Isabelle camminava avanti e indietro nella piccola cabina , era nervosa, ancora ripensava al piccolo incidente che aveva avuto con il capitano Alexander.
La vergogna per essersi trovata in una situazione del genere le faceva imporporare tutt'ora le guance.
"Un giorno lontano, quando avrò un marito e dei figli, li farò ridere " si ripeteva parlando tra sé e sè.
" Sono stata venduta, sono finita su questa nave, non ricordo chi sono né qual'è il mio nome , sono anche finita a gambe all'aria per colpa di quello zoticone del capitano, che mi potrà succedere ancora ? ".
La voce di Aaron la destò dai suoi pensieri.
Aaron la chiamò e le disse << ragazza , mi manda Cambel a domandarvi se avreste avuto piacere di raggiungerlo sul ponte per passeggiare un po con lui >>,
il volto di Isabelle s'illuminò di gioia,
<< si certo>> rispose Isabelle,
<< il tempo di prepararmi e lo raggiungo subito>>.
A quel punto corse vicino al letto , prese il baule con i vestiti che gli aveva regalato Cambel, e scelse di indossare uno di colore verde smeraldo .
Era un bellissimo vestito di tafta di seta cangiante, era molto semplice, stretto fino alle ginocchia e dalle ginocchia in poi il dietro del vestito si allargava formando una specie di coda , decorata con i migliori pizzi inglesi.
Mise alle orecchie dei pendagli con degli smeraldi incastonati, si acconciò i capelli , si ammirò allo specchio e uscì per andare ad incontrare Cambel.
Arrivata sul ponte si guardò intorno per cercarlo, lui appena si accorse dell'arrivo di Isabelle la chiamò facendole segno con la mano di raggiungerlo.
Isabelle appena fu di fronte a Cambel lo ringraziò e lui le rispose che era un piacere passare un po di tempo con lei.
Cambel la prese sotto braccio e iniziarono a passeggiare.
Le disse che il vestito le stava un incanto e che i pendagli che portava alle orecchie si abbinavano ai suoi occhi .
Le raccontò che la sua casata era una delle più importanti di Scozia, che erano stati cresciuti da sua madre perché suo padre morì in battaglia quando lui aveva solo 17 anni e che essendo il più grande dei figli divenne l'uomo di casa .
Le raccontò che si prese cura dei suoi cari e li aiutò in ogni loro bisogno .
Isabelle lo ascoltava affascinata e senza pensarci gli disse << quanto vorrei sapere se anch'io ho una famiglia, se ho una madre e un padre che mi vogliono bene , se ho dei fratelli o sono figlia unica >>,
rivolgendosi a Cambel gli chiese
<< chissà perché mi hanno venduta ? >> ,
lui udendo queste parole e leggendo l'angoscia negli occhi di Isabelle, d'istinto l'abbracciò.
Lei si strinse a lui tenendolo stretto al suo cuore e per alcuni minuti rimasero abbracciati senza più parlare .
Se in quel momento qualcuno li avrebbe visti, chissà cos'avrebbe pensato di loro.
Isabelle confusa si staccò da lui , lo salutò e lo ringraziò per la passeggiata e si apprestò a tornare nella sua cabina .
Mentre scendeva le scale , si imbattè nel capitano Alexander, lui la guardò e lei gli disse << cos'avete da guardarmi?>>,
lui rispondendole offeso le disse
<< sembrate una gatta sul piede di guerra, sempre pronta ad attaccarmi, piccola mocciosa>>.
Lei fece per avvicinarsi, tirò la gamba in avanti e gli fece lo sgambetto.
Il capitano ruzzolò a terra come un sacco di patate.
Lei si tirò su la gonna e incominciò a correre , ridendo come una bambina che fa i dispetti,
il capitano scioccato da quello che era accaduto, le gridò << ragazza, me la pagherai >>.
Isabelle arrivata in camera si pentì subito di quello che aveva combinato, rimproverandosi da sola pensando " è solo colpa del mio brutto carattere e adesso cosa faccio per rimediare?
che sciocca sono stata".
Si svestì e si mise a letto , il suo pensiero tornò a Cambel, lo trovava affascinante, non riusciva a capire
cosa provava x lui, se era attrazione oppure gratitudine , in ogni caso l'indomani l'avrebbe scoperto.
Isabelle si addormentò e la notte passò presto senza incubi.
Intanto Alexander sul ponte della nave si rodeva il fegato pensando a quella piccola mocciosa di Isabelle,
gliel' aveva fatta , adesso erano pari , solo che lui non l'aveva fatta cadere di proposito , invece Isabelle si.
"Me la pagherai " si ripeteva tra sé.
Cambel si avvicinò al fratello << cos'è che ti turba?>> gli chiese,
<< lasciami stare >> rispose Alexander << non sono in vena di parlare con te>>,
Cambel gli rispose << va bene fratello , vado a trovare la ragazza >>,
<< fai come ti pare >> disse Alexander.
Scendendo le scale Cambel si chiedeva " chissà cos' avrà mio fratello, ha proprio un carattere terribile ".
Arrivando alla cabina di Isabelle, la chiamò , lei gli rispose di entrare ,
<< andiamo sul ponte a fare una passeggiata >> disse Cambel, così lei uscì e s' incamminarono.
Arrivati sul ponte lui le disse << non manca molto ormai, fra poco arriveremo in Scozia, ti farò conoscere tutte le sue meraviglie, sai si dice che la Scozia sia un paese magico >>,
lei di slancio lo abbracciò ,
<< ho una sorpresa per te ragazza, vieni andiamo in coperta>> ,
la portò nella sua camera dove al centro della stanza c'era un tavolo apparecchiato per due, sopra il tavolo c'era ogni ben di Dio , dai dolci alla frutta caramellata, lei sorpresa gli chiese << ma come avete fatto a convincere il cuoco a preparare questa squisita colazione?>>,
lui ridacchiando le rispose
<< quando si vuole veramente qualcosa tutto è possibile >>.
Fecero colazione conversando della perdita di memoria di Isabelle, che per quanto si sforzasse non riusciva a ricordare proprio niente ,
<< non ti preoccupare >> le disse Cambel
<< ti aiuterò a scoprire il tuo passato, piano piano riuscirai a ricordare >>.
Finito di fare colazione si alzarono e salirono nuovamente sul ponte, fu proprio dopo aver finito le scale che accadde quello che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato,
Cambel abbracciò Isabelle e lei ricambio subito con un bacio, senza pensarci un'attimo, quel gesto le venne naturale , lo baciò con passione, fu a quel punto che Alexander li vide una tra le braccia dell'altro, strinse i pugni con tutta la forza che aveva , furioso, ma decise di andarsene in silenzio senza farsi notare.
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The secret of the love boat
RomanceUna giovane donna di nome Isabelle proveniva da una famiglia benestante conosciuta in Inghilterra per la fama del padre, un grosso latifondista. Un giorno quest'ultimo scoprì che Isabelle non era una figlia legittima bensì era stata concepita dalla...