Immagina [Teen Wolf]

Isaac Lahey

È mezzanotte passata, ma di dormire non se ne parla. Te ne stai stesa sul letto a fissare il soffitto e pensare ai Dottori del Terrore.
Ti hanno spaventata a morte e poi vedere tutti quei ragazzi che venivano uccisi quando non erano più utili ti aveva scioccata.
Ad un tratto senti un rumore provenire dal basso, dell'ingresso di casa tua. I tuoi genitori sono fuori a cena con degli amici, perciò non possono essere loro. Di solito restano fuori fino a ben dopo le una.
Così ti metti in ascolto e lo stesso rumore di prima ti arriva alle orecchie.
Poi, all'improvviso, silenzio. Così ti alzi e scendi le scale, pronta ad attaccare chiunque sia che cerca di entrare.
Ti apposti dietro la porta e vedi la maniglia girare, perciò ti prepari facendo spuntare gli artigli. Sembra però che il ladro non voglia entrare, perché resta fermo con la mano sulla maniglia.
Prendi l'iniziativa e all'improvviso spalanchi la porta e la persona appoggiata ad essa cade sul pavimento.
Subito ti ci metti a cavalcioni per evitare che possa andarsene via, ma una voce conosciuta si mette ad imprecare.
«Y/n! Che diavolo...» è la voce di Isaac, il ragazzo dagli occhi azzurri che se ne sta sempre in disparte quando il branco si riunisce.
«Isaac? Che cosa ci fai qui?» chiedi mentre ti togli da sopra di lui e lo aiuti a rimettersi in piedi.
«Beh, ecco... Scott aveva detto che-... E poi avrei dovuto andare a-...» dice in modo confusionario.
«Mi stavi spiando?!» gridi senza ritegno e lui arrossisce lievemente.
«Non è che ti stessi spiando. Scott mi ha chiesto di controllare che fosse tutto okay qui. Dopo l'aggressione di Tracy da parte di quelli ha paura che qualcun'altro possa essere rapito.» spiega mettendosi comodo sul divano del tuo soggiorno.
«Fa' pure  con comodo.» commenti con sarcasmo e lui ti strizza l'occhio invitandosi a sedersi vicino a te.
«Beh, è tutto okay. Puoi andare via.» dici con un'alzata di spalle e mantenendo un tono distaccato. Non è che ti stia antipatico, ma non ti fidi di chi entra in casa tua, anche se per buoni motivi.
«Oh, no. Non posso proprio. Ho ricevuto l'ordine di restare per tutta la serata. Perciò, che ne dici di trovare qualcosa da fare?» domanda e i suoi occhi si illuminano di una luce maliziosa.
Lo guardi storto e Isaac fa spallucce, regalandoti un sorriso che fa sorridere anche te.
«Dico davvero, vattene via Isaac.» commenti acidamente ma lui non si muove di un millimetro.
«Non posso. Sarò la tua ombra!» esclama pieno di gioia.
Sì, che bello... Una nottata intera con questo qua.
«Oh, beh, io me ne vado a letto. Sono quasi le una.» dici lanciando uno sguardo all'orologio sulla parete. Perciò ti avvii verso la tua camera da letto, dato che il ladro è soltanto un bel lupo mannaro baby-sitter.
Ma Isaac si alza e inizia a seguriti su per le scale, ma tu lo blocchi prima.
«Ehi, dove stai andando?!» chiedi posando una mano sul suo petto. Lui la prende tra le sue e ti fa un sorriso.
«Te l'ho detto, sto dove stai tu. Quindi dove dormo?» domanda ricominciando a salire. Tu sospiri e lo segui. Ad un tratto svolta a destra ed entra nella tua stanza, come se ci fosse stato mille volte.
«Scusa, ma come sai dov'è la mia stanza?» chiedi guardandolo sedersi sul tuo letto.
Isaac fa un sorrisone e si stravacca incrociando le braccia dietro la testa.
«Ci sono stato mille volte, mentre dormivi.» ammette senza vergogna.
Tu cominci a pensare a tutto quello che potrebbe aver visto o sentito mentre tu dormivi, se ti ha vista dormire con solo una maglietta, se si è steso come adesso affianco a te.
Non sai se provare fastidio o gratitudine. Infondo, ti ha protetta tutte le notti.
«Scott mi ha sempre chiesto di farti da guardia, aveva paura che i Dottori potessero prendere anche te...» dice quasi spaventato.
Tu non rispondi, ma ti stendi sul letto cercando di stare il più possibile lontana da lui.
Dopo un po' cominci ad assopirti e ti giri sul fianco dandogli le spalle. Subito il suo braccio si posa sui tuoi fianchi e senti il suo respiro farti il solletico sul collo.
«Se sento caldo mi metto a scalciare, sappilo.» mormori contro il cuscino.
La sua risata sommessa interrompe il silenzio e si avvicina al tuo orecchio per sussurrarti una frase.
«Come tutte le notti.» poi ti lascia un tenero bacio tra i capelli e vi mettete a dormire.

♡spazio me♡
Ecco qua il nuovo capitolo su Isaac, il nostro Scarfboy preferito.
👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔👔 (facciamo finta che siano delle sciarpe).
Bye babes