capitolo 18

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Alexander diede l' ordine di buttare l'ancora .
Finalmente erano arrivati a casa,
sul ponte c'era molta confusione,
chiamò Aaron e gli diede l'ordine di dire ai marinai di scendere le scialuppe e di dire ad Isabelle di prepararsi perché sarebbe stata la prima a scendere a terra e gli raccomandò di non perderla mai di vista, << devi essere la sua ombra, conto su di te >>,
<< certo farò come ordinate capitano >> e andò subito a cercarla, le disse di tenersi pronta e di salire sul ponte perché la prima a scendere sarebbe stata proprio lei , andò dai marinai a riferire il messaggio del capitano Alexander .
I marinai andavano avanti e indietro a prendere le casse della stiva per allinearle sul ponte .
Quando Isabelle salì sul ponte vide tutto l'equipaggio in movimento, ne rimase meravigliata , non aveva mai visto tante casse in vita sua.
Udendo la voce di Alexander si girò e fu investita da sensazioni che lei ancora non riusciva a capire , sentì il cuore riempirsi di gioia .
Alexander alzò gli occhi come se avesse avvertito il suo sguardo e vedendola si avvicinò a lei , la salutò e le prese le mani , a quel contatto un brivido gli percorse il corpo.
Quella sensazione fece colorare le sue guance di rosso, Alexander iniziò a spiegarle che Aaron l' avrebbe accompagnata, di non preoccuparsi e di non avere paura, lei lo spinse dietro a delle casse per non essere vista da occhi indiscreti, si mise in punta di piedi e lo baciò .
Lui assaporò il bacio di Isabelle , la prese tra le braccia portandola alla sua altezza e le saccheggiò la bocca , non riusciva più a fare a meno di lei ,
Isabelle guardandolo con occhi sognanti lo salutò e gli disse che l'avrebbe aspettato, lui rispose che sarebbe arrivato il più in fretta possibile, così si staccò da lui e andò a cercare Aaron.
Rimasto solo , Alexander non riusciva a contenersi, gli veniva da ridere, una strana gioia si era impossessata della sua anima e lui ne era felice ,
ritornando alla realtà si affrettò ad aiutare i marinai a caricare le casse , si sentiva sfinito ma non si voleva fermare perché voleva raggiungere Isabelle al più presto.
Intanto Isabelle stava quasi per arrivare a riva , Aaron chiese al marinaio che era con lui sulla scialuppa , di saltare in acqua e di prendere Isabelle affinché non si bagnasse, e di portarla in riva .
Aaron fece lo stesso e quando fu vicino ad Isabelle le disse << andiamo ragazza , non ti allontanare mai da me perché il porto brulica di gente , adesso vedrai con i tuoi occhi >>.
Quando entrarono nel porto non si capiva niente , era pieno di venditori e ad ogni passo che facevano c' era qualcuno che gli voleva vendere qualcosa, lo sguardo di Isabelle però era rivolto ad una donna che vendeva le mele caramellate e subito le venne l'acquolina in bocca, Aaron accorgendosene si avvicinò alla venditrice e ne acquistò due , una la diede ad Isabelle e l'altra la mangiò lui stesso .
Arrivati vicino ai carri che il capitano Alexander aveva affittato disse ad Isabelle di sedersi su una delle casse così lui poteva aiutare gli uomini a caricare .
Ad Isabelle sembrava che il tempo non passava mai , era stanca e si chiedeva quando avrebbe rivisto Alexander, pensando a lui iniziò a fantasticare , ricordò la sera che l'aveva fatta ballare sulla nave , alla gioia che aveva provato quando lui l'aveva baciata , alle sensazioni che quel bacio aveva suscitato in lei , confrontò il bacio che aveva dato a Cambel e si rese conto che non aveva provato le stesse sensazioni.
Quando Alexander l'aveva tenuta stretta tra le braccia, sembrava che si fossero appartenuti da sempre , come fossero due anime gemelle.
Isabelle si domandò " chissà cosa aveva provato lui ? Quanto vorrei sapere in questo momento quali sono i suoi pensieri, se gli manco , se veramente mi raggiungerà presto ".
Intanto il tempo passava e lei non ne poteva più di stare seduta , così si alzò per sgranchirsi le gambe e iniziò a passeggiare avanti e indietro per ingannare il tempo , ad un tratto udì una voce che la chiamava e si girò stupita per vedere chi fosse.
Una donna si avvicinava a lei chiamandola per nome , Isabelle era intimorita e si chiedeva " come fa a conoscere il mio nome ? mi trovo in un paese nel quale nessuno mi conosce , chissà forse ci siamo incontrati prima che io perdessi la memoria ed ora non mi ricordo più di lei ",
la straniera si avvicinò a lei, non era molto giovane ma era molto bella.
Isabelle le chiese << chi siete? perché sapete il mio nome ? mi conoscete forse?>>,
la donna rispose << il mio nome è Cassandra, sono una veggente, vedo che cose prima che accadano... volete conoscere il vostro futuro? >>,
<< non ho monete, non ho niente da darvi>>,
<< lo so già >> rispose Cassandra << ma un giorno voi vi ricorderete di me , perché ci rivedremo ancora , e allora si che allargherete le vostre mani per riempire le mie, allora che ne dite ? Isabelle accettate o vado via?>>,
<< accetto>>,
Cassandra aprì la borsa che portava a tracolla e tirò fuori una ciotola , la poggiò su una di quelle casse e versò dell' acqua all' interno , prese la ciotola in mano , cantò una specie di cantilena in una lingua che Isabelle non conosceva e le disse di toccare l' acqua,
quando Isabelle la toccò , Cassandra disse << adesso guarda dentro e dimmi cosa vedi >>,
<< vedo una donna bellissima, dai lunghi capelli che mi cerca chiamandomi per nome >>,
<< guarda meglio >> le disse la veggente muovendo l' acqua,
<< adesso vedo me stessa con un bambino in braccio , ma io non lo conosco >>,
<< Isabelle chi c'è di fronte a te? >> ,
<< Alexander e Cambel, ma non capisco Cassandra >>,
<< ragazza nella tua vita ci sarà un grande amore , ma dovrai superare grandi ostacoli, alla fine vincerai e sarai molto felice , viaggerai molto , ti sposterai da un continente all'altro, finché troverai la tua casa e vivrai felice . Non ti arrendere mai >>.
Queste furono le ultime parole di Cassandra, detto questo si girò e andò via lasciandola confusa e anche un po spaventata.

The secret of the love boatDove le storie prendono vita. Scoprilo ora