Brett Talbot

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È il giorno più bello della tua vita! A scuola ti hanno comunicato che il giorno dopo sareste partiti insieme per una gita, solo voi dellultimo anno.
Uncio inconveniente? La Devenford.
Quei montati figli di papà, pieni di soldi e stupidi sorrisi stampati sulle facce dei futuri politici.
«Sono così eccitata per la gita!» esclama Kira, raggiante e tu annuisci sorridente.
Subito arrivano Scott, il suo ragazzo e Liam, tuo fratello. Vi cingono le spalle con un braccio e insieme vi incamminate verso la mensa, fantasticando sulla gita imminente.

Casa tua, pomeriggio.
«Io dormirò con Scott.» annuncia la tua amica Kira, mentre se ne sta stesa sul tuo letto. Tu stai preparando la valigia, mettendo dentro «solo lo stretto necessario», come ha sottolineato la vostra professoressa.
Beh, solo due valigie e un borsone. Oh, e lo zaino. E la borsa.
Decisamente troppo, cosi rivedi i tuoi piani e cerchi di comprimere tutti gli abiti in una sola valigia.
«E come... Credi di... farlo? Dannazione!» esclami quando i tuoi abiti esplodono fuori dalla valigia.
«Beh, la serà sgattaiolo fuori dalla camera e vado da lui. Tu starai zitta, vero?» chiede retoricamente.
Come se ci fosse bisogno di risposta.
«Ovviamente.» sbuffi togliendo un po' di abiti, prima che salti tutto per aria.
«Magari incontrerai un ragazzo bellissimo, alto, altletico e divertente e vi metterete insieme! Che bello...» esclama sognante Kira, guardando un punto lontano.
«Certo, magari persino della Devenford.» replichi sarcasticamente e lei si riprende, scuotendo la testa.
«Non capisco perché tutta questa rivalità con i ragazzi di quella scuola. Capisco che siate avversari di lacrosse, ma è un po' esagerato.» constata lei senza scomporsi. Fai una smorfia, pensando all'ultima partita.
8-1 per loro. Nessuna sconfitta aveva mai bruciato tanto.
«Esagerato finché vuoi, ma io non socializzo con quelli.» rispondi cancellando le immagini del campo di lacrosse dalla tua mente.
Kira non replica e tu finisci di fare le (o meglio, la) valigia, infilando tutto il necessario alla bell'e meglio.
Dopo una cena a base di pizza e una maratona di Harry Potter, tu e la tua amica vi fiondate a letto, per riposare bene prima di un viaggio in pullman di ben cinque ore.

A scuola, il mattino dopo.
«Forza, y/n! Ci prenderanno i posti migliori sul pullman!» grida Kira trascinando il suo trolley davanti ai professori che fanno l'appello.
Tu non rispondi, ma sbadigli e ti passi stancamente una mano sul viso.
Con lentezza estenuante ti porti verso il campanello di studenti e Kira ti scuote allegramente.
«Starmo vicine in autobus, immagina che divertimento!» esclama.
Sono le sei e trenta del mattino. Chi sorride alle sei e trenta del mattino?
«Mi spiace, Yukimura. I posti sono gia stati assegnati: un ragazzo della Devenford e uno della Beacon Hills, in modo da rafforzare i rapporti di amicizia tra le due scuole. Non lamentatevi, o vi lascio a casa.» parla il coach, con il fischietto che pende dal collo.
Cosi comincia un elenco infinito di nomi, assegnando ad ogni povero ragazzo della tua scuola uno di quegli strafottenti.
«Y/SN e Talbot.» grida il coach e ti trascini avanti per vedere chi sia questa "Talbot". Ma invece di una ragazza arrogante e con un nome tipo Natasha o Pàmela, ti si para davanti un metro e ottanta di fisico palestrato e sorriso beffardo.
«Magari incontrerai un ragazzo bellissimo, alto, altletico e divertente e vi metterete insieme! Che bello...»
Le parole di Kira rimbombano nella tua testa, ma le scacci prima di fantasticare troppo su questo tipo, che tra l'altro ti squadra come se fossi una rara specie di qualche animale.
«Ehi, bell'addormentato! -lo richiami- blocchi il passaggio. O sali o stai qua.» dici in modo poco amichevole.
Sono le sei e trenta del mattino. Ricordi al tuo subconscio, come scusa.
Il ragazzo smette di fissarti e sale, prendendo posto sul sedile dalla parte più esterna.
«Ti faceva tanto schifo scalare in là?» lo aggredisci e lui si limita ad annuire, sorridendoti per prenderti in giro.
Adesso lo prendi a sberle.
Ma non lo fai e ti limiti a sbuffare, imprecando internamente e rivolgendogli un'occhiataccia.
Così ti siedi e posi la testa contro il finestrino, nel tentativo di dormire un po', mentre il coach sbraita le solite regole.
«Non ho capito come ti chiami.» esordisce il tuo vicino, voltandosi verso di te.
Vuole anche parlare? Dio, no. Ho sonno, sparisci coso.
«Y/n.» dici in fretta e ti volti di nuovo verso il paesaggio e poggi la testa sul vetro freddo.
«Io mi chiamo Brett. Giochi a lacrosse, vero?» ti chiede e tu annuisci. Probabilmente adesso comincerà a sfottere perché avete perso la partita.
«Abbiamo giocato contro di voi, poco tempo fa. È stata una bella partita.» commenta.
Oh, certo. Soprattutto se sei stato brutalmente battuto dai figli di papà.
«Avete giocato bene.» ritenta e allora tu ti giri verso di lui.
«Vuoi prendermi in giro? Allora muoviti a farlo e poi lasciami in pace.» gli dici in modo un po' velenoso.
Ma Brett scuote la testa e ti rivolge un sorriso sincero.
«Non voglio prenderti in giro. E poi, perché dovrei? L'anno scorso, se non ricordo male, ci avete stracciati 9 a 0. Quello è stato orribile.» ricorda con una smorfia sul viso.
Tu non puoi fare a meno di ridacchiare e Brett ti guarda stupito.
«Allora la musona sa ridere!» esclama fingendosi stupito e tu lo colpisci sul braccio. Lui ride e posa una mano sulla tua che sta ancora appoggiata al suo braccio, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Bravo, uccidimi facendo il carino.
«Non sono musona.» ti imbronci e lui solleva le sopracciglia, guardando la tua reazione.
«Beh, tu mi hai fatta arrabbiare!» dici a mo' di scusa e Brett alza gli occhi al cielo, mantenendo quel sorriso.
Sembra che la conversazione sia finita e tu cerchi di riprendere sonno.
Ma no.
Brett ti batte sulla spalla per chiamarti e tu ti volti bruscamente verso di lui.
«Cosa?» chiedi e lui ti mostra un foglio bianco e due penne. Lo guardi interrogativa e lui disegna la griglia per giocare a tris e poi ti passa una penna.
«Solo un paio di partite.» dice mentre cominciate a giocare e tu annuisci.
«Solo un paio.»

