scelse di indossare quello rosso,
era di velluto , lungo fino ai piedi, il bustino era stretto fino alla vita ricoperto di pizzo, dalla vita in giù si allargava e il davanti della gonna era ricoperto da piccole gemme dello stesso colore .
Lisciò le pieghe e lo indossò, mise dei pendagli alle orecchie, per poi aggiungere alla vita la cintura di filigrana d'oro, indossò gli stivaletti scamosciati e si ammirò nello specchio che Cambel le aveva portato.
Sgranò gli occhi, non si riconosceva nemmeno , pettinò i lunghi capelli lasciandoli sciolti sulle spalle e aggiunse due fermagli, si pizzicò le gote per dargli un po di colore e rimase lì ad aspettare che venisse chiamata.
Da lì a poco tempo arrivò Aaron,
la chiamò dicendole <<ragazza sei pronta ? >>
lei uscì ed Aaron non credeva ai propri occhi.
La guardava ammirato, le disse <<ragazza sei molto bella >>.
Arrivata nella sala dove il capitano era solito cenare , bussò dicendo
<< signore la ragazza è qui , posso farla entrare? >>
Cambel rispose << si certo >>
il capitano lo guardò e Cambel gli disse << fratello ti ho fatto una sorpresa>>.
Quando Isabelle entrò, il capitano stava sorseggiando un bicchiere di vino e per poco non si strozzò, lei li salutò e Cambel le disse << accomodati ragazza>>
lei lo ringraziò e lui le fece mille complimenti.
Finita la cena si ritirarono nelle proprie camere e nella mente di Alexander continuava ad esserci solo lei. Forse perché si stava innamorando?
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The secret of the love boat
RomanceUna giovane donna di nome Isabelle proveniva da una famiglia benestante conosciuta in Inghilterra per la fama del padre, un grosso latifondista. Un giorno quest'ultimo scoprì che Isabelle non era una figlia legittima bensì era stata concepita dalla...