I'll find my way...

1.2K 56 2
                                    

Nota autrice
Grazie a tutti quelli che sono arrivati fino a qua nonostante i miei continui ritardi causati dalla mia vita incasinata 😑
La storia va avanti però e tra poco prenderà una svolta piacevole!

Stavolta ho aggiunto la canzone che ha accompagnato la realizzazione di questo capitolo e da cui ho preso l'idea per il titolo.
Quasi tutti i capitoli prendono il titolo da una canzone perché quasi sempre li scrivo ascoltando quella che più mi ispira per la storia in quel momento.
Ve lo dico perché nei prossimi capitoli ci sarà una piccola sorpresa a riguardo 😊
Buona lettura e se vi piace votate e commentate.
Ogni voto è un piacere per me e una spinta in più per scrivere. Grazie a tutti!

______________________________________

Come sarebbe ora la mia vita se non avessi perso la memoria? Se non avessi perso tutto di me?
...

Se non fossi caduta quel giorno sbattendo la testa...

La perdita di memoria è stata causata dalla commozione cerebrale ma poi nelle due settimane in ospedale ho riacquisito buona parte delle mie conoscenze. Sapevo il mio nome, riconoscevo i miei familiari e ricordavo i loro nomi, più avanti scoprii di ricordare il mio mestiere e ricordavo tutto quello che ho imparato durante gli anni dell'Università...ma non ricordavo le persone che mi hanno circondata in quel periodo, né i professori, né i compagni di scuola e niente amici.
In più non sentivo emozioni per nessuno.
Non ricordavo il bene che volevo ai miei genitori, non ricordavo la complicità tra me e i miei fratelli...
Era come se emotivamente mi fosse stato rimosso tutto.
I medici mi dissero che non potevano fare nulla. Dovevo risolvere io in qualche modo, era un blocco psicologico.

Mi fissarono degli appuntamenti con una psicologa che mi consigliò di incontrarmi con qualche amica,  magari mi avrebbe aiutato a sbloccare la memoria.
Alla fine, a una delle sedute, lei e mia madre mi fecero trovare una mia compagna di studi.
Da quello che mi dissero era stata lei a cercarmi.
Ci provai ma quando la fecero entrare nella stanza realizzai che la mia vita era andata. La Lauren che quella ragazza conosceva non c'era più.

Ricordavo che lei quel giorno mi guardava come se avesse ritrovato la persona più importante della sua vita, sicuramente eravamo molto amiche.

Io la guardavo cercando di ricordare qualcosa, qualunque minimo dettaglio di quella ragazza ma niente.

Ricordo la delusione nei suoi occhi quando capii che non la riconoscevo ed è stato in quel momento che decisi di chiudere con il mio passato.
Non volevo far soffrire le persone che mi volevano bene e quella ragazza mi voleva bene, si vedeva.
E io neanche me la ricordavo...

Non potevo tornare dalle persone che mi conoscevano come se non fosse successo niente.
Dovevo andare avanti da sola.

Chiesi a mia madre di farla andare via e lei senza farselo ripetere si avvicinò alla ragazza e le chiese di andarsene. Lei protestò ma poi mia madre le disse qualcosa dopodiché vidi i suoi occhi spegnersi e dopo un'ultimo sguardo a me uscì dalla stanza.

Quello sguardo mi uccise. Avevo deluso qualcuno che prima era importante per me, senza poterlo impedire. Non la guardai neanche più di tanto, mi faceva stare male vederla così.

Mi arrabbiai parecchio con la psicologa. Le dissi che doveva pensare prima a guarirmi e solo dopo farmi incontrare con chi per ora non ricordavo. Le dissi molte cose brutte per la rabbia che mi ribolliva dentro.

Lei alla fine mi disse che purtroppo non c'era una medicina per farmi guarire, non era un'infezione da combattere con un semplice antibiotico. Dovevo lavorare su me stessa.

Write on me [Camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora