Cap. 20

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Prima di tornare al maniero decido di fare una deviazione. Non ho nessuna voglia di incontrare Kate e stare a sentire quella sua vocetta petulante, sento proprio il bisogno di calmarmi... dall'eccitazione, dalla rabbia... quella peste di mia cugina è ancora così cocciuta, Cristo! Ma non ho nessuna intenzione di dargliela vinta, non stavolta.
Dirigo la moto verso Portrane, se sarò fortunato trovo Ross ancora nel suo studio. Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe diventato un architetto così affermato, quel testa calda del mio migliore amico. Un architetto come vorrebbe diventarlo Elly.
Elly, Elly, Elly... perché è un punto fisso dei miei pensieri? Perché non riesco a tenercela fuori neanche per un attimo? Un gran bel mistero.
Entro nel vecchio palazzo di pietra a due piani che dá sulla piccola piazza del villaggio e che ospita lo studio di Ross: tipico del mio amico scegliere sempre ciò che va controcorrente. Un architetto affermato come lui avrebbe avuto uno studio in pieno centro a Dublino, zeppo di ricconi che fanno la fila per farsi progettare ville in campagna. Ma lui è Ross Lifter, e non ci va d'accordo con la massa.
'Brutto stronzo' esordisco con il nostro saluto di sempre, spalancando la porta a due ante 'te ne stai chiuso qui tutto il giorno, non ce l'hai una ragazza?'
Ross alza lentamente gli occhi dal tavolo ingombro di piantine e cartacce e scoppia in una risata.
'Non sono mica io il divo del cinema che le ha tutte ai piedi!' esclama venendomi a dare una grossa pacca sulla spalla 'siediti che ci stappiamo una birra, dai'.
'Mica tutte, sai?' gli dico con un sospiro. Già, l'unica che vorrei lo fosse è ancora indecisa se odiarmi a morte o trovarmi semplicemente antipatico.
'Uhhhh.... allora l'hai trovata?' mi chiede sornione.
'Trovata, chi?' domando non capendo. 'Quella giusta no?!' Ross parla come se tutto fosse chiaro come il sole 'se non ti cade ai piedi stai sicuro che è quella giusta'.
Non ci ho mai fatto il callo a questi ragionamenti che sono logici soltanto per lui, e credo che mi ci vorrà più di una birra per farmelo spiegare.
'Dai, mettiti comodo che ti psicanalizzo un po'...' mi dice indicandomi la vecchia poltrona di pelle scura 'lo sai che se non riuscivo in architettura avrei voluto fare lo psicologo?' mi confessa con un sorriso.
'Come no! Ti ci vedo proprio bene' lo prendo un po' in giro scoppiando in una risata.
Ross si fa serio, e con tono professionale mi chiede 'dunque, di chi stiamo parlando?'
Lo guardo fra il divertito e il sorpreso 'ma dai Ross! Vuoi davvero psicanalizzarmi?'
'Beh amico mio...' dice mettendomi una mano sulla spalla 'male non ti farebbe, hai l'aria di chi non sa che pesci prendere'.
Ma come diavolo fa a capire tutto con una sola occhiata? Sono davvero così facile da interpretare? Mi è sempre stato detto di essere un enigma che cammina, ma Ross evidentemente sa quello che tutti ignorano. Sono combattuto, devo vuotare il sacco? Beh, a dire il vero se ho un sacco da vuotare vuol dire che sono già messo parecchio male. Cristo, non ho mai avuto problemi con le donne. Fino ad ora. Fino a Elly. Perché non è ancora quell'odiosa bambina dai selvaggi capelli rossi? Perché è così bella? Perché il suo carattere, che non è cambiato di una virgola, adesso mi prende come nessuno mai? Perché mi è entrata nella testa come un tarlo del quale non si riesce più a liberarsi?
Ho davvero bisogno di Ross, già.
'Presumo che a darti problemi non sia quella sciacquetta che ti è venuta dietro dall'America, giusto?', mi chiede Ross. Il mio silenzio è inequivocabile.
'Bene, colpito e affondato!' esclama notando il mio ostinato silenzio. So dove vuole arrivare, ma parlargli di quello che mi sta succedendo da 3 giorni a questa parte mi farebbe davvero sentire un matto che ha bisogno del lettino dello psicologo.
'Non ho nessun problema' dico forse troppo in fretta e con un tono che forse mi esce un po' troppo duro.
Ross sembra finalmente demordere, almeno per il momento 'dai, cambiamo discorso. Allora, questa nuova serie che girerai qui?'
Sì, il mio vecchio Ross mi conosce fin troppo bene, sa che quando la gente insiste con me è peggio e non ne cava nulla, e in questo caso dovrei smetterla io stesso di insistere per capire quello che mi prende. La cosa più chiara, al momento, è che non c'è nulla di chiaro, non ci capisco più niente e la cosa mi destabilizza quasi fastidiosamente. Me ne sono stato tranquillo per tutti questi anni, ho seguito la mia strada, ho avuto successo, la mia vita mi sta bene così... perché complicarmela proprio adesso? La risposta ce l'ho ma devo ignorarla, per il mio bene.
'É una serie anglo-americana, un thriller...' spiego a Ross '...non appena letto il copione mi sono incaponito e ho avuto la parte, credo che ti piacerà. Gireremo a Dublino e qui nei dintorni'.
'E com'è che non hai detto niente a nessuno? Neanche zia Enya me ne ha parlato!' effettivamente Ross ha ragione, non ne ho fatto parola con nessuno fino a qualche giorno fa, la mia indole solitaria fatica a mettersi da parte e sentire le aspettative di tutti sul figliol prodigo che torna all'ovile, anche se per poco, mi sfianca.
'A dire il vero mi hanno comunicato i luoghi delle riprese soltanto la settimana scorsa...' cerco di giustificarmi, dicendo comunque il vero '... e poi una volta qui non ho avuto modo di prendere il discorso con nessuno'.
Ross ha lo sguardo divertito e con un mezzo sorriso mi dice 'beh, al maniero saranno tutti contenti che tu sia tornato a stabilirti qui per un po'...'
Cara vecchia volpe, il mio amico. Prende il discorso alla larga ma so che vuole arrivare ad Elly. La mia reazione di qualche sera fa al pub deve averlo stupito e insospettito.
'Già...' dico con indifferenza '...sembrano tutti abbastanza contenti...'
'Tutti, proprio tutti?' mi incalza.
'Dai Ross' mi spazientisco '...dove vuoi arrivare? Sono finalmente qui, mi sono pure portato una fidanzata dietro, cos'altro ci dovrebbe essere?'
Adesso il sorriso di Ross è ancora più largo 'ahhh, quindi siete una cosa tipo 'ufficiale'?
No che non lo siamo, Dio me ne scampi. Kate è proprio l'ultima donna con la quale potrei considerare di fare sul serio. Ci divertiamo, lo sappiamo entrambi.
Anzi, dal canto mio, mi divertivo. Ma da qualche giorno non è più così, non la soffro e questo non fa che preoccuparmi.
'Ho la faccia di uno che fa sul serio, Ross?' gli domando con una smorfia ironica 'No. E lo sai megĺio di me'.
Mi alzo per andarmene, prima che il discorso prenda una piega che non mi va, Delia si starà chiedendo dove sia finito. Le avevo promesso di passare da lei a parlare un po': cara dolce vecchia Delia, la mia seconda madre. Non la vedevo da anni, e recuperare gli abbracci e i suoi pranzetti squisiti è la prima cosa che farò in questi mesi qui.
C'è un'altra persona però, con la quale voglio recuperare un rapporto che forse non c'è mai stato, una persona della quale voglio sapere tutto e della quale mi sono perso tutto, in questi anni trascorsi all'estero. E continuo ancora a domandarmi perché non vedo l'ora di farlo.

***Come Ghiaccio E Fuoco***Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora