Cap. 18

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Entro nella rimessa delle moto, sul retro del castello, col fiato corto. Ho percorso corridoi e scalinate a perdifiato dopo aver indossato la mia tuta, bianca e logora, di moto-rally. Ho sentito Aidan e Kate discutere a voce alta dietro la parete che separa le nostre stanze, non so cosa si siano detti perché nelle mie orecchie rimbombava come vento in tempesta la voce lieve di Aidan che sussurrava il mio nome, perso nella curva del mio collo.
Non devo più cascarci, mai più. Non posso e non devo permetterlo, lui ha una ragazza, io devo andare per la mia strada e, soprattutto, lui è Aidan.
Quello che mi ci vuole è una lunga corsa sulle Scogliere, il gelo metterà ordine nelle mie idee e il vento spazzerà via dalla mia testa tutto quello che è successo in questi pochi giorni.
In sella alla mia moto mi sento libera e davvero viva, che quei due se ne stiano a litigare o a baciarsi o... che facciano quello che vogliono.
Tiro fuori la moto e mi avvio verso la cancellata principale ma, scorgendo un paio di finestre aperte nella foresteria, mi fermo per salutare Delia e Greg che saranno tornati dalla loro piccola vacanza.
'Ragazzacci!' grido affacciandomi sull'interno di una delle finestre 'dove vi siete andati a cacciare?!' sento subito aprirsi il portone e la mia Delia, sorridente e dallo sguardo sempre aperto e gioviale, spalanca le braccia per farsi dare un abbraccio. Mi invita a nozze e mi fiondo su di lei come se non la vedessi da anni.
'Tesoro mio!' mi saluta schioccandomi un grosso bacio sulla guancia 'come te la sei passata senza la tua Delia?'
'Benone!' scherzo io, poi sento che il mio sguardo si rabbuia e non posso fare a meno di ammettere 'insomma... sarebbe potuta andare meglio...'
Delia mi scosta da lei per fissarmi negli occhi: mi conosce troppo bene. La butta lì, un po' con tono scherzoso ma misto a preoccupazione 'non dirmi che hai già avuto problemi con tuo cugino Aidan?!'.
Io quasi sobbalzo, Dio ma sono così prevedibile? Ho scritto in faccia quello che sento?
'No no...' replico, forse un po' troppo in fretta 'quasi neanche l'ho visto!' finisco ostentando un'indifferenza che sono proprio lontana dal provare, maledetta me.
E infatti lo sguardo inquisitorio di Delia si pianta nel mio, non sono mai stata brava a mentire e quindi cerco di svincolarmi 'bene, ci vediamo magari stasera' le annuncio calcando sul 'magari'.
Salgo in sella e mentre metto in moto vedo con la coda dell'occhio mio cugino uscire di corsa dal castello.
'A dopo, Delia...' mi affretto a dire partendo veloce.
Viaggio per una mezz'ora sulla stretta strada appena battuta dagli spazzaneve che porta sulle Scogliere. Che paesaggio! Intorno a me solo bianco e qualche albero maestoso e rattrappito sotto la spessa coltre bianca.
Eccole finalmente! Le vedo maestose, dietro una curva a gomito che prendo a tutta velocità. La bellezza della natura mi esalta, non è paragonabile a nient'altro.
Accellero e mi dirigo verso la piccola radura da dove il vecchio faro domina terra e mare. È disabitato e inattivo da anni ma questo non fa che aggiungere fascino a quel gigante che adesso sembra addormentato sotto la spessa coltre di neve candida.
Lascio la moto e mi guardo attorno respirando a pieni polmoni, il gelo è tagliente come una lama affilata così decido di entrare dentro il vecchio faro: l'interminabile scala di pietra che sale a chiocciola su alla lanterna mi aiuterà a levarmi di dosso e dalla mente il calore del corpo di mio cugino contro il mio. Non posso fare a meno di pensarci... sono stata così vicina a baciarlo. Cosa mi è saltato in mente? Non avrei neanche dovuto ritrovarmi così, da sola con lui, e non dovrà più succedere.
Sento dei passi, sul selciato dell'entrata al faro, sarà qualche altro solitario come me o qualcuno venuto a fotografare dall'alto la costa. Il paesaggio è mozzafiato, il riverbero del sole su mare e neve è qualcosa di quasi soprannaturale. Ed eccola, la parte dell'Irlanda che più mi ricorda la mia adorata terra dei ghiacci. Mare a perdita d'occhio, distese innevate, cielo e nuvole candide. Mi fermo estasiata a guardare rapita la natura invincibile che mi si para innanzi così maestosa.
Rimango persa nei miei pensieri, la mia mente e il mio cuore sono lontani da qui, ripenso a quanto è cambiata la mia vita in un anno, a quanto sia cambiato mio cugino ora che ci siamo ritrovati. Ci casco di nuovo, nonostante sia venuta qui proprio per evitare di pensare a quanto è stato sul punto di accadere, la mia mente imperterrita ci ritorna.
Poi sento dei passi, dietro di me, e un inconfondibile 'Elly...'

***Come Ghiaccio E Fuoco***Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora