Sometimes you gotta bleed to know That you're alive and have a soul

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... Sometimes you gotta bleed to know
That you're alive and have a soul...

Lo squillo del telefono mi fece letteralmente saltare dal divano.

Alex, ovviamente.
Avrei dovuto rispondere, ma non avevo la forza neanche di prendere il telefono in mano.

"Scusami tantissimo ma ho la febbre altissima, non riesco proprio a venire al lavoro oggi."

Questo diceva il mio messaggio a lui.
Sembrava una ripicca anche se non era niente del genere.
Ma lui non sapeva nulla di me.

Dopo la chiamata mi arrivò un messaggio.

-Lauren, stai bene però?

Ignorai anche il messaggio.

Mi feci forza per andare a prendere una bottiglia di vino e versarmi un bicchiere generoso che buttai giù come fosse acqua e tornarmene  subito al mio rifugio tra i cuscini del divano.

Mi addormentai ancora.

Quando mi svegliai c'era qualcosa che mi disturbava.

Ancora quel rumore...

Il campanello, ecco cos'era.

Presi il telefono in mano per controllare l'ora. Rimasi sorpresa. Era pomeriggio. Avevo dormito tutto il giorno.

Il leggero mal di testa si stava trasformando in qualcosa di peggio e il campanello non aiutava per niente.
Continuai a cercare di ignorarlo.

Sul telefono c'erano diverse chiamate e qualche messaggio.
Alex, Mark e un numero sconosciuto.

Aprii i messaggi e aprii quelli dal numero sconosciuto.

" Ciao, sono Camila, Alex ci ha detto che stavi male, spero niente di grave. Sarei contenta di avere tue notizie."

Il cuore mi cominciò a battere forte.
Mille pensieri si erano fusi in una grande confusione nella mia testa.

Il campanello suonò ancora.

Ancora da quel numero:

"Ciao, scusa per il disturbo però sono un po' preoccupata. Potresti farmi sapere se stai bene?"

Lessi il secondo per poi leggere l'ultimo.

"Dopo lavoro passerò a vedere se va tutto bene."

Avevo il cuore in gola, ero letteralmente spaventata. Probabilmente era lei al campanello, ma come faceva ad avere il mio indirizzo?

Avevo ancora il telefono in mano quando cominciò a squillare.
Chiamata in arrivo dal numero (s)conosciuto.

Era difficile decidere cosa fare. La volevo vedere, ma non stando in queste condizioni.

-Pronto, con chi parlo?

-Ciao Lauren, sono Camila. Volevo chiederti se stai bene? Alex mi ha detto che stavi male e che non aveva più notizie di te. Ci stavamo un po' preoccupando.

L'avranno sicuramente mandata loro.

-Sto...bene. Cioè sto male ma starò meglio presto. Stavo dormendo tutto il giorno a causa della febbre. Scusate per non aver più fatto sapere nulla.

-Non ti preoccupare, anzi scusa per averti svegliata. Ero solo preoccupata.

In realtà ti ho portato qualcosa, non voglio disturbare, solo, potrei lasciartelo e poi me ne vado?

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