Mezz'ora dopo.
Avete riempito due fogli. Avanti e dietro.
È vero che avreste dovuto giocare per poco, ma le sue battute ti hanno fatta ridere e hai continuato ad accettare di giocare.
Brett sostiene che tu abbia imbrogliato, dopo la quarta volta che lo hai battuto.
«Come si puó barare a tris?» hai ribattuto. Lui ha fatto spallucce e ha tirato una riga nera sul foglio, come per cancellare le tue vittorie.
All'improvviso una nuova ondata di sonno ti prende, cosi chiedi scusa a Brett e ti metti a riposare.
Dopo poco cominci ad avere freddo, essendo coperta solo da una maglietta di cotone e un paio di jeans, ma sei troppo pigra per aprire gli occhi.
Poi non senti più il freddo. Una morbida coperta si posa su di te e tu ci affondi dentro, frata a chiunque sia stato.

Fine del viaggio.
«Ehi, y/n. Sveglia... Dai, siamo arrivati.» una voce ti scuote e lentamente ti svegli. Ti guardi intorno, confusa e la prima cosa che vedi sono un paio di occhi.
«Ciao Brett.» mormori con il tonno assonnato e senti una risata da parte sua.
Ti stiracchi come un gatto, ma subito ti copri con la coperta. Troppo freddo fuori.
«Beh, se ti va puoi tenere la mia felpa. Vedo che ti piace.» sussurra il ragazzo vicino a te.
Felpa?  Quale felpa?
E allora lo noti. La "coperta" che ti ha tenuta al caldo per tutto il tempo non era altro che la sua gigantesca felpa.
Arrossisci di colpo e gliela restituisci in fretta, alzandoti in piedi.
«Mi dispiace. Cioè, grazie per avermi coperta.» incespichi un po' per trovare le parole ma Brett ti fa un sorriso e si sistema tutto.
«Hai dormito tutto il tempo qua, lo sai?» dice indicandosi la spalla.
Hai dormito appoggiata a lui?
«Scherzi? Scusami.» dici in fretta e lui fa spallucce.
«Io stavo comodo.» ammette strizzandoti l'occhio.
«Comunque dopo ti va di vederci? Abbiamo un paio d'ore libere prima di cena. Possiamo fare un giro.» propone e sembra totalmente a suo agio.
«Certo.» dici con tono distaccato e naturale.
L'importante è che fuori ti mostri tranquilla. Non importa se dentro stai morendo.
Così Brett ti regala un ultimo sorriso prima di scendere dall'autobus e unirsi ai suoi compagni.
Prima di seguirlo, noti che ha lasciato la felpa sul sedile e la prendi in mano, affondandoci dentro il viso.
Profuma.
Di lui.

♡spazio me♡
È un po' lunghetto in effetti, but va bene così, no? Vi piace? A me si, onestamente. Brett mi piace proprio.
E poi guardate che GIF... Ceh, che sorriso *-*
Mai come quello di Theo però...
(*VoidRaeken95 approves*)

Ditemi che ne pensate.
Bye ladies ♡

Immagina [Teen Wolf]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora