capitolo 7

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LONDRA NOVEMBRE 1836
Elisa camminava innervosita nella soffitta di sua madre, teneva stretta a sé la lettera che aveva trovato.
Non ci poteva credere che sua madre era stata capace di architettare tutto quello alle sue spalle e che lei fosse stata tanto stupida a non accorgersi di niente .
Le avevano fatto sposare un uomo che non voleva, lei non lo aveva mai amato il conte Adam .
Mentre andava avanti e indietro nella soffitta stringeva i pugni con rabbia,
non si accorse nemmeno che aveva accartocciato la lettera che aveva in mano e nemmeno quanto tempo era trascorso .
Sentì dei passi avvicinarsi e attese per sapere chi fosse , si sentì chiamare
<< come mai non siete ancora scesa? >> le chiede la sua cameriera , che vedendola sconvolta capì cosa turbasse Elisa e cercò subito di calmarla <<dovete cercare di perdonare vostra madre , perché seppur sbagliando , l'ha fatto solo per salvarvi dallo scandalo , sapete bene che eravate e siete tutt'ora una delle più importanti e stimate famiglie nobili di Londra>>,
Elisa le rispose <<e per questo sono stata io a pagare il prezzo ? >> gridò,
la cameriera le disse << signora nella vita non si può avere sempre tutto , forse tutto questo è stato scritto nel vostro destino >>,
lei piangendo le rispose << avrei preferito essere povera e fare la lavandaia pur di aver potuto avere lui vicino >> ,
Eleonor le rispose << signora questo lo dite ora che siete arrabbiata , ma pensate a come sarebbe stata la vostra vita da povera>>,
<< zitta impertinente>> disse Elisa,
la cameriera si scusò con lei dicendole << lo sapete che se mi permetto di parlarvi in questo modo è perché vi amo come una sorella , sono con voi da quando eravate piccola, siamo cresciute insieme >>.
Elisa calmandosi le disse <<scusami ti prego >>
Eleonor le disse << signora scendiamo adesso , si sta facendo buio, ed è quasi ora di cena >>,
scesero insieme ed Elisa le disse
<<mentre tu vai a controllare che sia tutto pronto, io vado a rinfrescarmi >>
<< va bene signora >> le rispose la cameriera .
Mentre la contessa Elisa scendeva le scale, si ricordò del diario di sua madre , si accomodò e iniziò a cenare, chiamò la sua cameriera e le raccontò del diario di sua madre.
Eleonor le disse che l'indomani l'avrebbero cercato e finita la cena Elisa si ritirò nelle sue stanze , si preparò per la notte e si coricò, ma il sonno tardava ad arrivare.
Si girava e si rigirava nel letto , senza riuscire a prendere sonno , non vedeva l'ora che la notte passasse .
Dopo un po chiuse gli occhi e incominciò a pregare.
Chiese a Dio di proteggere sua figlia Isabelle e di restituirgliela.
Pregò per la sua stessa vita , chiedendogli che il suo destino venisse cambiato , pregò anche per il conte Adam affinché potesse scomparire dalla sua vita.
Lo odiava a dismisura, al solo pensarlo il suo stomaco si contorceva.
In un'impeto di rabbia chiese a Dio di farlo morire ma si pentì quasi subito poiché la morte non si augura a nessuno nemmeno ad un lurido verme come lui.
Di lì a poco si addormentò , il suo sonno era agitato .
Il mattino arrivò presto ma lei si sentiva più stanca di quand'era andata a letto .
Si alzò con fatica e si preparò per fare colazione, chiamò la sua cameriera affinché la aiutasse a cercare il diario di sua madre,salirono in soffitta e inciminciarono a rovistare nei bauli .
Non riuscivano a trovarlo .
Elisa frustrata diceva << dove lo ha potuto nascondere ? >>
Eleonor le disse << coraggio,lo troveremo abbiate fiducia, è qui da qualche parte >>.
Continuarono a spostare ogni cosa ,
Eleonor le disse << signora , forse l'avrà nascosto tra le cose di vostro padre>>,
Elisa le rispose << a quale scopo? >>
<< non lo so >> rispose la cameriera
<< ma andiamo a controllare >>.
Si spostarono nelle stanze di suo padre , dalla sua morte non era più entrata in quella camera.
Le camere erano tutte pulite e in ordine come quando lui era ancora in vita .
Si avvicinò alla sua scrivania e incominciò a rovistare nei cassetti, trovò pagamenti e donazioni consistenti, fatti da suo padre ad un convento prima della sua morte, ma non ci fece tanto caso.
Trovò tanti oggetti insignificanti, aprì l'ultimo cassetto della scrivania e trovò una piccola scatola.
L'aprì e ne trovò dentro un piccolo carion .
Era bellissimo, intarsiato con delle piccole gemme poste sul coperchio.
Appena lo aprì una dolce melodia riempì la camera , guardò nel sottofondo del carion e vi trovò una piccola pergamena con su scritto " a te caro Harry, con amore , affinché ogni volta che tu lo apri, ti possa ricordare di me ".

The secret of the love boatDove le storie prendono vita. Scoprilo ora