Maybe one day we'll wake up and this will all just be a dream

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Il telefono cominciò a squillare di nuovo..stava impazzendo non lo voleva più sentire..quando lo prese in mano per spegnerlo, per sbaglio rispose alla chiamata.

Nessuno parlava e per un po' si sentiva solo il vento soffiare nel microfono dell'apparecchio.

-Lauren? Hai risposto! grazie grazie grazie! Ti prego dimmi dove sei?
No anzi se non vuoi tranquilla, dimmi soltanto se stai bene, solo questo. Ti prego dimmi che stai bene.

Lauren teneva il telefono in mano come se potesse esplodere da un momento all'altro.
Nonostante non l'avesse appoggiato all'orecchio sentiva chiaramente la voce che amava più di tutte.
Camila urlava nell'apparecchio dalla felicità.
Sicuramente era stata lei tutte quelle volte e non si aspettava nessuna risposta neanche questa volta.

-Lolo..ci sei?
Ti prego dimmi qualcosa.
Dimmi solo se stai bene e poi ti lascerò in pace. Ma ti prego sentiti almeno con le altre, non isolarti, per favore, non metterti nei guai. Non potrei sopportare l'idea che ti succeda qualcosa per colpa mia...per quello che ho fatto.
Io non avrei dovuto forzarti a fare qualcosa che non volevi, mi dispiace.
Ti prego perdonami, sono stata una stupida.
Ora mi rendo conto che per te deve essere stata terribile la notte scorsa e mi dispiace veramente tanto, io pensavo lo volessi anche tu, ma come sempre ero troppo concentrata su quello che volevo io senza accorgermi che tu non volevi e mi dis...

-Era perfetta...

Camila era confusa dall'interruzione di Lauren. Per tutto il tempo non aveva detto nulla e ora non riusciva a capire cosa intendeva con quelle due parole.

-Che vuol dire?

-La notte scorsa...era perfetta...era un sogno.

Ora la più piccola era ancora più confusa di prima.

-Ma allora perché...perché stavi piangendo stamattina? Perché sei scappata? Perché sei così arrabbiata con me?

-É stato un sogno...poi mi sono svegliata e...e ho capito che era stato SOLO un sogno.

-Non capisco...ho fatto qualcosa di sbagliato?

Lauren ormai faticava a trattenere il pianto...

-Mi hai permesso di innamorarmi di te...e poi...insomma Camila, ho trovato la lettera.
Non serve che tu aggiunga altro, ora capisco perfettamente...tutto.

Non lasciò il tempo a Camila neanche di rispondere, comunque non voleva sentire altre scuse e spiegazioni. Tanto erano tutte menzogne.
Camila le aveva mentito, l'aveva ferita e ora lei era stanca.

Era stanca, era sola e tutto d'un tratto si sentiva crollare il mondo addosso.

Era veramente sola, era buio, tutto intorno c'era solo il mare e nelle orecchie sentiva il vento fischiare forte.
La tempesta ora stava sfogando la sua rabbia alla massima potenza.
Anche in lei la tempesta era arrivata al culmine, ribolliva di rabbia e dai suoi occhi cominciarono a sgorgare lacrime bollenti quasi fossero fuoco liquido. La delusione e l'umiliazione bruciava forte in lei.

Si sentiva inutile.

Si sentiva usata.

Perché Camila ha giocato così con lei?

Non lo riusciva a sopportare. Cominciò a urlare contro il vento tutta la sua rabbia e la sua delusione.
Era sfinita.
Si faceva sempre più buio,
il vento fischiava nelle orecchie sempre più forte.
Scivolò a terra stanca mentre sentiva in lontananza il telefono squillare di nuovo.
-Non ce la faccio... Sussurrò al vento. Poi si fece silenzio e il buio l'avvolse dolcemente.

Pov Camila

Altri 5 minuti.
Solo altri 5 minuti e sarei arrivata. Ora capivo perché lei fosse scappata in quel modo stamattina. Ora capivo tutto.
Ero dispiaciuta che avesse letto quella maledetta lettera che avevo scritto anni fa, quando non riuscivo ad accettare che l'amavo, ed ero arrabbiata con me stessa per averlo buttato nel cestino invece di bruciarla quando due giorni fa l'avevo trovata.
Se solo l'avessi distrutta, ora probabilmente saremmo state ancora a letto a coccolarci o sul divano a guardare un film o semplicemente a guardarci negli occhi.

Write on me [Camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora