Isabelle in piedi vicino alla cassa , era ancora confusa dall' incontro che aveva avuto con quella veggente.
Se non avesse visto lei stessa quelle immagini nell' acqua, non avrebbe mai creduto a quella donna.
Si sentiva confusa , il suo cuore tutt' ora batteva all' impazzata, era scossa da brividi di freddo ...
" mio Dio " ripeteva fra sé,
aveva davanti agli occhi l' immagine di quella bellissima donna dai lunghi capelli e dalla voce dolce che la chiamava per nome .
La veggente le aveva detto che la stava cercando, chissà chi era?...
Sentiva un calore lambirgli il cuore, si ripeteva " qualcuno mi sta cercando, chissà dove , per fortuna non sono sola al mondo , c'è qualcuno che mi ama ",
ricordandosi la visione che Cassandra le aveva fatto vedere si ricordò del bambino che teneva in braccio,
chissà chi era, e perché aveva visto Cambel e Alexander di fronte a lei ,
<< mio Dio >> si ripeteva tra sé << ho un groviglio di pensieri che mi stanno divorando la mente>>.
Udì la voce di Aaron e si destò dai suoi pensieri,
il mozzo vedendola pallida le chiese cos' avesse , se aveva fame o doveva forse liberarsi la vescica ...
lei arrossendo gli rispose che era quello il motivo del suo pallore, perché non voleva raccontare a nessuno quello che le era successo.
<< Venite con me >>le disse il mozzo
<< per prima cosa la porto a liberarvi dai vostri bisogni >>, quando Isabelle ebbe finito entrarono in una taverna che si trovava vicino al porto e ordinarono due pagnotte ripiene di carne lessa e una brocca d' acqua, poiché Alexander gli aveva proibito di bere.
Quando la cameriera della taverna li servì , Isabelle ed Aaron divorarono la pagnotta velocemente perché in quel trambusto e per tutto quello che Aaron aveva dovuto fare non si erano resi conto che erano quasi digiuni dalla mattina .
Quando ebbero finito si alzarono , Aaron pagò il conto e uscirono dirigendosi verso i carri.
Isabelle gli chiese << Aaron, quanto tempo dobbiamo aspettare ancora? >>,
<< questo è l' ultimo carro , poi attendiamo l' arrivo di Cambel ed Alexander e vedremo cosa pensano di fare >>,
<< va bene >>.
Aaron disse ad Isabelle che se aveva freddo , poteva salire su uno dei carri che era coperto , così si sarebbe riparata dal freddo ...
Lei guardò il carro e decise di non salire , forse perché i luoghi chiusi le mettevano ansia .
Si rivolse ad Aaron << mentre tu finisci il tuo lavoro, io passeggio un po così mi sgranchisco le gambe >>,
<< d' accordo ragazza , ma non ti allontanare >>.
Dopo quasi un ora Isabelle si stancò e andò a sedersi sopra una cassa ...
Era stanca di aspettare , il sole stava per tramontare, da lì a poco tempo sarebbe sceso il buio e di Alexander ancora nessuna traccia.
Sul porto c'era un via vai di persone , alcune vendevano le proprie mercanzie , altri compravano , non si capiva niente,
pensò "ma perché le persone non si stancano mai?io pur non avendo fatto niente mi sento esausta , chissà come fanno ad avere tutta questa energia?...".
Mentre stava pensando come l' avrebbero accolta le sorelle del capitano, solo a pensare ad Alexander un brivido le percorse la schiena e in quell' istante si rese conto di quanto lui fosse diventato importante per lei.
Intanto Alexander sulla nave aveva appena finito di trattare con il suo ultimo cliente , finalmente aveva terminato , adesso poteva andare da lei .
Il pensiero di Isabelle l'aveva tormentato per tutto il giorno senza dargli un attimo di tregua , non vedeva l'ora di stringerla tra le braccia.
Si chiese se aveva sentito la sua mancanza anche lei ...
La voce di Cambel lo riportò alla realtà..
<< Su fratello scendiamo a terra , non sto più nella pelle, non vedo l'ora di arrivare a casa per poter abbracciare Kate e le nostre sorelle >> , così dicendo si misero sulla scialuppa insieme agli altri marinai e si diressero verso la spiaggia.
Arrivati sulla riva , saltarono dalla scialuppa e si diressero al porto .
Era quasi buio , Cambel gli disse
<< cosa facciamo fratello? Affittiamo delle camere per la notte o vuoi partite adesso?>>,
<< partiamo subito, non ce la faccio ad aspettare ancora , voglio tornare a casa nostra >>,
<< va bene, sono d'accordo con te, sbrighiamoci >> e con passo svelto si diressero verso i carri.
Quando arrivarono, Alexander chiese ad Aaron dove si trovava Isabelle e lui rispose che era su uno dei carri che stava riposando...
< < bene , prendi il mio cavallo , intanto vado a vedere come sta Isabelle >>.
Il capitano salì sul carro e la trovò addormentata, restò un po a guardarla , non volendola svegliare si abbassò e le sfiorò le labbra dolcemente, Isabelle avvertendo la sua presenza aprì gli occhi e gli cinse il collo con le mani in un abbraccio, lui la fece alzare e la tenne stretta a se sfiorandole il lobo dell' orecchio con le labbra in un dolce bacio, poi le sussurrò << sei pronta a conoscere la mia famiglia?>>,
<<si>> rispose lei,
<< Isabelle ti va di cavalcare con me fino a casa o preferisci restare sul carro ? >>,
<< cavalcheremo insieme >>
<< va bene svelta andiamo >> e si diressero verso Aaron che teneva le redini del cavallo del capitano Alexander, la aiutò a salire , poi lui salì dietro di lei e diede l' ordine di partire.
Lui si mise davanti e tutti i carri uno dietro l'altro e alla fine della fila si sistemò Cambel così se ci sarebbe stato pericolo avrebbero potuto difendersi .
Isabelle era protetta dalle braccia di Alexander, lui aveva allargato il suo mantello e l'aveva coperta , così facendo aveva creato una barriera per proteggerla dal freddo .
Isabelle guardò in alto e vide che il cielo era ricoperto di stelle e che la luna stava illuminando il suo cammino, uno spettacolo che avrebbe ricordato .
Lei stretta ad Alexander si sentiva al sicuro come se si fossero appartenuti da tutta la vita ma poi ripensò a quello che le aveva detto la veggente e quanto ancora doveva combattere per essere veramente felice, alzò gli occhi verso Alexander e quando lui ricambiò il suo sguardo, lei ne rimase rapita dalle emozioni che vi lesse e senza nemmeno rendersi conto di aver aperto la bocca gli disse << credo che il mio cuore ti appartiene >>,
fu in quel momento che mille emozioni passarono sul viso di Alexander, prima di stringerla a se.
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The secret of the love boat
RomansaUna giovane donna di nome Isabelle proveniva da una famiglia benestante conosciuta in Inghilterra per la fama del padre, un grosso latifondista. Un giorno quest'ultimo scoprì che Isabelle non era una figlia legittima bensì era stata concepita dalla...